di DANILO SANGUINETI
Le leve della Pro Recco Judo sono formidabili e non stiamo intendendo le categorie per anno di età e neppure le prese eseguite con particolari tecniche che portano al ribaltamento dell’avversario. Stiamo parlando della capacità della società di interagire con i nuovi mezzi di comunicazione e saperli cavalcare in maniera fruttuosa.
Una società così unita e solida da riorganizzarsi a tempo di record durante la quarantena e distinguersi per fantasia, team working, inventiva e simpatia. Elaborare un protocollo di allenamento via Internet, costruire un filmato che riassumesse il lavoro fatto, post-produrlo e, perfino, andare a vincere il partecipatissimo video contest lanciato da Stelle nello Sport con il titolo ‘Lo Sport ai tempi del Coronavirus’.
Un concorso per mettere in rete le società sportive liguri durante i difficili tre mesi con lo stop all’attività, un concorso che ha avuto un successo straordinario come testimonia la pagina Facebook della società di Michele Corti e Marco Callai.
Sono scese in campo 122 Associazioni e i loro video hanno totalizzato più di 250 mila visualizzazioni e raggiunto oltre 350 mila persone. Una vetrina straordinaria. Le immagini che arrivano dalle case degli atleti liguri sono una esplosione di gioia, originalità e voglia di tornare in pista, o campo, o vasca. E il video più apprezzato è stato quello della Pro Recco Judo, che ha avuto 1978 ‘like’ ed è stato visto 10.609 volte. Ha superato al termine di un testa a testa appassionante le bellissime immagini dei giovani del Lavagna ’90 che hanno raccolto 1761 ‘like’ e sono state addirittura viste da 13238 persone. Terzo gradino del podio per la Ginnastica Riboli Lavagna con 981 ‘like’ e ben 10588 visualizzazioni.
Fa pensare che nonostante fossero in lizza grandi club da ogni parte della regione, il podio sia monopolizzato dai club del Levante genovese, dimostrata una volta di più la vivacità e la resilienza del movimento sportivo nella zona.
Tutti i video possono essere ‘gustati’ nella Gallery ‘Lo Sport ai tempi del Coronavirus’ all’indirizzo www.facebook.com/watch/stellenellosport/263132598049823.
“A tutte le Associazioni, i loro dirigenti, agli atleti e alle famiglie -– sottolinea Marco Callai, vicepresidente di Stelle nello Sport – vogliamo fare i nostri complimenti per l’entusiasmo con cui hanno affrontato questa sfida. Siamo felici di aver dato ai ragazzi una bella opportunità per esprimersi, contribuendo a superare queste settimane di quarantena davvero difficili. Lo sport non si ferma mai. E con la gioia e l’entusiasmo che abbiamo assaporato in tutti i video arrivati, siamo pronti a ripartire!”.
Stesse idee e energie invariata anche in casa Pro Recco Judo. Pronto a raccogliere il premio tangibile il maestro Giuseppe ‘Rudy’ Figari, nume tutelare della società alla quale si dedica da un cinquantennio. “Abbiamo ricevuto un bonus di 500 euro in materiali sportivi e servizi offerti da All Sport Genova e Genovarent. È superfluo aggiungere che sono ben accetti in un momento nel quale dobbiamo riconsiderare i nostri programmi. Mi aggiungo a decine di colleghi e colleghe nel dire che dal primo marzo a in pratica ieri è stato un periodo che ha impegnato tutti noi severamente. Si è fermata ogni cosa, avevamo atleti che da settimane, anzi da mesi, preparavano appuntamenti decisivi a livello nazionale. La delusione è stata fortissima”.
Il maestro non pensa alla casa quanto ai suoi abitanti. “Per come è strutturata la Pro Recco Judo, il lockdownci è costato, certo, ma non come ad altre società. Avendo istruttori e dirigenti, a cominciare dal sottoscritto, che lavorano gratis, avendo il sostegno dei soci, sapevamo che il nostro bilancio poteva reggere, e infatti ha retto ai colpi. Ma ho pensato a chi vive di insegnamento e non ho potuto non preoccuparmi”.
Invece non c’era rimedio per gli atleti, spesso giovanissimi, costretti all’inattività: “Per questo ho chiesto ai miei professori di pensare a un video, ancor prima che al contest era importante dare qualcosa da fare ai nostri allievi. Che sono stati bravissimi: l’idea di proporre tre minuti di video come se fosse un allenamento fatto in contemporanea in molti posti (schermo diviso in 4 con 4 coppie di fratelli o parenti che si esercitano tra le mura domestiche, ndr) e che era un crescendo di intensità sino al fischio finale e il commento del nostro istruttore capo Mauro Mancioppi (“Insieme al judo si cresce”), si è dimostrata vincente”.
L’attesa è finita, nei prossimi giorni si riapriranno i battenti della palestra societaria. L’immarcescibile ‘Rudy’ è pronto, ma…: “Prima attendiamo che la nostra federazione, la Filpj, ci comunichi il protocollo preciso da osservare, non solo le linee guida uscite in questi giorni. Il Judo è uno sport di contatto, va da sé che dobbiamo avere molte più attenzioni rispetto ad altre discipline. Abbiamo pensato di iniziare a far lavorare i nostri allievi a coppie fisse, cioè confronti sempre tra le stesse due persone. Ma per ragioni di peso, età e abilità solo nel confronto plurimo, variando l’avversario, si migliora. Impossibile poi pensare che gli atleti di interesse nazionale, che abbiamo tra le nostre file, si allenino solo così. Mi auguro che facciano presto a darci delle risposte. I ragazzi vanno riportati sul tatami, rischiamo di perdere non qualche singolo ma un’intera leva”.
Generazionale questa volta. E sono lussi che il judo, come tanti altri sport olimpici, sale e orgoglio dell’intero movimento sportivo italiano, non può permettersi.