di DANILO SANGUINETI
Il giro del mondo stando fermi in un posto, non fermi sul posto, anzi. Un ‘Voglio vederti danzare’ trasportato negli anni Venti del nuovo millennio grazie ai ballerini sportivi e a un campionato che i soliti ‘sognatori’ hanno escogitato: gli innovatori del CSI Chiavari una ne studiano e dieci ne realizzano.
Al giorno d’oggi la danza sportiva non è più specialità marginale e certamente non è minoritaria perché raccoglie adesioni tra giovani e giovanissimi, ma anche tra grandi e ‘molto grandi’, conquista centinaia di nuovi praticanti al giorno come è certificato dalla crescita impetuosa di scuole, sezioni e anche interi club dedicati alla disciplina cara a Tersicore.
Il primo Campionato di danza sportiva organizzato dal Comitato del Tigullio del Csi ha raccolto l’adesione di decine di praticanti sostenuti da tante società provenienti da ogni angolo del Levante e non solo, con arrivi da Nord e Centro Italia. Danzatori che hanno proposto molti temi e molte scene originalissimi, andando a coprire l’intero scibile delle tendenze attuali nella danza sportiva e non.
Il successo quantitativo e qualitativo della manifestazione lo si deduce dagli ampi sorrisi dei promotori dell’iniziativa nel tracciarne il bilancio. Quella che appariva una scommessa si è rivelata una prima tappa di un percorso che promette di essere lungo e soddisfacente.
Cristiano Magri, media manager del Comitato Csi, ne è fermamente convinto: “È stato uno straordinario successo. Al Palazzetto del centro ‘Benedetto Acquarone di Chiavari’ per la prima prova del campionato nazionale di danza sportiva del CSI, svoltasi domenica 18 aprile, abbiamo avuto numeri e risposte superiori a ogni nostra più rosea aspettativa”.
La danza sportiva rappresenta la trasposizione del ballo, generalmente di coppia ma anche individuale e di gruppo, da disciplina artistica in spettacolare ed emozionante disciplina sportiva con proprie regole e competizioni. Le discipline riconosciute dal CONI in questo vasto panorama agonistico sono addirittura 54, articolate nei vari settori.
La danza sportiva è stata presente a livello dimostrativo alle Olimpiadi di Sidney del 2000 e tutto lascia pensare che dalle prossime edizioni passi tra le discipline del programma principale perché la sua diffusione nei cinque continenti è oramai capillare.
Nella piccola (sino a un certo punto) realtà locale c’è la conferma: la manifestazione di Chiavari ha visto 109 coreografie, 220 atleti iscritti nelle categorie Bambini, Ragazzi e Senior, in rappresentanza di 12 scuole di danza. Ben cinque erano di Chiavari, due di Genova, le altre sono arrivate da Savona, Torino, Prato, Livorno e Pistoia. La manifestazione interregionale, inserita negli appuntamenti di preminente interesse nazionale, ha visto lo svolgimento della prima prova che porterà gli atleti più bravi al traguardo delle finali nazionali CSI.
La giornata, tanto attesa dalle società sportive e dai loro atleti più piccoli, ha rappresentato inoltre ‘la ripartenza’ per il settore sportivo duramente colpito dalla pandemia quasi interminabile. Una manifestazione organizzata dal comitato territoriale del CSI di Chiavari.
Al vertice dell’organizzazione la responsabile della commissione provinciale per la danza sportiva, Grazia Tringale, coadiuvata da Rina Cilotti e Michael Fuscaldo. La commissione, supportata dal coordinamento tecnico del comitato provinciale e dalla presidenza, ha fatto sì che tutto si svolgesse in piena sicurezza con triage all’ingresso, sanificazioni, percorsi differenziati per l’entrata e l’uscita, distanziamento e mascherine. Libera la scelta di danzare con o senza la mascherina, così come consentiva il regolamento.
Sulle tribune il pubblico ha potuto sostare senza assembramenti, grazie ai posti distanziati e l’ingresso a fasi separate, alternato tra i gruppi, a orari prestabiliti di arrivo, sempre e solo durante le esibizioni dei propri iscritti.
Diversi gli stili proposti nel fitto programma delle gare iniziato alle 10 del mattino e conclusosi nel tardo pomeriggio: danza classica, moderna, contemporanea, hip hop, breakdance, danza di carattere e danza aerea. Nel corso della giornata si sono succedute le varie premiazioni.
Una medaglia ricordo è stata consegnata a tutti i partecipanti, una gym-bag per ogni società sportiva partecipante contenente materiale informativo Csi, medaglie e diplomi in modo da evitare passaggi di mano, altro intelligente accorgimento per rispettare le precauzioni anti-Covid.
Cristiano Simonetti, presidente del Csi Chiavari, segna un altro successo organizzativo: “Questo evento era stato ideato a settembre 2020, all’inizio dell’anno sportivo – quando si presentano i programmi – e le condizioni epidemiologiche erano orientate verso l’apertura negli sport. Poi la seconda ondata e le nuove chiusure hanno bloccato la macchina organizzativa. Noi non ci siamo arresi, abbiamo continuato a crederci anche quando la situazione non era più così favorevole. Abbiamo scommesso sulla data del 18 aprile: volevamo organizzarla ad ogni costo, dando il primo segnale verso la tanto attesa ‘ripartenza’”.
E aggiunge con motivato orgoglio: “Ci siamo riusciti, è stata una bellissima giornata di sport. Una manifestazione che è diventata anche un simbolo concreto di ‘principio di normalità’, una prova di ripartenza dello sport che, da qui in poi, dovrebbe tornare, secondo le ultime disposizioni del Governo, a un minimo di normalità”.
Luca Curotto, coordinatore tecnico del Comitato, sottolinea come tutti i partecipanti, nessuno escluso, abbia vinto: “Complimenti a tutte le atlete che sono state semplicemente meravigliose. E un bravo ai dirigenti e ai tecnici delle società. È stato bello premiare le ragazze che, nonostante questo difficilissimo periodo, si sono dimostrate delle grandi professioniste nel senso più vero della parola. Grazie ancora per una meravigliosa giornata”. Perché è stata un’ouverture e non un passo di addio.