di ALESSANDRA FONTANA
La passione che fa rivivere i luoghi del cuore. Domenica scorsa, grazie alla tenacia di Anna Rossi e degli abitanti della zona, la cappelletta di Sant’Antonio Abate a Levaggi ha riaperto le porte, per i visitatori e per i fedeli, si è svolta infatti una messa in onore di Sant’Antonio. Per le persone che ancora non la conoscevano è stata un’occasione per visitare la cappelletta e ammirare il magnifico affresco rinvenuto lo scorso anno all’interno dell’edificio. La storia dell’affresco l’abbiamo già raccontata in queste pagine. Una storia fatta di amore e attaccamento che si snoda nella frazione del Comune di Borzonasca.
Durante il pomeriggio sono stati presenti la restauratrice Margherita Levoni, l’esperto di arte Osvaldo Garbarino, e anche il cultore di storia locale Vito Basso, tutti insieme per raccontare i segreti e le bellezze dell’affresco che era stato coperto centinaia di anni fa. Ma questo non è l’unico traguardo che il comitato, nato proprio a seguito della strabiliante scoperta dell’affresco, ha raggiunto. Infatti, i membri del gruppo hanno candidato il sito ai Luoghi del cuore Fai con la speranza di ottenere fondi per il restauro della struttura.
Un obiettivo che sembra decisamente alla portata dopo l’aggiornamento della classifica che ha reso noto proprio il Fai: “Con 3390 voti, la Cappelletta di Sant’Antonio Abate di Levaggi, nel Comune di Borzonasca, si è piazzata momentaneamente al terzo posto della classifica della Liguria e al 51° posto della classifica nazionale dei Luoghi del Cuore del Fondo Ambiente Italiano. “Vincendo il concorso potrebbe avvenire la ristrutturazione dei pavimenti in ardesia e della struttura in legno originale”.
La descrizione della cappelletta è suggestiva e veritiera: “Pur se chiusa, dalle piccole finestrelle lascia intravvedere il tesoro che da secoli custodisce: un bel dipinto su tela di grandi dimensioni che raffigura la Madonna ed alcuni santi cari alla devozione popolare. Quando questo dipinto è stato rimosso, per urgentissime necessità di restauro, grazie alla generosa donazione di una benefattrice, il muro dell’abside della chiesetta ha rivelato un affresco ancora più antico, di cui si era perduta la memoria: è riapparsa alla luce la tenera figura della Madonna che allatta Gesù Bambino, tra i santi protettori Antonio ed Egidio, abati. Una Madonna del Latte in una chiesetta quattrocentesca quasi sperduta in mezzo a boschi di castagni, dove il tempo pare essersi fermato!”. Per votare e sostenere il luogo è sufficiente visitare il sito www.fondoambiente.it, c’è tempo fino a marzo.