di DANILO SANGUINETI
Che l’ennesima lunga, imprevista, quanto forzata sosta di fine anno potesse sconvolgere i rapporti di forza tra le formazioni che partecipano alla serie D 2020-21 lo avevano previsto in molti. Che a riorganizzarsi meglio e prima delle rivali potessero essere Lavagnese e Sestri Levante, le due società del Levante inserite nel girone A, lo pensavano pochi. A dirla onestamente, nessuno.
Troppe variabili in gioco: il torneo (20 squadre al via) era iniziato il 24 settembre e il 31 ottobre si era interrotto in ottemperanza alle disposizioni governative che bloccavano, causa l’infuriare della seconda ondata pandemica, l’attività sportiva, ad eccezione dei professionisti.
Insomma, i ‘piani alti’ al solito privilegiati, il resto del mondo calcistico che si arrangiasse… Cinque giornate archiviate (i più fortunati) mentre gli altri, tra i quali proprio i corsari sestrini e i bianconeri lavagnini, avevano accumulato un considerevole ritardo.
L’inverno ha portato consiglio, evidentemente. La ripresa che, nuovamente, per Sestri e Lavagnese è stata tormentata, per forza graduale, fatta di recuperi e di recuperi dei recuperi, rinvii di ogni genere per cause meteorologiche e sanitarie, si sta rivelando positiva, come detto ogni oltre attesa, tanto che per entrambe potrebbe trasformarsi in marcia trionfale.
Il Sestri Levante in casa è diventato un rullo compressore, solo domenica 24 gennaio ha interrotto la sua striscia perfetta (solo vittorie), pareggiando 1-1 con la capolista Gozzano. Un match che ha visto i ragazzi di Alberto Ruvo passare in vantaggio con Puricelli a fine primo tempo e venire raggiunti a inizio ripresa su un rigore quanto meno generoso concesso dall’arbitro Leone. Ad ogni buon conto, i corsari alla 17esima delle 38 giornate in programma sono a 4 punti dalla primatista, ossia a un tiro di schioppo dalla promozione diretta in Lega Pro, traguardo solo sfiorato cinque anni fa dal club presieduto da Stefano Risaliti. Niente male per una matricola del torneo, giustamente ammessa alla categoria dopo che il torneo di Eccellenza dove stava duellando con l’Imperia fu interrotto causa la prima ondata pandemica.
La squadra allenata da un mister del posto, in piena sintonia con il presidente e con il direttore generale Vittorio Raffo, con i quali ha condiviso altre avventure calcistiche, non è stata allestita per questo scopo, ma la scelta oculata di giovani e di elementi di categoria (vedi il capocannoniere del girone Buso) sta dando frutti spettacolosi. E il presidente Risaliti e i suoi collaboratori potrebbero togliersi qualche altro sfizio. Anche se giurano: “Puntiamo solo ad arrivare il prima possibile alla salvezza aritmetica”, sempre che ci siano delle retrocessioni, visto quanto accade nelle serie minori. L’innesto, ufficializzato pochi giorni fa, di Facundo Agustin Marquez, attaccante argentino che ha militato anche nella serie C spagnola, parla chiaro. Il 28enne ha militato nell’argentina General Urquiza e Alvarado, nell’iberico Club Deportivo Utrera e nel 2020 nell’Albenga in Eccellenza.
Poco più indietro in classifica c’è la Lavagnese. Che di punti ne ha sei in meno dei ‘cugini’ della Bimare ma ha due partite in meno, i recuperi con Bra ed Arconatese, entrambi in casa, al ‘Riboli’. Significativo che la politica seguita dal presidente Stefano Compagnoni e dal diesse Simone Adani sia simile se non identica a quella dei Corsari: squadra assemblata con giudizio e pazienza, andando a cercare elementi di valore, combattenti, e puntando sulla valorizzazione dei giovani. Inoltre fiducia a un tecnico prodotto in casa come Gianni Nucera. Un’altra scommessa vinta.
La partenza non era stata esaltante, poi i bianconeri hanno carburato. Nel turno di domenica 24 gennaio hanno addirittura sfiorato l’impresa in casa di una delle favorite per la promozione, la Caronnese: sono stati raggiunti sul 1-1 al 91’ dopo aver segnato un euro-gol con Oneto, una sassata dalla distanza. Ed ora con i recuperi dalla loro i bianconeri sognano.
Ci pensa il presidente Compagnoni a riportare tutti sulla terra. “Per il momento ci accontentiamo di stare nella parte nobile della classifica. In questa stagione dobbiamo soprattutto consolidare il lavoro fatto, prima di tutto il rifacimento del manto erboso del ‘Riboli’, la riparazione dei danni causati dalla tromba d’aria dell’anno scorso, il potenziamento delle infrastrutture (spogliatoi, magazzini, impianto di illuminazione). E riflettiamo che con quanto accaduto intorno a noi essere ancora in serie D è un super lusso…”.
Sarà. Intanto il presidente ha dato l’ok per un’altra operazione di recupero di un talento andato a cercare gloria altrove. Da una settimana è tornato Andrea Mobilio. Attaccante mancino, 24 anni, nato proprio a Lavagna. Cresciuto nel settore giovanile della Virtus Entella, Mobilio è passato alla Sampdoria, dove ha vestito la maglia della Primavera, poi ha giocato in serie D e Lega Pro per Sestri Levante, Cuneo, Lavagnese, Gozzano, Carrarese, Fezzanese e Varese.
Le gare che potranno dire qualcosa di più sono alle porte. Intanto Sestri e Lavagnese tengono aperta una finestra sui sogni. Ed è già molto.