di ALBERTO BRUZZONE
Tra manifestazioni più prestigiose e altre meno note, non si contano in Italia i premi letterari dedicati agli scrittori. Ma perché, oltre a conferire giusti e meritati riconoscimenti a chi realizza i libri, non si possono conferire altrettanto giusti e meritati riconoscimenti a chi i libri li compra, ma soprattutto li legge, facendo muovere tutto il mercato editoriale e rendendolo vivo e vitale per tutti?
È la domanda che, circa nove anni fa, si è posto Sandro Frera, chiavarese di origini e per anni trapiantato a Milano e in altre città della Lombardia, dove ha lavorato nel settore bancario in veste di direttore amministrativo. Numeri e bilanci di professione, e poi la grande passione per la letteratura e per la lettura, nel tempo libero: ecco le due anime di Frera, che oggi vive principalmente a Leivi e che, oltre ai volumi, si diletta pure con la pittura. Perché, quindi, non conferire un riconoscimento anche ai lettori?
Era un’idea decisamente buona, oltre che decisamente originale, così Frera l’ha cavalcata e, nove anni fa, ha fondato il blog e il concorso ‘Prima i Lettori’, che sul web si trova all’indirizzo www.primailettori.com e che ha la rispettiva pagina Facebook ‘Prima i lettori’.
“Ho messo a punto – spiega Frera, che è piuttosto esperto nell’ambiente della digitalizzazione e della promozione – il primo concorso web dedicato a chi legge, e non a chi scrive. Questa iniziativa, infatti, premia chi ama la lettura e vuole segnalare e condividere i brani che più lo hanno appassionato. Lo sappiamo: siamo un paese di poeti, santi e navigatori, ma non di lettori. In Italia si scrive molto, ma si legge poco. L’esplosione del cosiddetto self publishing e dei social network ha reso ancora più palese questo fenomeno. E, paradossalmente, per sostenere e vivacizzare il mercato editoriale, invece che premiare i lettori, si premiano di continuo nuovi e vecchi scrittori in concorsi letterari più o meno noti”.
Secondo Frera, però, “alla fine sono i lettori a celebrare davvero, nell’anonimato, la scrittura: nel rispettoso silenzio di una lettura che mette il testo al centro, lasciando spazio solo alla realtà della parola scritta”.
Con i lettori al centro, la prospettiva cambia: nel caso del progetto in questione, sono proprio loro a segnalare le pagine migliori, oltre che i libri che sono piaciuti di più, e poi queste segnalazioni vengono poste in votazione. “È un simbolico concorso, aperto e ‘dal basso’, senza giurie prefissate, ma affidato al giudizio collettivo, per premiare la scelta e la segnalazione di quei testi che più hanno colpito l’immaginazione e animato il piacere della lettura”.
Oggi Prima i Lettori è un’associazione culturale a sé stante, presieduta e coordinata da Sandro Frera, che si avvale anche della collaborazione di Cecilia Pastorino e Filippo Frera, perché nel frattempo le segnalazioni aumentano a livello numerico, il campo d’interesse si allarga, quello di opinione pure e si scopre, con piacere, che il ‘club della lettura’ è entusiasta, appassionato e, soprattutto, fidelizzato. Ogni edizione ha inizio al primo novembre e termina a fine giugno dell’anno successivo, dando così modo ai propri iscritti e follower di ricavare buoni consigli di lettura e, quando è il momento, buone idee per i regali di Natale.
È il cosiddetto ‘zoccolo duro’ sia per gli scrittori stessi che per le case editrici, ed è quindi da trattare con i dovuti riguardi. Per aderire a Prima i Lettori, anzitutto è necessario mettersi in contatto con l’associazione, scrivendo all’indirizzo mail primailettori@gmail.com.
“Come sempre – precisa Frera – la partecipazione è assolutamente gratuita. Per la nona edizione, per la quale si è conclusa la raccolta delle segnalazioni e sta partendo quella delle votazioni, abbiamo pensato a tre premi: il premio classico che andrà a chi segnalerà i libri più interessanti, ed è denominato ‘Premio Segnalazioni’; un premio per chi scriverà la recensione più interessante, ovvero il ‘Premio Recensioni’; un premio per le fotografie più interessanti, divertenti, strane di gente che legge, ‘Premio Foto Leggere’. Per ciascun premio è possibile, ed anzi auspicato, partecipare con più segnalazioni. Gli scrittori che hanno pubblicato in forme di self publishing potranno segnalare una pagina tratta dai loro libri, a patto però che contemporaneamente segnalino anche una pagina di un altro scrittore. Questo è un concorso rivolto ai lettori, e quindi anche gli scrittori devono innanzitutto partecipare in questa veste. Nell’ambito della segnalazione del testo altrui, verrà poi dato spazio anche all’autopromozione”. Tutti i dettagli e le modalità di partecipazione sono sul portale www.primailettori.com.
Al termine del periodo di raccolta, avvenuto in questi giorni, il portale pubblica l’elenco dei partecipanti per ciascuno premio in palio. Tramite specifico strumento web based è poi possibile votare chi si ritiene dovrebbe essere il vincitore di ciascun premio. Al termine del periodo di votazione, che avverrà alla fine di maggio, Prima i Lettori comunicherà sul proprio sito i nomi dei vincitori. Per ritirare il premio sarà obbligatoriamente necessario partecipare alla cerimonia di consegna dei premi stessi, che si terrà in presenza, se possibile in base alle normative legate all’emergenza sanitaria, oppure in modalità online. Per ogni sezione, ci sarà un buono per l’acquisto di libri, del valore di cento euro.
Attualmente, Prima i Lettori è una community formata da oltre mille follower e circa cinquecento iscritti alla newsletter settimanale, sparsi un po’ per tutta l’Italia. Sono rappresentati i principali editori italiani, ma anche tantissimi editori del settore indipendente. Soprattutto, è rappresentata una bellissima occasione di confronto e di stimolo reciproco.
Tracciando un bilancio di questi primi nove anni, secondo Sandro Frera, “i lettori sono nella stragrande maggioranza donne. Come interessi, mentre i lettori uomini si dividono tra saggistica e romanzi, le lettrici sono più per i romanzi. Le rare puntate sulla poesia sono femminili. Molto poco seguita, invece, la giallistica”.
Quanto agli autori più citati, sono per la maggior parte stranieri: fanno eccezione solamente gli italiani Camilleri, Baricco e Carofiglio. “Negli ultimi due anni inoltre – conclude Frera – c’è una grande effervescenza di giovani autori e autrici, soprattutto queste ultime, che si autopromuovono”.
Se è vero che esiste un Internet ‘utile’, questo allora è un Internet utilissimo, prezioso e da promuovere in tutti i modi e in tutti i campi. La sopravvivenza dei libri dipenderà dalla sopravvivenza di chi li legge. E allora, lunga, lunghissima vita a tutti i lettori.