di DANILO SANGUINETI
Cinque bersagli e una sola pallottola. L’eterno dilemma dei club che si dedicano alle discipline acquatiche. Perseguire l’eccellenza concentrando energie e, soprattutto le risorse economiche – quasi mai abbondanti – su un solo settore, oppure disperdersi tra scuole nuoto, squadre di pallanuoto, gruppo tuffi, team di sincro o addirittura la sezione salvamento? Differenziare significa frazionare le forze in maniera sciagurata?
La SSD Rapallo che pareva aver scelto la via monocratica, privilegiando la disciplina con la calottina, ha invece dimostrato che con pazienza e programmazione si possono ottenere risultati anche nella disciplina di base, che era e resta il nuoto, dove c’è più concorrenza e dove è più difficile emergere sia pure a livello regionale. La società gialloblù con il suo approccio familiare – e non è un modo di dire visto l’impegno dei clan Antonucci e Martini – ha saputo distribuire le forze con rara perspicacia. Il balance of power all’interno della galassia gialloblù è una legge ferrea. Il club è uno e bino. C’è la Rapallo Nuoto nata il 30 novembre 1971 che dopo tre anni non facili, nel 1974 riceve in gestione dal Comune di Rapallo la nuova piscina che tutt’ora amministra con la professionalità dei suoi dipendenti, la passione ed il volontariato dei suoi dirigenti. Il presidente è Alessandro Martini che è anche vicepresidente della Rapallo Pallanuoto, guidata da Enrico Antonucci. Nata nel 1997, partita dalla serie C, è arrivata nel giro di 15 anni a vincere titoli giovanili a ripetizione (12) lo scudetto femminile nel 2013 e nel 2014 la Coppa Italia.
Sembrava che l’escalation delle calottine rosa da anni stabilmente ai vertici nazionali (nell’ultima stagione un quarto posto e mezza squadra in Nazionale) invece poche settimane fa un segnale inequivocabile è arrivato anche dal settore nuoto. Rapallo Nuoto sugli scudi: quella gialloblu è diventata la migliore Scuola Nuoto in Liguria. A confermarlo sono i risultati: i giovanissimi atleti della Rapallo Nuoto primeggiano nelle piscine di tutta la regione.
Un esempio? Gli atleti nati nel 2009 e 2010, inseriti nella categoria Esordienti B e allenati dal tecnico ed educatore Stefano Pacini, sono saliti sul secondo gradino della classifica a squadre con 141 punti, a tre lunghezze di distanza dai primi classificati (la Genova Nuoto My Sport). Un risultato eccezionale perché in termini qualitativi il Rapallo è addirittura davanti al quotato club del capoluogo. Va tenuto presente che il numero di atleti che la Rapallo può mettere in acqua è decisamente inferiore a quello delle ‘corazzate’ genovesi, che possono contare su un bacino d’utenza molto più ampio.
La corrente adesso fluisce in entrambi i sensi, come ammette senza alcuna remora il presidente gialloblù Alessandro Martini: “Faccio pubblica ammenda con una confessione. Io nasco pallanuotista, la mia vita agonistica è trascorsa nella waterpolo, facevo addirittura fatica ad accettare il nuoto, che era solo una parte noiosa se non sgradevole dei miei allenamenti. Nonostante 14 anni di presidenza della Rapallo Nuoto e 8 anni in veste di vicepresidente della FIN Liguria, mi sono riavvicinato al nuoto solo da poco tempo seguendo i miei figli che praticano questo sport”.
Scettico ma anche capace di individuare gli uomini giusti per allestire un team con tanti atleti promettenti e un paio di possibili crack. “Ho iniziato a capire regolamenti, metodologie di allenamento e quant’altro grazie ai nostri fantastici allenatori: Stefano Pacini, Matteo Viani – Esordienti A, i suoi ragazzi hanno 8 medaglie all’attivo tra oro, argento e bronzo negli ultimi campionati invernali – e Angelo Angiollieri (ex Nazionale di nuoto e allenatore delle categorie più grandi che hanno afferrato ori ed argenti agli ultimi campionati italiani invernali. Assieme preparano gli atleti del futuro e i risultati sono veramente straordinari”.
Il ‘convertito’ Martini può quindi tracciare il bilancio di una stagione eccezionale, frutto di lavoro, impegno e sacrifici. “Ringraziamenti doverosi a tutti, un grazie di cuore per aver reso la Rapallo Nuoto leader nel settore ma soprattutto una realtà unica della quale essere orgogliosi. Una menzione particolare per Cristina Sciaccaluga e Matteo Viani che hanno coordinato la scuola nuoto: se non lavorassero bene e con passione non sarebbe stato possibile raggiungere simili traguardi. Grazie anche ai genitori che ogni sera, nonostante orari non sempre agevoli, si sacrificano per il bene dei loro figli e li accompagnano in piscina, soffrendo ogni allenamento con loro e gioendo ad ogni gara. Grazie infine ai nostri splendidi atleti per l’impegno che mettono durante ogni allenamento. La nostra è una grande famiglia, finché me ne sarà dato il modo cercherò di mantenerla unita”.
Nel modo va compresa la questione annosa del polo natatorio di S. Pietro in Novella. “Attendiamo un segnale dalla neo eletta amministrazione comunale di Rapallo per l’inizio ai lavori di ristrutturazione delle piscine. Sono sicuro non tarderà ad arrivare”. Perché ‘squali’ e ‘delfini’ possono arrivare ovunque a patto che non vengano tolti dal loro elemento naturale. Senza acqua neppure le papere galleggiano…