di ALBERTO BRUZZONE
Ripartenza dopo il Covid significa musica, significa teatro, significa cinema. Significa cultura a trecentosessanta gradi. E nella cultura a trecentosessanta gradi non può certo mancare l’arte, che è e sarà uno dei ‘motori’ di quest’estate 2021.
I vari musei e le varie gallerie hanno ripreso con la loro programmazione, che in molti casi è ricchissima perché c’è da recuperare tutti gli eventi che erano già stati calendarizzati ma che non si sono potuti svolgere a causa delle ormai passate restrizioni.
A Santa Margherita Ligure uno dei punti di riferimento più interessanti e anche più attivi è certamente la Cella Art & Communication, ovvero la galleria d’arte cittadina ideata cinque anni fa da Barbara Cella, promotrice culturale ed esperta di comunicazione molto conosciuta sia nel capoluogo genovese che nel Tigullio.
La Cella Art & Communication è attualmente ospitata presso gli spazi dell’Hotel Laurin, in corso Marconi 2, dopo esser stata per parecchio tempo in via Roma: è una galleria interessante perché persegue una filosofia ben precisa, quella di promuovere gli artisti del territorio, seguendo un imprinting che altre realtà stanno portando avanti con analogo successo presso altri comuni della zona (a Chiavari, ad esempio, c’è l’associazione culturale Tecnica Mista, di cui ‘Piazza Levante’ ha parlato nello scorso numero).
C’è bisogno di offrire una vetrina a pittori, scultori, disegnatori di casa nostra, ed è ancora più importante che ciò avvenga presso cittadine che, specie in estate, si riempiono di turisti, il che può quindi fungere da volano per una personalità e, perché no, per una carriera. Se è vero che l’arte, oltre che dalla critica, è dettata pure dal passaparola, l’occasione di esporre a Santa Margherita è preziosa per chiunque.
In questi giorni, sino al prossimo 16 giugno, tocca a Gino Arcidiacono, con la sua personale intitolata ‘Oltre la superficie’. Originario di Genova, Arcidiacono, come ricorda Barbara Cella, “ha percorso, fin dai suoi esordi, le strade di un figurativo legato ai grandi maestri liguri, con paesaggi e marine a cui ha saputo dare un’interpretazione fortemente originale. Approda ora ad una ricerca dove cerca e trova una totale libertà di espressione”.
Sono lavori “basati sul gesto libero e immediato, sulla ricerca di nuovi accordi cromatici in una resa di grande equilibrio formale. Vi è all’interno uno studio costante nell’uso del colore e della luce che viene a contrapporsi puntuale ai neri incisivi, ai blu profondi, ai viola coraggiosi”.
Secondo la critica, “ogni centimetro dei suoi quadri è una storia che si racconta ogni volta diversa: ci si deve avvicinare alla tela per scoprire quello che c’è sotto la superficie, perché, se lo sguardo lontano apprezza il cromatismo luminoso, è quando l’occhio si avvicina che scopre quanto colore, quanta gestualità, quanta anima dell’artista c’è in un quadro informale. Oltre i confini della forma ci sono mille guizzi della tinta, del pennello, della spatola. L’attenzione, l’armonia e l’equilibrio sono un bagaglio che Arcidiacono si porta dietro dall’esperienza figurativa e che, con maestria, ha trasposto nell’avventura informale”.
La mostra (qui sotto una delle opere esposte) è aperta, a ingresso libero, il mercoledì e il giovedì dalle 16 alle 19, mentre dal venerdì alla domenica l’orario è dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19. L’entrata è permessa nel rispetto delle normative anti-contagio.
“Dopo Arcidiacono – racconta Barbara Cella – ci sono numerosi altri eventi, anche perché il calendario sarebbe dovuto partire da marzo, ma è slittato in avanti a causa dell’emergenza sanitaria”. Ecco quindi che la Cella Art & Communication sarà viva e vitale per tutta l’estate: dal 19 giugno, toccherà all’artista chiavarese Fulvia Steardo, avvocato di professione e artista nel tempo libero, recentemente apprezzata da Vittorio Sgarbi e protagonista di un’esposizione a Montecarlo.
Poi, toccherà a una pittrice informale: si chiama Josine Dupont ed è una milanese di origine belga, da tempo residente in Liguria, che ha studiato per quattro anni presso la Scuola Superiore degli Artefici di Brera con il ritrattista Luca Vernizzi, e si è diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Genova con una tesi sulla metafisica di Archipenko.
“Successivamente – prosegue Barbara Cella – l’ultimo sabato di luglio, il giorno 31 del mese, presenteremo il libro di fotografie di Beppe Deiana, insieme a una mini-personale di Barbara Stretti, pittrice molto stimata di Santa Margherita Ligure”.
Altri due eventi importanti ad agosto e a settembre: da sabato 7 agosto, spazio ad Alessandra Gasparini, pittrice originaria di Sarzana, che ha già esposto al Palazzo Rocca di Chiavari un paio di anni fa e che si concentra sul tema figurativo legato alle fiabe; quindi, da sabato 4 settembre, porte aperte per l’artista genovese Giovanni Comandè, originario di Roma e attivo da lungo tempo nel capoluogo ligure.
“Proviamo a dare una serie di segnali dopo la pandemia – è il commento di Barbara Cella – confidando nella risposta positiva da parte del pubblico”. Anche lo scorso anno, la Cella Art & Communication seguì lo stesso percorso. Cioè dare segnali positivi, pur nel quadro drammatico rappresentato dall’emergenza Covid-19.
“Bisogna far qualcosa pure per la cultura – è il pensiero di Barbara Cella – Troppi spazi culturali sono stati chiusi negli anni in Riviera. Io ci sto provando, sobbarcandomi tutti i costi e anche il rischio imprenditoriale. Mi muove la passione, posso contare su tante conoscenze e su tantissimi amici e cerco di essere una buona vetrina anche per artisti che indubbiamente se lo meritano, specialmente quelli del territorio. Diciamo che proviamo a darci una mano a vicenda”. Non c’è niente come l’arte, non c’è niente come il bello, per farci dimenticare dei tempi bui.