di DANILO SANGUINETI
Da seduti si riesce a vedere più cose che in piedi? Forse sì. Come minimo si riesce ad andare contro il senso comune, sicuramente si comprendono le ragioni profonde del fare sport. Oppure che la ‘diversità’ è nell’occhio di chi guarda e anche un po’ nella testa di chi non sa uscire dai sentieri della ‘normalità’.
Giocare ad armi pari fa bene più a chi rinuncia al vantaggio che a chi se ne giova perché chi si abbassa a contatto con il terreno acquista qualità e una sensibilità che neppure sospettava di avere. Il Sitting Volley, la pallavolo che si gioca da seduti sul terreno della palestra in modo da parificare (o livellare nel vero senso della parola) chi conta su tutti gli arti e chi no, ha trovato in Liguria un profeta, il professor Furio Dioguardi, genovese, docente di scienze motorie all’università, allenatore e docente nazionale Fipav, che dall’esterno (vive a Bagnone, provincia di Massa Carrara) ha deciso di creare una sezione tutta ligure della disciplina paralimpica dopo aver fatto crescere questa disciplina in Toscana.
“Per tanti anni ho allenato squadre di volley, ero in cerca di qualche cosa di diverso dal semplice agonismo, nella consapevolezza che lo sport oltre che un divertimento è soprattutto uno strumento educativo e formativo per tutti. Il Sitting, che ho conosciuto per caso, mi è sembrato la sintesi perfetta del lavoro che ho svolto in strutture di riabilitazione fisica e mentale: ex-manicomio di Quarto, carcere di Marassi, casa religiosa a Bogliasco con utenti disabili, affidi educativi in Asl, insegnante di sostegno nella scuola. Mi sono preparato frequentando il centro di preparazione olimpica ‘Giulio Onesti’ e ho frequentato il corso del CIP per advisor paralimpico”.
Per capire ancora meglio, ha svolto uno stage di preparazione con il Parma di sitting volley. Era il secondo di Fabio Ormindelli, vice commissario tecnico della nazionale italiana femminile di sitting volley. Da inizialmente scettico a entusiasta totale è stato un passo brevissimo: “È uno sport tecnico, veloce e non proprio facilissimo. E soprattutto è un terreno di incontro perfetto tra atleti disabili e atleti normodotati. Il sestetto deve sempre avere in campo almeno due disabili. Le condizioni iniziali mettono tutti o quasi sullo stesso piano. Forse rimane qualche piccolo vantaggio per chi può muoversi con maggiore agilità ma questo viene accettato e anzi viene sfruttato da tutti senza fare sconti. Si gioca senza riguardi per chi ‘è svantaggiato’ e questo, se ci pensate, è il miglior modo per far sì che la persona con disabilità si senta eguale agli altri”.
Niente falsi pietismi, tanto sano agonismo e ogni giocatore che sente di essere uno del team senza divisione tra capaci e no. Basterebbe questo per solleticare la curiosità di un vero sportivo. Al resto ci pensa l’infaticabile opera di propaganda del professor Dioguardi, deciso a piantare una bandierina del Sitting (presente in 19 regioni, unica eccezione la Basilicata). A ottobre nella palestra delle Gianelline (Liceo Sportivo Gianelli Campus), ci fu il primo allenamento della prima squadra ligure di sitting volley.
Parteciparono tredici atleti. Tre di categoria paralimpica: Lorenzo Picasso, Maurizio Lagomarsino e Lorenzo Tonetto. Dieci atleti categoria normo: Manuela Salsi, Marina Ferraloro, Manuela Compagnone, Matteo Noceti, Roberta Ferrarini, Simona Trebino, Chloe Alboino, Gaia Kratochwila, Enrica ‘Chicca’ Simonini e Diego Conca.
Gli allenamenti proseguirono tutti i martedì sempre a Chiavari in preparazione dell’evento ufficiale di presentazione della squadra. Che si è tenuto domenica 5 dicembre nel Palazzetto dello Sport di Carasco: celebrata la nascita dell’Entella Sitting Volley (maglia biancoceleste mutuata dalla società calcistica omonima). Il nuovo team ha disputato un torneo triangolare con la Marconi Sitting Campeginese e la Cedacri SV GiocoParma. La Campeginese era allenata dal ‘mentore’ di Dioguardi, il vice ct della nazionale femminile di sitting volley Fabio Ormindelli, reduce dalle paralimpiadi di Tokyo e dal secondo posto ai campionati europei di Kemer (Turchia) mentre il Cedacri SV GiocoParma è vice campione italiano. L’Entella era presente con i suoi dirigenti: il presidente Beppe De Franco e il vice presidente Paolo Trebino. Intervenuti il presidente del comitato regionale Fipav Anna Del Vigo, che ha patrocinato l’evento, e il presidente del Comitato Paralimpico Ligure Gaetano Cuozzo. Il battesimo del campo c’è stato, ora si fa sul serio. L’Entella Sitting Volley parteciperà alla Coppa Rotary, manifestazione nazionale in calendario da gennaio a maggio 2022. “Ci servirà per accumulare esperienza e per farci conoscere. La Coppa Rotary si articola su sei giornate di livello che ci vedrà competere in giro per l’Italia contro le migliori squadre del panorama nazionale. Sarà per noi un divertimento ma anche una grande opportunità umana e sportiva. Sarà un segnale lanciato all’intera regione, puntiamo a far nascere altre formazioni liguri. Siamo giovani ma vogliamo crescere in fretta”, rivela Dioguardi. Perché ci si può ‘elevare’ anche stando seduti.