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Giovedì 11 dicembre 2025 - Numero 404

Piccole note a margine di un intervento ‘scomposto’ del consigliere Canepa: “Dimostri più coerenza e lealtà verso gli elettori. La diga Perfigli è un progetto migliorabile” (di Pasquale Cama)

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Da Pasquale Cama, consigliere comunale di minoranza a Chiavari per il Partito Democratico e per la lista civica La Città di Tutti, riceviamo e pubblichiamo questo intervento relativo allo scontro in aula con il consigliere di Partecip@ttiva, Giorgio Canepa, e al tema della Diga Perfigli.

di PASQUALE CAMA *

Parte prima: La sceneggiata – Coerenza: potrei prendere la definizione della Treccani ma preferisco ricordare le dichiarazioni del consigliere Canepa nel corso della campagna elettorale contro la coppia Di Capua – Segalerba, coppia che oggi invece sostiene facendo allegramente parte della loro maggioranza (ma si dirà, quelle erano dichiarazioni da campagna elettorale. Appunto. Coerenza).

Lealtà verso gli elettori: divertente leggere le dichiarazioni sulla lealtà verso gli elettori, nel caso chiedere a coloro che a suo tempo hanno votato contro Di Capua e poi hanno visto i loro voti sedere in Cnsiglio, bel modo di rappresentarli!

Polverone: anche qui, al di là delle definizioni, vale ricordare lo ‘schiaffone’ politico ricevuto, sempre dal consigliere Canepa, da diverse associazioni ambientalistiche, vedasi per tutte le dichiarazioni di Branchetti, riportate anche dal ‘Secolo XIX’, che invita il consigliere Canepa “a chiedere scusa ai cittadini e alla cittadinanza” per le sue affermazioni.

E allora cosa c’è di meglio che cercare di creare un polverone accusando qualcun altro?

Ma non si dica che non voglio entrare nel merito.

Parte seconda: Il merito – Diga Perfigli. È un progetto migliorabile/rivoluzionabile? Ma certo che sì! Basti pensare che è stato sviluppato 15 anni fa e che nel frattempo tante cose sono cambiate. È l’obiettivo alla base del progetto che resta intangibile: la salvaguardia del territorio.

Personalmente, poi, ritengo che un progetto di prevenzione e difesa della piana dell’Entella e quindi di Chiavari e Lavagna inizi proteggendo il territorio a monte; le colline di Cogorno, Carasco, Leivi delineano territori fragili che anche in un recente passato hanno subito danni importanti.

Gli eventi atmosferici degli ultimi mesi che hanno sconvolto mezza Europa sono un monito ad agire pensando non a una piccola area ma sviluppando progetti di sistema.

Quindi non basta concentrare le nostre attenzioni sul primo lotto ma sull’intero programma.

L’equivoco. L’intervento oggetto dell’Accordo del 2013 (correggetemi se sbaglio), con sospensione e revoca proposte dall’Amministrazione comunale in carica, riguarda il sistema viario a monte del Ponte della Maddalena e alcuni interventi di difesa idraulica relativi all’arginatura dell’Entella, sempre a monte del Ponte della Maddalena. Tali interventi al momento della firma dell’Accordo di Programma risultavano essere allo stato di progetto di fattibilità. Si tratta quindi di un Accordo che ha ad oggetto un progetto diverso da quello relativo agli ‘Interventi di mitigazione del rischio idraulico del bacino del fiume Entella relativamente al tratto terminale dalla foce al ponte della Maddalena 1 lotto – 1 stralcio funzionale’, seppur a questo ultimo connesso.

L’intervento riguardante le opere di difesa spondale, per le quali è in corso la gara europea per l’affidamento dei lavori, è stato approvato con determinazione dirigenziale n. 3967 del 06.09.2013 (due mesi prima la firma dell’Accordo), con la quale è stata formalizzata la conclusione del procedimento in conferenza di servizi per l’approvazione del progetto definitivo dell’opera; nel corso del procedimento conferenziale è stata acquisita la Deliberazione di Consiglio del Comune di Chiavari recante, come si legge nel testo della determinazione dirigenziale “assenso alle opere previste in progetto e variante urbanistica connessa”. Tale ultimo atto comunale non è stato intaccato in alcun modo.

(* Consigliere Comunale di Chiavari per il Partito Democratico e La Città di Tutti)

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