di ALBERTO BRUZZONE
È complessivamente buona la risposta dei liguri rispetto alla quarta dose di vaccino anti Covid per gli over 60, denominata anche ‘secondo booster’. C’era qualche remora, nelle scorse settimane, rispetto alla campagna vaccinale in piena estate, ma poi l’impennata dei contagi e le disposizioni da parte del Ministero della Salute e delle Regioni hanno convinto i cittadini a essere prudenti.
Lunedì scorso, a mezzogiorno, si sono aperte le prenotazioni in Liguria, sia attraverso le farmacie e i Cup (le farmacie dove si può prenotare sono seicento, quindi la quasi totalità dei punti da Ventimiglia a Sarzana, mentre le iniezioni vengono effettuate in circa centocinquanta) che attraverso la piattaforma online prenotovaccino.liguria.it.
A ieri pomeriggio, le persone prenotate erano 11.242, così suddivise: 890 nella Asl 1 Imperiese, 1921 nella Asl 2 Savonese, 6087 nella Asl 3 Genovese, 761 nella Asl 4 Chiavarese e 1583 nella Asl 5 Spezzina. Per quanto riguarda il territorio del Levante genovese, oltre alle farmacie convenzionate, è possibile ricevere il vaccino nel’hub di Chiavari, in piazza Leonardi, con questo orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 14; sabato dalle ore 8 alle ore 18 (su prenotazione); domenica e festivi chiuso.
Oltre alle quarte dosi per gli over 60, si effettuano le quarte dosi anche per gli over 80, e ci sono (poche, ma ci sono) anche alcune prime e seconde dosi a persone che ancora non avevano aderito a nessuna campagna vaccinale.
La curva dei contagi, così pesantemente condizionata dalle varianti Omicron 4 e Omicron 5, torna a salire, dopo alcuni giorni di discesa: ieri i positivi al Covid in Liguria erano complessivamente 25.401, 50 in più rispetto a martedì. Aumentano anche gli ospedalizzati: sono 436, quattro in più. Tra questi malati, 12 sono in terapia intensiva, come martedì. Secondo la Regione il 31% è ricoverato per il Covid e il 69% è asintomatico o con forma lieve ed è arrivato in ospedale per altre cause. Ieri i nuovi contagiati risultavano essere 2.189, a fronte di 9.501 tamponi (1.514 molecolari e 7987 test antigenici). Il tasso di positività è del 23%, più alto della media nazionale, che è al 22,6%. I nuovi casi sono 941 nell’area di Genova, 383 nel Savonese, 350 nello Spezzino, 304 nell’Imperiese, 198 nel Tigullio, 13 non sono residenti in Liguria. I guariti nelle ultime 24 ore sono 2.135. Quattro sono i morti. I decessi da inizio pandemia sono 5.396. In isolamento domiciliare ci sono 23.339, 53 in più rispetto a martedì. Nelle ultime 24 ore sono stati somministrati 2.824 vaccini, effetto della quarta dose.
La buona risposta da parte dei liguri era stata anticipata dal ‘sentiment’ di farmacisti e medici di famiglia. Alisa ricorda che “per poter effettuare la quarta dose, devono essere trascorsi almeno 120 giorni dalla terza dose o dall’ultima infezione”.
La campagna di vaccinazione estiva è stata accelerata dal Ministero della Salute dopo la larghissima diffusione della variante Omicron e la risalita dei contagi. Il presidente della Regione Giovanni Toti si mantiene comunque molto cauto e ricorda che la situazione degli ospedali è sotto controllo: “Nonostante l’alta circolazione del virus, i casi gravi sono fortunatamente pochi e questo grazie alla massiccia campagna vaccinale che abbiamo portato avanti fino ad ora e alle prime tre dosi effettuate. È quindi più che mai opportuno mettere in sicurezza non solo le persone più fragili ma anche quella fascia di popolazione che rischia di essere più esposta al virus”.
Secondo il direttore generale di Alisa, Filippo Ansaldi, “con l’attuale quadro epidemiologico assume importanza l’adesione alla vaccinazione ‘second booster’ o quarta dose per gli over 60. Ci troviamo infatti in una situazione in cui l’incidenza nella nostra regione è ancora alta”.
Ansaldi espone un concetto molto importante, quello che un po’ tutti aspettavano: “Possiamo anche riscontrare come la crescita della curva relativa agli indicatori di pressione ospedaliera si sia negli ultimi giorni interrotta. In particolare, per quanto riguarda i ricoveri in ospedale, siamo stati lunedì a 40 accessi giornalieri nei nosocomi liguri a fronte di una media della scorsa settimana che si è attestata sui 50 ingressi”.
Quanto alle disponibilità di vaccini (in attesa che in autunno esca il siero ‘aggiornato’ rispetto alle nuove varianti), secondo Barbara Rebesco, direttore delle Politiche del Farmaco di Alisa, “le attuali 235.000 dosi di vaccini in giacenza in Liguria coprono abbondantemente il fabbisogno stimato. Abbiamo peraltro elaborato un algoritmo con il quale verifichiamo puntualmente le necessità su tutto il territorio regionale. Questo ci consente di attivarci tempestivamente e in largo anticipo rispetto a un eventuale forte aumento della domanda a cui riusciremo a rispondere prontamente”.
Intanto, proprio ieri Pfizer e BioNTech hanno annunciato di avere completato la procedura di richiesta di approvazione all’Agenzia europea dei medicinali (Ema) per il vaccino aggiornato contro Covid-19. Il vaccino è bivalente e oltre a contrastare il vecchio virus è stato adattato anche alla sotto-variante Omicron BA.1. La domanda di approvazione riguarda per ora la somministrazione alle persone con età pari o superiore ai 12 anni. I dati resi disponibili nelle scorse settimane dall’azienda e sottoposti a Ema mostravano che il nuovo vaccino induceva una risposta immunitaria superiore contro Omicron BA.1 rispetto al vaccino attualmente in commercio.
È un elemento importante, anche perché sempre ieri l’Oms, ovvero l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha spiegato che “la pandemia non è finita; in autunno e inverno ci si attende un nuovo ‘aumento di infezioni, ricoveri e decessi’ da SarsCoV2 e perciò occorre fin da subito mettere in atto misure per ridurre i rischi associati a Covid”. È questo, in sintesi, il contenuto di un documento pubblicato dall’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che fornisce le indicazioni per prepararsi alla prossima stagione fredda.
“Stiamo assistendo a un aumento dei ricoveri, che aumenteranno ulteriormente solo nei mesi autunnali e invernali con la riapertura delle scuole, le persone che tornano dalle vacanze e lo spostamento della socializzazione al chiuso con l’arrivo del clima più freddo”, dice il direttore Hans Kluge.
Il documento indica chiaramente le misure per contenere la pandemia: si va dall’aumento delle coperture vaccinali nella popolazione generale alla somministrazione della quarta dose ai gruppi a rischio una volta passati tre mesi dall’ultima dose; dalla promozione dell’utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi alla ventilazione degli spazi pubblici come le scuole, fino all’utilizzo tempestivo di tutte le armi terapeutiche disponibili, per esempio gli antivirali. Dal punto di vista sanitario, la priorità è tenere in vita ed efficiente il sistema di sorveglianza. Il documento consiglia, però, anche di prevenire la sofferenza dei servizi sanitari assumendo, anche con forme flessibili, nuovo personale. Tra le altre cose, consiglia anche di prestare attenzione al long-Covid che potrebbe avere un forte impatto sui servizi sanitari. Per l’Oms occorre iniziare ad adottare le misure fin da subito: “Aspettare l’autunno per metterle in pratica sarà troppo tardi”, conclude Kluge.