di ALBERTO BRUZZONE
La notizia è arrivata nei giorni scorsi e certamente riempie d’orgoglio il nostro territorio. Nell’ambito della scelta della città che sarà Capitale Italiana per la Cultura nel 2024, Sestri Levante e tutto il Tigullio potranno giocarsela sino in fondo.
È una prima vittoria aver passato l’iniziale scrematura (dalle ventitré iniziali), ma soprattutto è già una vittoria che questo percorso tracciato dal Tigullio in maniera unitaria, dietro la fondamentale spinta e proposta da parte della sindaco di Sestri Levante, Valentina Ghio, sia andato avanti e possa fungere da cardine anche per molte altre progettualità successive, perché è pienamente dimostrato che l’unione fa la forza, quando si riesce ad andare oltre a logiche fatte di personalismi.
Sestri Levante in generale e Valentina Ghio in particolare insegnano e ora tutto il Levante genovese andrà a vedersela contro altre nove finaliste: si tratta di Ascoli Piceno, Chioggia (Venezia), Grosseto, Mesagne (Brindisi), Pesaro, Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (Salerno), Viareggio (Lucca) e Vicenza. Sono queste le città in lizza per il titolo di Capitale della Cultura 2024, rese note dal Ministero della Cultura.
Adesso le città selezionate, come indicato dal Ministero, verranno audite, in video-conferenza, il prossimo 3 e 4 marzo da parte della giuria presieduta da Silvia Calandrelli, che dovrà poi indicare al ministro Dario Franceschini la candidatura ritenuta più idonea. Negli anni il titolo di Capitale della Cultura è stato assegnato alle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena nel 2015; Mantova nel 2016; Pistoia nel 2017; Palermo nel 2018; Parma nel 2020 e nel 2021; Procida è la capitale del 2022, Bergamo e Brescia saranno le capitali nel 2023.
È un percorso che per quanto riguarda Sestri Levante e il Tigullio è stato iniziato un anno fa. Poi, è stato fatto un enorme lavoro per realizzare il dossier idoneo per la candidatura, adesso ve ne sarà altrettanto per provare a primeggiare. Ma intanto questa è una grande soddisfazione per i sei comuni promotori – oltre a Sestri Levante, ci sono Chiavari, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Camogli e Recco – per tutti gli altri comuni partecipanti al progetto e per la Regione Liguria che, con l’assessore Ilaria Cavo, ha sempre fornito ampio sostegno al percorso.
“Questo – afferma Valentina Ghio, sindaco di Sestri Levante – è un primo, importantissimo traguardo che premia un percorso in cui abbiamo creduto fortemente e a cui abbiamo lavorato con grande intensità nei mesi scorsi. Non posso nascondere una grande soddisfazione che nasce dal riconoscimento ottenuto e anche e soprattutto dalla capacità che abbiamo avuto di lavorare in maniera coordinata e complementare per tutto il territorio. Un ringraziamento, doveroso, va a tutto il team di progettisti che ci ha aiutato a realizzare questo progetto”.
L’ultima sfida che si ha di fronte, adesso, prevede la presentazione dei dossier delle dieci città finaliste alla giuria in un’audizione pubblica, della durata di massimo un’ora. Gli incontri si terranno secondo il calendario e le modalità che verranno rese note a seguire. Sarà la giuria a comunicare, entro il 29 marzo, al ministro Franceschini la designazione della Capitale Italiana della Cultura per il 2024, titolo che verrà attribuito da parte del Consiglio dei Ministri.
Per impostare tempestivamente e al meglio i prossimi passi, si è già svolto un incontro a Chiavari proprio ieri mattina, nel quale amministrazioni e tecnici hanno iniziato a lavorare alla presentazione del dossier intitolato ‘Atlante culturale del Tigullio’. Il progetto con cui il territorio si è candidato si basa su una mappatura di tutte le peculiarità del territorio stesso da cui scaturiscono, per gli abitanti e per i loro ospiti, molteplici percorsi di conoscenza e di esperienza della bellezza e della varietà del Tigullio.
Un percorso inedito, solido e accogliente che ha incontrato l’apprezzamento della giuria e a cui viene data piena operatività fin da oggi. Si tratta di un’esperienza che per la prima volta unisce le amministrazioni, il mondo associativo e quello accademico nella realizzazione di progetti che mettono al centro la cultura del territorio nelle sue molteplici peculiarità ma che si pone anche l’obiettivo di promuovere sviluppo e crescita con un valore aggiunto per tutta la comunità. Alla decisa volontà di aggiudicarsi il titolo per il 2024 si accompagna la determinazione, da parte di tutte le amministrazioni, a far sì che questo progetto vada avanti, in maniera concreta e indipendentemente dall’esito della candidatura.
Secondo l’assessore Ilaria Cavo, “arrivare in finale è una grande soddisfazione per tutti noi e per tutto il Tigullio che ci ha creduto. È la certificazione di un lavoro serrato e di squadra e contiene un significativo riconoscimento del valore culturale del territorio della nostra regione. Ma c’è di più. Proprio l’impostazione del progetto rivela come dalla messa a sistema delle nostre realtà possano nascere opportunità turistiche, economiche e sociali di grandissimo valore. È questa la Liguria che, partendo dalla cultura e unendo le sue risorse e le sue volontà, offre a stessa e ai suoi visitatori nuove strade e nuovi percorsi di valorizzazione e di promozione del territorio”. Tra un paio di mesi si saprà com’è andata a finire.