di ALBERTO BRUZZONE
Niente mugugni, niente piagnistei. Stare sul pezzo ed essere ottimisti. Il lavoro arriverà. I turisti ci saranno. È questo l’atteggiamento mentale di gran parte degli albergatori di Santa Margherita Ligure, Portofino e Rapallo, in vista delle festività pasquali e, successivamente, della stagione estiva. La devastante mareggiata di fine ottobre, con il litorale completamente distrutto, è una tristissima pagina da archiviare.
“Il mondo ci guarda, e noi dobbiamo dare una grandissima dimostrazione di impegno, buona volontà, capacità di reagire, senza se e senza ma”: sono le parole, ma anche l’indirizzo programmatico, di uno degli storici esercenti della zona, Andrea Fustinoni, managing director del Gran Hotel Miramare di Santa Margherita, nonché vice presidente del Gruppo Albergatori di Santa e Portofino, che aderisce a Federalberghi.
Fustinoni gestisce l’albergo, insieme alla sua famiglia, da moltissimo tempo: “Io non sono genovese, come molti sanno. Quindi il mugugno nel sangue non ce l’ho mai avuto. Sono un ottimista per natura. Ma devo dire che, questa volta, tutti si sono dati da fare, si sono rimboccati le maniche, sia nel pubblico che nel privato, con un solo obiettivo comune: quello di fare presto, di non perdere la stagione ‘calda’, di farsi trovare pronti, di compiere una corsa contro il tempo per rimettere tutto a posto, o almeno la maggior parte”.
La spiaggia del Miramare, insieme al Covo di Nord Est, è stata uno dei simboli della mareggiata: all’indomani della nottata da tregenda di fine ottobre, di fronte all’albergo non c’era praticamente più nulla. Il mare si era portato via tutto: il bar, i magazzini, i servizi, persino la scogliera. “Non era rimasto niente di niente – ricorda Fustinoni – Ma sin dal giorno dopo ci siamo dati da fare per ripartire. Per rimettere le cose a posto. E, come me, anche tantissimi miei colleghi. I lavori ci sono costati la bellezza di seicentomila euro, cifra che abbiamo interamente anticipato, in attesa e nella speranza che arrivi, almeno a coprire una parte, il rimborso promesso dalla Camera di Commercio”. Non arriverà nulla, invece, dalle assicurazioni perché, come spiega Fustinoni, “tutto ciò che rimane ‘bagnato’ non viene coperto dalle varie polizze”.
Nella volontà di partire ci sono immutato spirito imprenditoriale, amore per il proprio lavoro, rispetto e senso di responsabilità per le decine di dipendenti della struttura, affetto per i clienti, molti dei quali sono ormai diventati abituali. Stesso discorso per le molte altre strutture del Tigullio Occidentale.
Nessuno intende gettare la spugna. Neppure Stefano Rosina, il gestore del ‘Covo di Nord Est’, che quasi sicuramente riaprirà almeno una parte della discoteca, finita letteralmente sottosopra a causa della furia del mare in tempesta.
Un primo bilancio? Secondo Fustinoni, è presto per dirlo, ma le risposte stanno arrivando. “Pasqua si muove ancora poco, ma storicamente le persone decidono all’ultimo minuto, quindi non siamo particolarmente preoccupati. Ottimi invece i dati relativi ai mesi di giugno e luglio. Su agosto e settembre dovremo ancora lavorare. Mai come in questa stagione saranno importanti la comunicazione e il marketing, per dire a tutta Italia, ma anche a tutto il mondo, che qui è tornato tutto alla normalità, che i problemi ce li siamo messi alle spalle”.
È un percorso avviato, in maniera parallela, esattamente come il calendario e le priorità degli interventi, sia dal pubblico che dal privato. “A Santa e Portofino, che sono le zone che conosco meglio – prosegue Fustinoni – devo dire che i due sindaci Donadoni e Viacava hanno saputo lavorare in perfetta sintonia ed entrambe le amministrazioni sono state encomiabili. Se tutto andrà bene, il 13 aprile sarà riaperta la strada provinciale per Portofino, almeno in un senso di marcia. L’emergenza è stata gestita in maniera puntuale. Il porticciolo di Santa ha messo in opera nuovamente il suo sistema di difesa. Si è lavorato con velocità ed efficacia. E questo è sicuramente un bellissimo biglietto da visita, dal punto di vista mediatico. Le persone lo devono sapere, tutti insieme dobbiamo farglielo sapere. Venite in Liguria, venite nel Tigullio”.
Una strategia ben concertata, come emerso nel corso dell’incontro con Donadoni svoltosi martedì mattina in Comune a Santa Margherita. Vi hanno partecipato, oltre a Fustinoni, anche il resto del direttivo appena insediato del Gruppo Albergatori Santa Margherita Ligure – Portofino, formato dal presidente Armando Ezio Capurro (Hotel Mediterraneo) e dal vice presidente Beppe Pastine (Hotel Jolanda).
È stato un incontro cordiale durante il quale si è discusso soprattutto sull’impiego dell’imposta di soggiorno. Il sindaco ha confermato, come stabilito tra le parti, che il Comune ha provveduto a stanziare 5000 euro per la promozione – su canali nazionali (e internazionali) – dell’accoglienza, delle eccellenze gastronomiche, delle bellezze paesaggistiche, delle escursioni e degli eventi culturali in programma a Santa Margherita Ligure. Il direttivo del Gruppo Albergatori ha confermato l’adesione al Festival della Disobbedienza – Premio Pivano, in programma a Santa Margherita Ligure dal 26 al 28 aprile 2019 – come main partner (con un contributo di quarantamila euro).
Inoltre, si è detto disponibile a collaborare con l’altro evento concordato e finanziato con l’imposta di soggiorno, Santa Fashion, in programma a ottobre. Sindaco e Gruppo Albergatori hanno, infine, condiviso di valutare l’ipotesi di organizzare un ulteriore ‘grande evento’ nel mese di novembre per prolungare la stagione.
C’è bisogno di rilancio, specialmente in questa stagione. Specialmente dopo un bruttissimo frangente autunnale. Eppure, la mareggiata – per guardare uno dei pochi lati positivi – ha lasciato una risacca importante: le energie positive di un territorio che ha saputo superare logiche di campanile e vecchie scorie politiche per dare un segnale di risveglio, forza e unità all’esterno. È proprio vero che dopo la tempesta, sia reale che metaforica, torna sempre il sereno.