Una gita in barca, un bagno in mare aperto. Il vento che ti passa tra i capelli, il sole che ti scalda. Un sogno, per quei ragazzi che non possono camminare. Ma che oggi può trasformarsi in realtà, grazie al progetto dell’Associazione NoiHandiamo di Sestri Levante.
Da questo gruppo di persone, che il destino ha costretto sulle carrozzelle, parte l’idea di riappropriarsi di un pezzo di vita, attraverso la ‘MaxGua’, ovvero la realizzazione di una barca accessibile a tutti, su cui i diversamente abili potranno salire e godersi momenti di meritata felicità.
E’ l’ennesima sfida di NoiHandiamo, attivissima realtà di Sestri Levante che ha fatto del turismo accessibile e dell’abbattimento delle barriere architettoniche la propria missione, incontrando finora tanti amici e sostenitori lungo la strada: dalle istituzioni agli sponsor privati.
“NoiHandiamo – racconta Paolo Federici, che ne è il vice presidente – nasce nel 2014, da un gruppo di amici di Carasco e Sestri Levante. Svolgiamo puro volontariato. E lo facciamo nell’interesse di tutte le persone che, come noi, hanno problemi motori”.
Infatti, la prima ‘battaglia’ è per gli accessi al mare. Grazie alla collaborazione del Comune di Sestri, NoiHandiamo ottiene una prima importante apertura. “Poi – prosegue Federici – il dialogo con l’amministrazione va avanti e oggi a Sestri ci sono ben cinque accessi sul mare per le persone diversamente abili”.
L’iter del progetto
Il mare, per questi ragazzi spesso segnati da traumi e tragedie (nonché da anni di cure a volte infruttuose), è una conquista, ma anche e soprattutto un mezzo per sentirsi meglio, per curare la propria anima. Per non abbattersi.
Da questo bisogno nasce il progetto ‘NoiHandiamo in barca’, che è attualmente in fase di realizzazione. “Abbiamo individuato – illustra Federici – un’imbarcazione a Pisa, che era molto adatta per noi. L’avevano utilizzata i sommozzatori. Può contare su un fondo piatto che è perfetto per salire con le carrozzine e muoversi all’interno. Subito è partita la trattativa con il proprietario per poterla acquistare. Ma noi siamo volontari e non avevamo tutta questa disponibilità economica. Così abbiamo iniziato a chiedere aiuto”.
I primi ad aderire sono la Arinox come sponsor, il Cantiere Sanguineti che si occupa della progettazione, la Shore Service per il montaggio della ‘spiaggetta’ apposita e il Comune di Sestri Levante, con cui viene avviata una collaborazione per l’attracco e il rimessaggio. Alla barca viene dato un nome, ‘MaxGua’: “In memoria di Massimo Guatelli, un ragazzo del nostro direttivo che purtroppo non c’è più”.
Allo stato attuale, il progetto prosegue. La barca si trova a Pisa, il prossimo mese verrà definito il contratto d’acquisto e verrà trasportata in Liguria. “A questo punto – spiega Federici – inizia la seconda fase. Occorre infatti rifare il motore, rigenerare l’impianto elettrico, costruire la ‘spiaggetta’ e realizzare, nella zona di prua, un bagno accessibile. La ‘spiaggetta’, nello specifico, è una piattaforma installata a poppa che, salendo e scendendo come un piccolo ascensore, consente alle persone in carrozzella di fare il bagno”.
L’appello
I ragazzi di NoiHandiamo hanno bisogno di ulteriore sostegno. “Facciamo appello a tutte le persone di buona volontà, agli industriali, a chi abbia a cuore il tema della disabilità, a chi ritiene che una possibilità vada data a tutti. Ogni contributo è ben accetto per mettere la barca in mare”.
“Vogliamo dimostrare – aggiunge Marco Carbone, presidente dell’associazione (tra i fondatori ci sono anche Alberto Cona, Claudio Puppo e Mirtha Barbetti) – che è possibile un turismo accessibile e che da fenomeno di nicchia può arrivare a coinvolgere tutti. Solo in questo modo si arriva a una vera e propria integrazione dei disabili nella società, abbattendo le barriere architettoniche ma anche culturali, sensibilizzando anche le strutture portuali, come i porti e le marine, a fornire strutture e risposte sempre più adeguate alle esigenze di queste persone che desiderano come gli altri e con gli altri vivere la vita e gli spazi di una marina”.
I ragazzi lanciano un appello: “Donateci il vostro 5×1000 attraverso la dichiarazione dei redditi. Il numero della nostra associazione è: 02241550991. C’è anche in Iban per le offerte: IT 87 I 02008 31950 00010 31230 75”.
E la raccolta Facebook: https://www.facebook.com/donate/596364407390422/.
Perché il sogno costa. E infatti i ragazzi lo sanno bene: “NoiHandiamo con la ‘MaxGua’… ma solo se andiamo tutti insieme”.
L’appello è lanciato.
ALBERTO BRUZZONE