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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

Partito l’anno scolastico in Liguria: ma gli alunni con fragilità sono in aumento rispetto alla media. Mancano insegnanti di sostegno e personale Ata

Il tema della dispersione scolastica è sempre più di stretta attualità
Il tema della dispersione scolastica è sempre più di stretta attualità
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di ALBERTO BRUZZONE

Il primo anno scolastico senza sostanziali restrizioni anti Covid ha preso il via ieri mattina, con il suono della prima campanella per 166.390 studenti in tutta la Liguria, un numero in calo di 1793 unità rispetto allo scorso anno, che ha portato al taglio di cinquantuno classi.

Anno nuovo e problemi vecchi, verrebbe da dire, visto che la partenza è in salita, dal punto di vista del personale, per lo meno per quanto riguarda il personale Ata e gli insegnanti di sostegno. “Avremo i numeri precisi dopo l’avvio delle lezioni”, ripetono dall’Ufficio Scolastico Regionale e intanto, nelle scorse settimane, sono state effettuate 1.613 nomine in ruolo di docenti: tra questi, 319 sono da concorso straordinario e 358 sono docenti di sostegno assunti con una procedura ad essi dedicata. Inoltre, l’Usr della Liguria ha assegnato 3.959 supplenze annuali (tra queste 2.965 cattedre e 994 spezzoni) e tra le cattedre annuali 1.818 sono rivolte a docenti di sostegno, rappresentando il 61% delle cattedre assegnate. Infine, per il personale Ata sono state effettuate 287 assunzioni e sono stati assegnati 352 contratti a tempo determinato.

“Ma non basta assolutamente – afferma Davide D’Ambrosio, segretario generale di Uil Scuola per la Liguria – ed è per questo che ci saranno delle deroghe, è assolutamente necessario che si siano”. Le cifre sono assai chiare: a fronte di un calo complessivo degli studenti, in maniera inversamente proporzionale sono aumentati gli studenti disabili, ovvero quelli con diritto al docente di sostegno, 486 in più dal 2021 al 2022. “Siamo preoccupati – prosegue D’Ambrosio – sia per quanto riguarda le graduatorie Gps, visto che il problema non si è completamente risolto, sia per il fatto che, non essendoci più i contratti Covid, le scuole hanno meno risorse e meno possibilità di assumere personale, ma il numero dei plessi è da quasi tutte le parti rimasto lo stesso”. Anche Claudio Croci, segretario generale di Cgil Scuola per la Liguria, auspica “ulteriori deroghe per gli insegnanti di sostegno e ulteriori assunzioni di personale Ata”, mentre Monica Capra, segretario generale di Cisl Scuola per la Liguria, introduce un altro elemento, che è quello dell’energia: “Ci saranno extracosti, e pure piuttosto alti, per tutti gli istituti. Come si riuscirà a far fronte a tutto questo? Si sta iniziando a parlare della settimana corta, per quanto ci riguarda ogni discorso dovrà essere oggetto di approfondimento nei prossimi giorni”.

Intanto, diverse scuole torneranno ad adottare la modalità online per le riunioni e gli incontri programmati fuori dall’orario delle lezioni, proprio per tenere le luci meno accese e il riscaldamento più basso. Gli enti locali, a cominciare dalla Provincia della Spezia che ha già deciso in tal senso, sono orientati in maniera univoca a imporre un tetto alle temperature interne: “Sento parlare – prosegue Monica Capra – di diciannove gradi: a me pare una temperatura assolutamente insufficiente”. Ieri mattina l’anno scolastico dell’Usr Liguria è stato inaugurato all’istituto ‘Firpo Buonarroti’ di Marassi, poi alla nuova scuola elementare di Savignone e infine alla Fondazione Cif e alla Scuola edile di Borzoli, tra gli enti di formazione professionale della città: erano presenti il direttore scolastico regionale, Antimo Ponticiello, il provveditore di Genova, Alessandro Clavarino, e l’assessore regionale alla Formazione. Per Ponticiello è stata la prima campanella da direttore della Liguria: “Finalmente c’è la ripresa di una didattica in presenza, affinché i nostri studenti e studentesse possano crescere insieme in uno spirito di rinnovata socialità. Abbiamo profuso in questi mesi tutto il nostro impegno per svolgere le molteplici operazioni necessarie per un sereno avvio”. Secondo Ponticiello, “per gli studenti tornare a scuola è un nuovo inizio, pieno di speranza, il ritorno a una nuova normalità. A noi adulti, al personale e alle famiglie, il compito di accompagnarli in questo cammino. Auguro dunque a tutta la comunità scolastica una ripartenza con entusiasmo e slancio verso un nuovo percorso educativo”. E l’assessore regionale alla Formazione aggiunge: “Senza mascherine sarà più facile e più bello. Il passato ci ha insegnato quanto stare in classe sia prezioso, quanto la scuola sia importante: agli studenti dico di non sprecare neppure un’occasione di quelle che arriveranno in questo anno scolastico”.

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