di DANILO SANGUINETI
Meglio che in Karate Kid e nella susseguente sfilza di film sulle arti marziali dove maestri un po’ datati si debbono accontentare di stare a guardare i loro molto più imberbi allievi che fanno sfracelli sulle pedane. Nel Powerlifting chiavarese la docente ha insegnato a vincere alla sua allieva prediletta e nello stesso tempo non ha scordato come si fa a sbaragliare la concorrenza.
È accaduto nelle scorse settimane alla Chiavari Powerlifting. Giada Campomenosi ha conquistato il record italiano di stacco da terra e una medaglia d’argento. A soli sedici anni, nella giornata di ieri l’atleta allenata da Sonia Parlanti si è piazzata seconda alla prima edizione della gara nazionale ‘Next Generation Powerlifting 2021’ tenutasi al PalaFipl di San Zenone al Lambro in provincia di Milano. Una competizione che equivale al campionato italiano per le categorie giovanili, una selezione per capire quali sono i talenti che si imporranno nella specialità di sollevamento che va imponendosi su tutte le altre nel corso degli anni Venti.
Con il totale di 299,5 chilogrammi sollevati, di cui 142 nello stacco da terra che le sono valsi il record italiano di categoria, Campomenosi ha raggiunto il secondo gradino del podio nella categoria SubJuniores -52 Kg.
Ottimi anche i carichi sollevati nelle altre due discipline, panca piana con 50 chilogrammi e lo squat con 107,5 chili. In questa ultima sezione ha sfiorato il record italiano con il tentativo a 115,5 chili, sfumato per poco, una sola frazione di secondo di tenuta della posizione in più e avrebbe alzato il trofeo. Sonia Parlanti che era a bordo pedana per consigliarla e incitarla, ne parla come una futura campionessa.
“Giada si porta a casa un record nazionale di stacco che ha conquistato con determinazione e tantissima grinta. Chi ha visto la gara, ha potuto osservare con che energia ha sollevato quel carico, senza mollare un secondo, mettendoci tutta se stessa. A sedici anni è un’atleta già formata, soprattutto dove più conta, nella mente e nel cuore. I risultati ottenuti alla ‘Next Generation’ sono il frutto del lavoro di un’atleta che si è guadagnata ogni singolo piazzamento, ogni primato conseguito, facendo una gara pazzesca nonostante la sua giovanissima età. Si tratta di un obiettivo meritato dopo tanto lavoro e tante giornate passate insieme in palestra con serietà, impegno e professionalità da parte di tutte noi”.
Una specie di profezia perché pochi giorni dopo Parlanti avrebbe appreso che da regista e suggeritrice sarebbe tornata attrice protagonista. Veniva infatti convocata per far parte della nazionale italiana di Powerlifting che parteciperà agli europei master che si terranno dall’8 al 13 marzo 2022 in Lituania. Un traguardo a lungo agognato: “Sono felice che dopo 10 anni di Powerlifting e 5 anni di carriera agonistica abbia raggiunto un traguardo così ambito da tutti gli atleti che praticano il mio sport. È un onore e privilegio portare la maglia della nazionale italiana del Powerlifting e fare parte di un contesto sportivo di élite, di partecipare a una competizione di altissimo livello. Ringrazio la Federazione Italiana Powerlifting di avermi dato questa possibilità, ora testa bassa e ci si allena come al solito per fare onore alla nostra maglia”.
Sonia Parlanti, istruttrice della Chiavari Powerlifting e atleta nazionale di powerlifting agonistico, tesserata per la ‘Heartofsteelpowerlifting’ di Roma, dove ha come istruttore uno dei grandi della specialità, l’allenatore Simone Sanasi.
Nel suo curriculum ricchissimo, sia come istruttore che come atleta, spiccano i seguenti risultati: dal 2020 si occupa del commento sportivo e tecnico dei campionati italiani di Powerlifting in Fipl (Federazione Italiana Powerlifting). È stata campionessa italiana di Powerlifting nella federazione preposta e riconosciuta Fipl, per tutte e tre le specialità negli anni 2016, 2017, 2018, 2019. Ha raggiunto e detiene diversi record di alzate nella sua categoria di peso. Giada e Sonia, due generazioni differenti, stessa dedizione al lavoro ed eguale furore agonistico. E poi dicono che nello sport non esiste l’imprinting. Tale maestro, tale allievo.