di DANILO SANGUINETI
Un’altra gara e un’altra vittoria per la squadra di ginnastica estetica della Pro Recco Gym Club. Un successo che non è quantificabile in medaglie e podii eppure importante, anzi decisivo per la storia di una società giovane e dinamica. Un team allestito in pochi mesi che ha una capacità di crescita costante paragonabile solo alla bilancia commerciale cinese o agli anni dell’espansione delle migliori aziende della Silicon Valley.
Gran parte del merito va senza alcun dubbio alla maestra Giulia Angelino che oltre a essere uno dei fondatori della società è anche colei che segue passo dopo passo le sue pupille nella carriera agonistica. Le ragazze della Pro Recco Gym Club hanno rappresentato l’Italia ai campionati del mondo di ginnastica estetica di gruppo tenutisi il mese scorso a Graz in Austria.
Giulia era con loro: “Si è trattato della prima esperienza internazionale della nostra formazione. Potremmo dire il primo vero confronto a un livello altissimo per le mie bambine”. Che si chiamano Elisa Chiappalone, Alice Bacigalupo, Michelle Minervini, Lisamaria Brignole, Myrea Minervini, Ilaria Garbarino e Tailon Hoxha. Nel corso del 2022 avevano dimostrato di poter fare il bello e il cattivo tempo nell’arena nazionale. La società nata a gennaio, già tra maggio e giugno otteneva una strabiliante serie di successi. E la patente per poter accedere a competizioni internazionali. “Sapevamo che salire di livello sarebbe stato complicato. Ora ci confrontiamo con l’eccellenza in questa disciplina relativamente giovane per il nostro paese (le prime gare circa 10 anni fa) ma che in molte altre nazioni, a cominciare da quelle del Nord Europa dove è nata, è una realtà consolidata e che ha un numero di praticanti tale da non invidiare le discipline sorelle della ritmica e della artistica”.
In Italia la ginnastica estetica è affiliata alla Federazione Italiana Sport Acrobatici e Coreografici. “Per far capire di cosa stiamo parlando, io spesso faccio un paragone: pensate agli esercizi e alle coreografie del nuoto sincronizzato eseguiti a secco. Ha punti di contatto con la ritmica, solo che non ci sono attrezzi e ci sono solo prove di gruppo, niente individuali o coppie. Ogni esercizio sta all’interno di una coreografia, come nella danza sportiva ma nell’estetica la parte atletica pesa molto di più”.
A Graz il team Pro Recco ha scoperto che anche i giudici e i loro metri sono diversi e più ‘alti’ rispetto a quelli nostrani. “Noi abbiamo affrontato l’eliminatoria con il massimo impegno e abbiamo ottenuto un punteggio di 14,300 che ci ha detto come la strada per arrivare a competere con i team dei 15 paesi finalisti sia ancora lunga. Abbiamo guardato le campionesse della Finlandia che dal 2003 sono al vertice, della Francia, dell’Estonia e siamo rimasti incantati. Certo bisogna adeguarsi ai metodi di valutazione internazionali, e l’esperienza fatta ci sarà molto utile in futuro. Siamo convinti di poter arrivare a combattere con le migliori ma ci vorrà tempo, tanto coraggio e soprattutto tanto, tanto lavoro”.
Per poterci arrivare servirebbe anche avere uno spazio adeguato. Ha preso il via la nuova stagione agonistica e la Pro Recco Gym Club sta ancora crescendo. “Abbiamo aperto le iscrizioni e stanno andando bene, soprattutto ora che la federazione consente di creare squadre miste, e penso che presto avremo anche maschietti in grado di dire la loro nelle gare”. In questo caso si tratta di superare il gender gap all’incontrario come è avvenuto nel nuoto sincronizzato. “Certo è importante che in palestra ci siano tanti ragazzini e ragazzine. Peccato che al momento abbiamo qualche problema con gli impianti. Per i più piccoli e i non agonisti abbiamo affittato dei locali in centro a Recco, mentre per la squadra agoniste dobbiamo girare per il Levante: oltre che in piazza Olimpia a Recco andiamo alcuni pomeriggi e sere a Camogli e Leivi”. Un bel sacrificio per dirigenti, genitori e allieve della prima società in Liguria della disciplina. “Sono previsti corsi per bambini/e dai 3 anni (babygym) e corsi start-up ed élite per bambine dai 6 anni. Ogni sabato c’è un open day per farci conoscere. E non vogliamo fermarci. Ci hanno appena comunicato che il Mondiale 2023 si terrà in Kazakhstan. Al momento appare come una trasferta appena più vicina della Luna per le nostre possibilità economiche. Speriamo che da qui al prossimo anno di trovare uno sponsor o il modo per sovvenzionare il viaggio”. A conferma che non solo sulla pedana serve fantasia e ardimento per primeggiare.