di ROSA CAPPATO
Accendere i riflettori sui luoghi di culto. Questo esprime la mostra di cartoline e fotografie antiche, della raccolta di Carlo Guglieri. Si va alla riscoperta dei luoghi di culto, un viaggio nella memoria, in esposizione in Sala Polivalente, evento patrocinato dal Comune di Recco. Inaugurata giovedì scorso, la mostra resterà aperta sino al 16 novembre. Queste occasioni create dal recchelino appassionato della sua città e della sua storia, riscuotono sempre grande adesione e quest’anno anche l’ideatore è presente in Sala Franco Lavoratori, a spiegare e condurre in veri e propri tour guidati, chi vorrà approfondire queste tematiche.
Venerdì scorso, l’indomani dell’inaugurazione ufficiale di ‘Saluti da Recco, Un viaggio tra Chiese e Santuari’, che ha visto la partecipazione delle autorità e del sindaco Carlo Gandolfo, Guglieri era già contornato da recchelini doc che chiedevano spiegazioni e illustravano ricordi, riflettendo su quei tempi del dopoguerra. Siamo alla quinta mostra offerta ai concittadini, grazie alla enorme raccolta di prezioso materiale su Recco da parte dell’appassionato e non si può dire quale sia stata la più applaudita, anche se molte persone propendono per quelle che riguardano il mare e la vecchia Recco ‘estiva’ ma tutte: “Hanno lasciato un segno – ammette Guglieri -. In questa parlo dell’evoluzione nel corso degli anni di questi luoghi di culto, ben quarant’anni di vita della nostra città. Ad esempio in una delle cartoline, c’è la chiesa di San Rocco, unica edificazione presente in foto”.
L’esposizione rappresenta una selezione di 80 immagini su ben 150, legate tutte da un filo logico, come sempre, con documenti datati tra il 1884 e il 1955, provenienti dalla sua collezione, una rassegna di scatti che offre anche quest’anno uno spaccato di Recco, com’era prima dei bombardamenti e nel periodo della ricostruzione: “E’ come leggere un libro. Sto ricevendo tanti complimenti anche in questa occasione, soprattutto da chi si rivede bambino in quell’immagini. Inoltre quest’anno, per la prima volta, alla presentazione ho aggiunto un supporto digitale per agevolare il pubblico presente. Ad esempio, c’è un riquadro con due finestre nel palazzo delle Poste, dove c’era la casa della cara Rina Repetto e in tanti hanno ritrovato in quel ricordo le proprie radici”.
Caterina ‘Rina’ Repetto, mancata a 99 anni lo scorso anno, era un volto identitario, la ‘ragassa da ciassetta’ di Recco, un pezzo di storia della città e del Quartiere Bastia. Il percorso storico tra cartoline e fotografie vuol far riscoprire le chiese e i santuari che hanno segnato e segnano la vita spirituale e urbanistica della città. Si ispira alla guida turistica ‘La Valle di Recco’, scritta nel 1932 dal sacerdote Filippo Terrile, ricca di dettagli e indicazioni sulle passeggiate che conducevano fino ad Avegno e Uscio. L’allestimento è in concomitanza delle commemorazioni per l’82° anniversario del bombardamento del 10 novembre 1943, che rase al suolo la città e causò la morte di 127 civili.
A completare il quadro, le note storiche tratte dal libro del sacerdote Giacomo Olcese, pubblicato a dispense nel 1898, che racconta la storia civile e religiosa della città, attingendo a fonti archivistiche oggi perdute a causa della guerra. Risultano al visitatore particolarmente interessanti alcuni contenuti delle corrispondenze, riportati nelle didascalie. “Siamo certi che la proposta del percorso accenderà i riflettori su alcuni luoghi di culto della nostra città e sulle tracce d’arte che vi erano o che ancora oggi vi sono custodite – ha affermato il sindaco Carlo Gandolfo all’inaugurazione -. Riscoprire chiese e santuari attraverso le immagini significa restituire valore a ciò che la guerra ha cercato di cancellare. Ringrazio Carlo Guglieri che anche quest’anno ha scelto di condividere con noi la sua collezione, scrigno di memorie e di grande fascino storico”.
Le cartoline del collezionista sono oggi a quota 1600 pezzi, in crescita e proprio venerdì scorso, mentre illustrava la sua mostra ai convenuti, ne aveva sei nuove in tasca, appena arrivate. La raccolta è iniziata 16 anni fa in occasione di una ricerca di preparazione alla festa per Nostra Signora del Suffragio. La prima mostra è stata allestita nel 2019, in ricordo del bombardamento di Recco e riguardava la città, con immagini colorate; si intitolava ‘Recco a colori’. La vasta collezione è custodita in quattro raccoglitori “che a breve diventeranno cinque, ma – annuncia – avranno presto un mobile tutto dedicato”.
Guglieri incrementa la raccolta tramite Internet ma anche frequentando convegni dove si tratta espressamente di cartoline e già pensa ai prossimi temi e la mostra del 2026. “Le tematiche in programma – spiega – sono già due: le attività commerciali di Recco o un ritorno ‘sul mare’: ho incontrato molte persone che sono rimaste affascinate da questa vita condotta dall’alta borghesia che si scambiava cartoline all’epoca. E ho trovato un album dove questi personaggi raccontano ben 10 anni di vita in villeggiatura, qui a Recco, con foto e date: penso che anche questo potrebbe piacere ed essere messo in mostra. Recco era al centro dell’attenzione di un turismo d’élite che amava il mare e la focaccia con il formaggio. Il valore aggiunto è che tantissime cartoline provengono dall’estero, perché questa era già una meta di un turismo internazionale e anche di passaggio, di chi voleva assaggiare la focaccia, vivere la stagione balneare e visitare Portofino”.
Tra le tante note curiose che si possono trovare in Sala Lavoratori, una cartolina raffigura una chiesa e le notizie riportate sul retro fanno riferimento ad una villeggiante che annuncia ai parenti a cui spedisce, di aver trovato la casa per le vacanze e descrive un mare mosso ed il pranzo in terrazza. Cosa potrà scaturire da queste cinque esperienze? Forse un libro, un sogno nel cassetto dell’appassionato, che chissà forse presto potrà realizzarsi, anche perchè sollecitato più volte in tal senso dai numerosi visitatori, durante tre mostre precedenti. ‘Saluti da Recco, Un viaggio tra Chiese e Santuari’ è aperta ogni giorno, dalle 9 alle 12 e, il pomeriggio, dalle 15,30 alle 18; domenica dalle 10 alle 12.