di ALBERTO BRUZZONE
Va avanti a gonfie vele, nonostante l’emergenza sanitaria e l’anno particolarmente ‘sfortunato’ per qualsiasi progetto che abbia a che fare con la cultura, il progetto del film tratto dal libro ‘Il morso del ramarro’ della scrittrice chiavarese (ma assolutamente conosciuta e stimata a livello nazionale, tant’è vero che ha tagliato di recente il traguardo delle centomila copie vendute con la saga dell’ispettore Jules Rosset e della colf Alma) Valeria Corciolani.
E va avanti a gonfie vele anche grazie all’entusiasmo di chi, a bordo del vascello, ci sta mettendo tutta la passione, l’impegno e l’entusiasmo possibili e immaginabili: la stessa Valeria Corciolani, insieme alla casa di produzioni cinematografiche chiavarese Cima Prod, che ha le sue principali anime in Nerio Bergesio e in Maria Lodovica Marini.
C’è la storia, c’è una prima sceneggiatura, ci sono le location (che saranno per lo più chiavaresi, e questa sarà una splendida occasione per la città del Tigullio), ci sono i contatti avviati con gli attori principali. C’è un importante interessamento da parte di un talento cinematografico di livello mondiale (se ne saprà di più nelle prossime settimane, a cose fatte) e ci sono tutta una serie di ruoli già coperti da personaggi secondari e comparse, anche grazie al primo casting che si è concluso nelle scorse settimane.
I soci di Cima Prod, tra cui c’è la stessa Valeria Corciolani, hanno scelto il metodo della comunicazione passo dopo passo e così tengono aggiornati sia gli addetti ai lavori che chiunque sia interessato, attraverso news e video. L’ultima, seguitissima, trasmissione sui social network si è svolta nei giorni scorsi ed è stata l’occasione per dare i vari aggiornamenti.
“Siamo da sempre ironicamente seri – racconta Nerio Bergesio – Nel senso che nel nostro lavoro mettiamo serietà, ma cerchiamo sempre di farlo con un sorriso”. Cima Prod ha già realizzato alcuni cortometraggi e alcune clip, mentre ‘Il morso del ramarro’ sarebbe il primo lungometraggio. Non male, per una casa di produzione nata nel marzo del 2018 a Chiavari e che si fonda, oltre ai contatti nazionali e internazionali dei soci, anche su una sana dose di amore per la cinematografia e su un’insana (ma nel senso assolutamente buono) voglia di lanciarsi con testa, anima e cuore nei progetti.
Maria Lodovica Marini, regista e sceneggiatrice, commenta: “Il primo casting si è svolto tra la fine di settembre e la fine di ottobre, naturalmente rispettando tutte le misure di sicurezza anti Covid-19. Abbiamo ricevuto moltissime richieste, sia dalla Liguria che da altre regioni: hanno risposto all’appello 160 persone, di tutte le età. Dopo una prima scrematura, sono stati selezionati 53 attori, suddivisi tra primi attori, parti secondarie e comparse. Inoltre, sono stati individuati 22 professionisti per il cast tecnico, organizzativo e logistico. È stato molto emozionante perché ci si sono presentati davanti dei personaggi assolutamente imperdibili, così abbiamo aggiunto delle parti che non ci sono nel libro, perché ne valeva veramente la pena”.
Ma come proseguiranno adesso i lavori? Lo illustra Nerio Bergesio, presidente di Cima Prod: “Il film verrà girato, sperando in una migliore situazione sanitaria, nel mese di aprile 2021. Le riprese si svolgeranno quasi interamente a Chiavari e questa sarà una grande e importante vetrina per la città e per tutto il Tigullio. È già partita la stesura della sceneggiatura e del trattamento: nell’ultimo periodo, si è aggiunto un nome di grande rilievo nel panorama internazionale, che sicuramente darà un grandissimo contributo al ‘dipanarsi’ della trama e che sarà presentato ufficialmente a dicembre. Non si esclude, alla conclusione dello scritto, di convocare un ulteriore casting, questa volta però specifico per i personaggi mancanti”. Attualmente sono in fase di avanzata trattativa alcuni ‘product placement’ con aziende di caratura internazionale (pubblicità indiretta), dimostratesi molto interessate a questa produzione.
Intanto, il libro da cui è tratto il film, che è uscito nel 2014 con Emma Books, ha già fatto registrare un’impennata di vendite e verrà ristampato dall’editore. Ne ‘Il morso del ramarro’, i protagonisti sono tre ricchi rampolli annoiati che scelgono il furto d’appartamento per dare un guizzo d’adrenalina alle loro giornate vuote (e che fanno per un attimo pensare all’irresistibile trio formato da Al Pacino, Christopher Walken e Alan Arkin in ‘Stand Up Guys’ di Fisher Stevens, uscito in Italia come ‘Uomini di parola’).
Nella carrellata di personaggi, sfilano un professore raffinato e burbero, un farmacista latin lover, un capitano in pensione e un vispo pescatore, decisi a portare a termine la loro impresa in barba all’età. Poi, ecco una badante peruviana che non sa più quale sia ‘su casa’; un giovane medico del pronto soccorso alle prese con un inquietante mistero; una mamma single alle prese con ex marito fedifrago, suocera complice, zia anziana, nuovi amori, figlia adolescente e due gemellini terribili. Persone diverse, ma con una cosa, anzi un luogo, in comune: la palazzina liberty in cui vivono, in una cittadina di mare. Lì prendono vita e si snodano le loro storie, i personaggi si annodano, i sentimenti si chiariscono e ci accompagnano con gustosa ironia alla soluzione dell’enigma. Che era partito da un semplice ciondolo. A forma di ramarro…
Valeria Corciolani è letteralmente entusiasta di vedere le sue pagine trasformate in immagini. È la prima volta per lei e, si spera, non sarà l’ultima, perché tutti i suoi lavori si prestano moltissimo alle trasposizioni cinematografiche: “Sono molto felice: un po’ per l’idea in sé di far vivere anche fuori dalle pagine uno dei miei primi romanzi, che forse è anche il mio preferito, e un po’ per il fatto di ‘viverlo’ così in prima persona. Sì, perché la Cima Prod mi ha coinvolta da subito in quest’avventura a partire dal casting, e non avete idea di cosa voglia dire vedersi sbocciare davanti i personaggi che fino ad ora avevo solo immaginato, per poi affiancare gli altri autori nella preparazione del soggetto e della sceneggiatura. Oltre a imparare moltissimo di un mondo che conoscevo solo da spettatrice in platea, ciò che ho trovato straordinario è il fermo desiderio della casa di produzione di creare un ambiente poco ‘imbrigliato’ e molto molto sereno, dove si lavora con grande impegno certo, ma anche con enorme divertimento”.
Secondo Valeria Corciolani, “è stato commovente anche l’entusiasmo con cui è stata accolta l’idea di realizzare un film su ‘Il morso del ramarro’: all’annuncio del casting c’è stato un vero e proprio tsunami di partecipazione, e incontrandoli si è percepito chiaro e forte il desiderio in loro di ‘fare una cosa fatta bene’, sia da parte degli attori professionisti e sia di chi si affacciava a questa esperienza per la prima volta. Bellissimo. Così di passaggio in passaggio tutto comincia a prendere forma, in un ‘dietro le quinte’ che è come rivivere il momento in ‘partorivo’ il romanzo. Ma invece di essere lì, sola soletta alla mia scrivania, ora le idee colano fuori da tutte le parti e ognuno regala un pezzetto di sé, arricchendo tutto di sfumature, colore e vita”.
Chiavari è pronta a fare da magnifico sfondo. A partire, chissà, proprio da quella palazzina liberty…