Lunedì, 27 maggio, alle ore 10.00, presso la sala Ghio Schiffini della Società Economica, in via Ravaschieri 15, si terrà la tradizionale cerimonia di conferimento delle Borse di Studio, che ogni anno vengono assegnate a studenti delle scuole del territorio, che si siano dimostrati particolarmente brillanti nel proprio percorso di studio.
Una cerimonia che ha radici lontane ma che si rinnova, adeguandosi alle esigenze della scuola di oggi. Grafica nuova, nuove scuole coinvolte, un “Premio Tesi” dedicato al DIRAAS (Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo) dell’Università di Genova e un meccanismo, che cerca di coinvolgere sempre di più gli istituti e gli studenti, per trasmettere la volontà dei benefattori, che diedero avvio alle borse di studio con donazioni, in alcuni casi ormai estinte ma che la Società Economica intende ugualmente onorare, attualizzandola.
Da sempre vicina, per propria finalità statutaria, al mondo della scuola e ai giovani, la Società Economica con questi riconoscimenti vuole offrire un incentivo a proseguire sulla strada dell’impegno agli oltre trenta studenti, che verranno premiati anche quest’anno.
“L’annuale consegna delle borse di studio e della premiazione di tesi è per la Società Economica anche un’ulteriore occasione per consolidare il rapporto con le scuole e l’università: uno scambio che prosegue tutto l’anno attraverso la nostra biblioteca, gli archivi e la collezione d’arte ma anche attraverso stage, tirocini, convenzioni per tesi e attività di ricerca” precisa Francesco Bruzzo, presidente della Società Economica ed aggiunge Raffaella Fontanarossa, Assessore ai Beni Culturali: “Anche quest’anno l’Ufficio di Presidenza ha deliberato di sostenere l’impegno della Società Economica per l’assegnazione delle borse di studio agli studenti meritevoli con un riconoscimento anche economico, perché ritiene l’iniziativa di alto livello sociale e morale, da sostenere pur in un momento di generale difficoltà , nel rispetto di disposizioni testamentarie che, pur ormai esaurite, restano un monito al quale il nostro Ente non intende sottrarsi”.