di DANILO SANGUINETI
Cosa vogliamo dire ai ragazzi di Puliamo Sentieri se non ‘bravi’? Ecologisti al quadrato, anzi al cubo perché hanno deciso di rimboccarsi le maniche e fare qualcosa di concreto invece di limitarsi a sterili querimonie o lavarsi la coscienza in comode adunate tra il modaiolo e l’imboscamento speculativo. Sarebbe tanto, ed è solo una parte del loro impegno che è iniziato l’anno scorso e che sta proseguendo rinvigorito, nei propositi come nel seguito. Aver trovato per strada braccia e teste di altri volenterosi è segno indubitabile che il loro messaggio è arrivato, che l’avventura continuerà, in tempi e modi che vanno verificati.
Al di là della utilità del loro operato – di indubitabile concretezza, basta guardare il ‘bottino’ accumulato al termine di ciascuna delle loro fatiche, è l’esempio che danno il vero contributo alla causa dell’ecologia. Meglio, è l’attivo che segnano nella missione ‘Salviamo il Pianeta’, un compito che va assolto in un periodo sempre più breve dato che gli acciacchi di Madre Terra sono sempre più evidenti e soprattutto appaiono sempre più irrimediabili.
Puliamo Sentieri sono ragazzi chiavaresi, un gruppo di amici che ha deciso di fare qualcosa di concreto per la comunità; ventenni universitari – i loro nomi? Alessandro Lertora, Vittoria Cassinelli, Matteo Migone, Alessia Sanguineti – che dallo scorso marzo a più riprese e in più location dedicano i loro weekend a pulire e controllare sentieri collinari, lungofiume, spiagge di Chiavari. Hanno raccolto in diverse uscite materiale sufficiente per esaurire una discarica grande quanto un campo di calcio. Hanno faticato, si sono comunque divertiti e soprattutto hanno ricevuto i giusti feedback (erano meno di una decina alla prima chiamata, oggi sono diverse decine).
La mossa successiva non era scontata, è un passo in avanti di evidente importanza, un segnale di crescita, connettendosi a una rete relazionale partita dal basso e che abbatte i confini, quelli geografici come quelli culturali. Un’azione sociale che ai giovani nati e cresciuti confrontandosi con network polivalenti viene naturale. Spiega il ‘portavoce’ Matteo Migone. “Ne abbiamo discusso tra noi e c’è stata unanimità: abbiamo deciso di aderire al primo ‘Giro d’Italia di Plogging’, un’iniziativa di rilevanza nazionale che coinvolge diversi piccoli gruppi di volontariato provenienti da tutte le regioni d’Italia che s’impegnano a ripulire il territorio di competenza”.
Per chi non è avvezzo alle fantasiose crasi poliglotte tipiche degli anglosassoni, una spiegazione è d’obbligo. “Il termine plogging riunisce l’inglese ‘running’, correre, e lo svedese ‘plocka upp’, raccogliere, e consiste nel correre, ma anche camminare o pedalare, avendo cura di raccogliere i rifiuti incontrati lungo il proprio cammino. Il nostro gruppo organizzerà a Chiavari la diciottesima tappa del Giro, su 46 totali, l’unica in Liguria”.
L’evento, patrocinato dal Comune di Chiavari, avrà luogo domenica 22 maggio, con partenza da Parco Rensi (lo spiazzo del lungo Entella di fronte alla prima rotonda di viale Marconi e al campetto dei Frati) alle ore 9 e rientro previsto intorno alle 12,30. “Per l’occasione abbiamo pensato un percorso che dipinga il tipico paesaggio ligure, passando in mezzo agli ulivi e godendo di stupendi scorci di mare. Grazie alla collaborazione con Aprica, la ditta che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nella nostra città, forniremo noi tutto il materiale necessario: guanti, sacchi e, per chi desiderasse, pinze telescopiche. Al termine del percorso ritorneremo alla base, dove pianteremo un albero, simbolo del buon esempio e del nostro impegno nella tutela del territorio, accanto al quale verrà affissa una targa commemorativa dell’evento”.
L’ingegnosità di Matteo e dei suoi amici ha pensato di aggiungere altri incentivi. “Noi volontari abbiamo creato con le nostre mani dei piccoli gadget, fatti esclusivamente con materiali di riciclo, che verranno distribuiti a ogni partecipante alla manifestazione. Gadget che hanno lo scopo di sensibilizzare su tutti gli aspetti che riguardano la tutela dell’ambiente e che simboleggiano come ogni piccolo gesto sia un passo verso un mondo migliore”.
Per partecipare ci si deve iscrivere tramite prenotazione su Eventbrite – dove troverete tutti i dettagli dell’iniziativa – usando il link https://www.eventbrite.com/e/registrazione-giro-ditalia-di-plogging-295879693127.
Per il pubblico meno a suo agio con la navigazione in rete e più ‘ligure inside’ meglio aggiungere che l’intera operazione così come la partecipazione sono gratuite. Due raccomandazioni a chi si iscrive: “Portare una pettorina ad alta visibilità ed essere pronti a faticare. Il percorso è lungo 6 km e parte da Parco Rensi, costeggia il fiume Entella per poi addentrarsi nella collina che porta a Ri Alto. Da qui scenderemo verso il centro città sempre con un sentiero in mezzo agli ulivi, salita al Castello (fatta in discesa naturalmente), arriveremo in corso Millo, da lì in passeggiata a Mare e quindi chiuderemo l’anello tornando al Parco Rensi”. Che c’è da aggiungere? Il meteo volge al bello stabile, le scuse per rimanere a poltrire o annoiarsi nei soliti posti stanno a zero. Parafrasando il presidente del Borgorosso Football Club: “Chi non afferra il rastrello, se ne torni al suo paesello!”.