di ALESSANDRA FONTANA
Comincia oggi, 8 dicembre 2022, la stagione invernale degli impianti sciistici di Santo Stefano D’Aveto. Croce e delizia per una vallata che da sempre sogna di far rendere il turismo invernale, nonostante le condizioni climatiche avverse e una serie di problematiche che chi conosce e vive l’entroterra comprende perfettamente.
“Con o senza neve l’8 dicembre si apre”, spiega Barbara Gazzolo dello Sci Club di Santo Stefano. Non si nasconde dietro a un dito e pensando alla stagione imminente non riesce a nascondere i possibili problemi: “Speriamo in una ripresa, i ragazzi che praticano lo sci non sono molti, è uno sport caro”.
Ma questo non è certo l’unico problema, le condizioni climatiche non sono favorevoli, le temperature sono in costante aumento e la neve ha bisogno di condizioni climatiche precise non solo per cadere, ma soprattutto per rimanere: “L’anno scorso è andata malissimo perché non c’era neve, a differenza dell’anno prima”. La beffa durante il confinamento da Covid era stata proprio questa: da anni non nevicava così in valle ma le persone erano costrette a stare in casa e quando ci sono state le parziali riaperture agli impianti sciistici italiani non è stato permesso di lavorare. Un’annata da dimenticare e quella dopo non è stata certo migliore.
Ma lo Sci Club non è certo abituato ad arrendersi nonostante tutte le difficoltà del caso: “Durante il Covid avevamo organizzato due gare – continua Gazzolo – ora per il 2013 abbiamo programmato la gara Fisi, fissata per il 4 e 5 marzo. Parteciperanno tutti gli sci club della Liguria, ci riproviamo”.
Sì perché l’anno scorso proprio a causa del mancato arrivo della dama bianca la gara non aveva potuto svolgersi. La Federazione Italiana Sport Invernali è un’organizzazione fondata nel 1920, per promuovere la pratica degli Sport Invernali e coordinarne l’attività agonistica in Italia: sarà un evento di prestigio per tutta la vallata.
E un pizzico di ottimismo guardando al futuro non manca: “Penso che questo sarà un inverno diverso, il freddo stavolta è arrivato”. Il 22 novembre infatti la valle si è svegliata sotto una bella spolverata di neve ma la pioggia durante i giorni successivi non ha aiutato e ha portato via con sé la tanto attesa dama bianca. In questi giorni però le temperature stanno dando ragione a Gazzolo e la neve è rimasta.
Oltre alla gara Fisi, Santo Stefano sta preparando un nuovo grande evento per tutti gli appassionati di sport: “Abbiamo fatto la riunione a Milano con la Fisi per la prossima gara di Skiroll. Dovremmo riuscire a rifarla anche quest’anno, una gara a livello nazionale. Il mese è ancora da definire ma dovrebbe essere o giugno o settembre. Vengono atleti da tutta Italia”.
Lo Skiroll, chiamato anche sci a rotelle o sci di strada, nacque come attività sportiva alternativa allo sci tradizionale nei paesi della Scandinavia. Il suo principale scopo era quello di permettere agli atleti d’allenarsi anche nei mesi più caldi, quando la neve ovviamente scarseggia, in seguito è diventata una specialità. Le gare di Cicagna e Rezzoaglio dello scorso anno facevano parte delle dieci tappe della Coppa Italia. “Una bella occasione per tutta la valle. L’anno scorso c’erano più di cento partecipanti, con tutte le famiglie. Abbiamo portato su tantissima gente, anche negli alberghi”. Ristoranti, bar e strutture ricettive si sono riempite per assistere a un evento di portata nazionale, un modo per promuovere una valle che è ancora sconosciuta ai più.
Per il periodo natalizio sono tanti gli eventi organizzati: dalla casa di Babbo Natale ai mercatini presso il Bocciodromo che rimarranno fino al 18 dicembre, ma la vera incognita sarà la neve, l’unica variabile che non si può controllare, almeno in teoria. Sono anni, almeno dal 2014, che si parla di un progetto per l’innevamento artificiale, l’unico modo per permettere a Ski Area e allo Sci Club di archiviare una stagione con successo. Le amministrazioni comunali e regionali sono cambiate ma quell’ambizione è rimasta nel cassetto dei sogni. Prima si sono scagliate contro le associazioni ambientaliste, già a partire dal 2014 quando l’idea diventò più concreta e poi nel 2018 con la visita di Bucci e Toti, ma il Covid ha congelato i disegni per Santo Stefano che così anche quest’anno scruterà il cielo in attesa dei fiocchi bianchi.
“Se la Regione non finanzia, i cannoni artificiali non si possono mettere” dice schiettamente il sindaco di Santo Stefano Giuseppe Tassi: “Bisogna anche ammettere che viste le temperature non sarebbero serviti a molto. Comunque al momento è aperta la seggiovia Rio Freddo – Prato della Cipolla, la sciovia della Cipolla e il campo scuola. La neve che c’è adesso è stata battuta dal personale – continua Tassi sottolineando l’importanza del campo scuola – così i bambini possono imparare a sciare in tranquillità insieme alle famiglie”. Gli impianti rimarranno aperti fino all’11, poi sabato 17 e domenica 18 e dal 24 all’8 gennaio saranno aperti tutti i giorni per poi riprendere con l’apertura da fine settimana.