di DANILO SANGUINETI
Chi tira di spada campa cent’anni? Chissà. A giudicare dalla rutilante vitalità della maestra Gabriella Bozza, si potrebbe scommettere sul sì. Sulla pedana o nelle immediate vicinanze non si invecchia. Colei che ha insegnato a diverse generazioni di schermidori, ha deciso di allungare la sua lunga linea bianca – il colore che ancora oggi è un obbligo per gli spadaccini – e di continuare, con i suoi ragazzi, nella sua palestra, alla testa della sua società il Club Scherma Rapallo.
“Qualche tempo fa mi ero convinta che fosse giunto il momento di passare il testimone, ma poi, come ad ogni inizio di stagione a dire la verità, la passionaccia ha prevalso. Sono passati 36 anni da quando fondammo il club, sembra tanto ma allo stesso tempo sono volati”.
Anche se gli ultimi due hanno contato per venti. “È vero, dal 2020 ad oggi è stato veramente difficile. Non posso negare che a un certo punto siamo anche stati in dubbio se continuare o meno. Adesso pare che il peggio sia alle spalle. Il che non significa che possiamo cantare vittoria: prima di tutto perché se dovessimo ricadere nell’emergenza non so se ne verremmo fuori. Ad essere chiari: altri due anni così non possiamo permetterceli”. Per esorcizzare il pericolo niente di meglio che riempire il carnet di impegni. “Abbiamo chiuso a luglio, vacanze brevi perché a fine mese, per la precisione il 29 agosto, si riparte. Portiamo i più piccoli a Canazei. Sono il gruppo di 12enni e 13enni che seguirò assieme al maestro Lorenzo Angelelli. Poi il 10 settembre c’è una gara internazionale del circuito satellite a Bratislava in Slovacchia. Dovremmo andarci con le cadette Raggio e Canessa, forse anche altre due si aggiungeranno. Sarà una bella sfida perché si confronteranno con atleti di caratura mondiale. A essere onesti le nostre rischiano di ‘prendere delle mazzate’ ma non ha alcuna importanza. Anzi è solo uscendo dalla propria comfort zone, andando a viso aperto contro avversarie più forti che cresci, migliori, diventi più solido”.
Una filosofia che appare dura a un esame superficiale, ma che in passato ha dato frutti abbondanti. “Il Club Scherma Rapallo ha sempre tenuto a fare risultato. Dire il contrario sarebbe da ipocriti. Però ha anche sempre avuto come filosofia di base quella di costruire un gruppo solido. E lo si può fare attraverso le vittorie ma anche attraverso le lezioni di agonismo. Vogliamo tornare a essere competitivi, e sappiamo che la strada per ottenere successi significativi è lunga e tortuosa. Servono pazienza, determinazione e consapevolezza”. Qualche segnale comincia a essere lanciato. “Nei mesi scorsi Sveva Federici (nella foto in alto) ha partecipato al collegiale 3F che raduna i migliori Allievi nazionali. C’è della materia prima interessante, magari ancora un po’ grezza. Ci sono i presupposti perché possa sbocciare”. I tesseramenti sono tornati a livello pre-Covid. “Abbiamo circa 70 atleti, di ogni categoria di età, è il numero giusto per la nostra realtà e per il nostro impianti. Ecco se ho una piccola preoccupazione è sullo stato di salute della nostra palestra, in via Betti 309A a Rapallo. Ha urgente bisogno di una rinfrescata. A fine estate andremo a parlare con l’amministrazione comunale. Sappiamo che il sindaco Bagnasco e l’assessore Macchiavello sono sempre pronti a venire incontro alle esigenze delle società sportive>” L’appello è lanciato. La palestra avverte il peso degli anni: lei, non Gabriella.