di DANILO SANGUINETI
Qualunque appassionato, cultore delle ‘beduine’, non può non provare un brivido di commozione alla notizia che a Recco la piscina Antonio Ferro – da sempre conosciuta nel ‘giro delle calottine’ come Punta Sant’Anna, dal luogo dove sorge – riapre i battenti per una partita ufficiale. Che quella vasca mitica torni a ospitare attività agonistica con sfide di alto livello, non solo quelle del campionato italiano ma addirittura quelle delle coppe europee, è avvenimento che sposta indietro le lancette dell’orologio della pallanuoto di almeno tre decenni.
Da sabato 5 marzo risuona un’eco delle grandi sfide che fecero tremare di entusiasmo l’intera città. Partite che valgono scudetti e coppe continentali riproposte nella loro sede più naturale: la piscina costruita all’ombra della collina di Megli, uno dei luoghi sacri della pallanuoto mondiale. Più o meno come se si risorgesse l’Old Wembley a Londra, liberassero dagli orpelli moderni il Maracanà a Rio de Janeiro o tornassero a piantare cavoli a Twickenham, la cattedrale del rugby.
La felice conclusione di un restauro durato quasi un ventennio, per colpe non tutte imputabili alle amministrazioni comunali recchesi e alla società Pro Recco, affittuarie, gestrici e non proprietarie della struttura, è stata annunciata poche settimane fa.
Inaugurazione con gara sabato 5 marzo. Da mesi la prima squadra della Pro Recco vi si allenava, l’estate scorsa l’impianto aveva ospitato diverse partite delle giovanili. Ma era il debutto con il pubblico a costituire il vero battesimo per Punta Sant’Anna.
L’imponente tribuna che sovrasta la piscina è stata montata a tempo di record. E sabato alle 15, per la partita contro il Trieste, valida per la Regular Season della stagione 2021-22 di A1 maschile, la Pro Recco ha giocato una gara vera davanti ad un pubblico vero, di fatto per la prima volta dal suo ritorno a Punta Sant’Anna datato novembre 2020. L’anno scorso il campionato di pallanuoto si disputò a porte chiuse, finali comprese; in questa stagione, con la capienza ridotta dalle normative anti Covid, il pubblico trovava spazio sui gradoni dietro la porta lato città, un ripiego non una soluzione.
Da questo mese la gradinata con 430 posti, installata con il supporto del Comune, permette l’accesso a un numero maggiore di tifosi biancocelesti e appassionati desiderosi di vedere i campioni d’Europa in carica, quindi la più forte squadra del mondo in azione.
L’ingresso per la sfida con il Trieste era gratuito ed era consentito fino ad esaurimento dei posti: bastava compilare l’autodichiarazione consegnata all’ingresso della tribuna e presentare il Green Pass rafforzato.
La capienza per gli impianti all’aperto è al 75 per cento.
Al settimo cielo il presidente della Pro Recco Maurizio Felugo. “Scriviamo una pagina nuova nella storia del Club, dopo essere tornati ad allenarci ed a giocare a Punta Sant’Anna possiamo riaprire le porte della piscina anche alla città. In questi anni di trionfi ci è mancato il calore del nostro pubblico, un rapporto che vogliamo consolidare giorno dopo giorno se la pandemia, come sembra, ce lo consentirà”.
Felugo sottolinea lo sforzo fatto. “La piscina di Recco, che a prezzo di sacrifici abbiamo riaperto due anni fa, è stata in questi mesi un punto di riferimento per molte società del nostro territorio colpite dalla chiusura dei propri impianti a causa di problemi strutturali: ogni giorno, nonostante i crescenti costi, abbiamo aperto le porte di casa nostra fino a tarda sera garantendo la continuità sportiva ad oltre 400 atleti, in particolar modo ragazzi e ragazze dei settori giovanili del territorio. Il ringraziamento va alla proprietà che permette a tanti giovani di praticare sport in un ambiente sano come quello di Recco, preservando la funzione sociale che sta alla base del nostro impegno quotidiano”.
Il futuro appare roseo. “Ritrovare l’affetto della nostra città è un fattore determinante nel raggiungimento dei successi, ma ancor di più nel creare quel senso di appartenenza che vogliamo trasmettere ai nostri giocatori, a cominciare dai più giovani il cui ritorno alla ‘Ferro’ ha già prodotto i suoi frutti con i due scudetti Under 18 maschile e 16 maschile conquistati lo scorso anno e i tanti esordi in prima squadra avvenuti in questa stagione. Ai cittadini e agli appassionati di pallanuoto diamo appuntamento a Punta Sant’Anna: vi aspettiamo al nostro fianco”.
Naturalmente la squadra di Sukno non ha deluso le aspettative e ha festeggiato il ritorno a casa con un pirotecnico 17-5 nella terza giornata del girone Scudetto portando a 7 i punti di vantaggio sul Brescia, secondo in classifica e con una partita in più.
Una gioia dentro un’altra: in acqua dopo due mesi e mezzo di assenza è tornato Zeno Bertoli, colpito da uno pneumotorace nei primi giorni del 2022. Ma la Pro Recco del patron Volpi non sarebbe se stessa se non progettasse qualcosa di ancora più grande: quest’anno difenderà il titolo continentale nel concetramento di Belgrado, se dovesse farcela a tenere lo scettro, nel 2023 potrebbe ospitare la Final Eight della Champions League come si doveva fare nel 2020 quando tutto venne spazzato via dalla pandemia. E dove se non a Punta Sant’Anna, la culla del suo mito?