di ALESSANDRA FONTANA
È partito il conto alla rovescia per un appuntamento imperdibile dedicato a tutti i coltivatori. Il Consorzio della Quarantina sta organizzando infatti la ventunesima edizione della Festa del libero scambio di Semi autoriprodotti, marze di fruttiferi e lieviti di casa.
Domenica 19 gennaio infatti, a Santo Stefano d’Aveto si terrà il Mandillo dei Semi, presso il Bocciodromo Arvigo dalle 10 alle 17. “All’inizio – venti anni fa – i semi si portavano liberamente, non avevano neppure un nome qualche volta: chi li portava in un foglio di carta, chi in un fazzoletto, chi in tasca. Poi, piano piano, sempre più di frequente i semi sono stati imbustati, nominati, etichettati, e anche questa è stata una cosa buona e necessaria. Ma oggi rifletto sul fatto che tanti ortolani, contadini, amatori, cultori della terra, di fronte a tanto ordine, precisione, gusto per la schedatura, potrebbero sentirsi scoraggiati a tirare fuori quello che hanno in tasca. Mi sono accorto che in alcuni casi prevale la vergogna di non essere esteticamente belli per lo scambio. E se davvero è così, allora dico che non va bene, che il Mandillo deve tornare a essere anche uno spazio contadino e popolare, uno spazio dove chiunque – chi i nomi li sa e chi non li sa, chi insacchetta ordinatamente e chi tiene i semi come li tiene – si possa sentire a casa, a suo agio.”
Così il Mandillo dei Semi racconta le origini di una tradizione che è destinata a sopravvivere nel tempo e che quest’anno si sposterà da Montebruno (Val Trebbia) a Santo Stefano (Val d’Aveto).
Domenica inoltre a Villa Rocca di Rezzoaglio ci sarà l’apertura straordinaria della Casa dei Semi del Consorzio e il Museo delle Patate del Parco dell’Aveto ideati e curati dall’instancabile Fabrizio Bottari. la Casa dei Semi è stata inaugurata lo scorso luglio con una giornata condita da visite guidate all’esposizione permanente sulle patate tradizionali della montagna genovese e ai campi varietali, cena conviviale con piatti preparati dalle famiglie aderenti alla Comunione Bosco Fontana e spettacolo teatrale “Semi” di Stefano Panzeri: un monologo sulla vita di Vavilov vista con gli occhi del figlio, un ritratto toccante e suggestivo del grande agronomo russo morto in prigionia in epoca staliniana. Serata organizzata allo scopo di raccogliere fondi a sostegno delle attività della fondazione Bosco Fontana e che ha visto parecchi partecipanti anche da fuori regione.