di ALESSANDRA FONTANA
Come far aumentare l’afflusso di turisti nell’entroterra? Andando a prenderli direttamente dalla costa. È nata come una “sfida impossibile” ma le premesse per vincerla ci sono tutte, specialmente se si pensa a lungo termine: Valli del Parco dell’Aveto un mare di experience tutte da vivere è il progetto lanciato da Consorzio Ospitalità Diffusa Valli del Parco, Liguria Together, Portofino Coast e patrocinato dai Comuni di Rezzoaglio, Santo Stefano d’Aveto, Ne, Borzonasca, Chiavari e Zoagli per rilanciare il turismo dell’entroterra lavorando in sinergia con la costa.
Un pacchetto che, da giugno a settembre, ha permesso ai turisti presenti sulla costa del Levante ligure di trascorrere un’intera giornata (o anche di più) alla scoperta delle valli Graveglia, Sturla e Aveto, tra laboratori esperienziali di vario genere, escursioni guidate, degustazioni, pranzi, e molte altre attività.
“Il progetto è nato su uno dei tavolini di Discovery Italy – aveva raccontato con entusiasmo e precisione il Presidente di Una Montagna di Accoglienza nel Parco Gianluigi Puiè – che è stata la fucina di questa idea anche grazie al confronto con gli hotel della costa e con Francesco Andreoli di Liguria Together”.
La differenza poi l’ha fatta il trasporto, offerto da Tigullio Marcone, così i turisti dalla costa hanno potuto spostarsi nell’entroterra e vivere esperienze insolite. A ottobre inoltrato è tempo di bilanci per il Consorzio e non solo, anche di rilanci: “Oggi, al termine di questa prima importante sperimentazione, siamo pronti a rilanciare il progetto in vista del 2024, con l’intento di coinvolgere sempre di più tutti gli attori del territorio nella creazione di una proposta che, come confermato anche durante l’ultimo TTG di Rimini, possa essere percepita dagli operatori di costa ed entroterra come un vero e proprio valore aggiunto, una nuova opportunità per differenziare e ampliare l’offerta turistica del Tigullio”.
Proprio in quest’ottica, il Consorzio Una Montagna di Accoglienza nel Parco e il Consorzio Portofino Coast, insieme ai partner Ri.Cre.S., Foragri e Consorzio della Focaccia di Recco col Formaggio hanno lanciato una nuova iniziativa finanziata da Fi.V.E.Co: ‘Filo Verde – Entroterra Costa Prot.57_AVV 1-23’. Si tratta di tre incontri sul territorio aperti a tutti gli operatori interessati a partecipare attivamente nella progettazione e/o diffusione del nuovo calendario di experience nelle Valli del Parco dell’Aveto per la stagione 2024.
Gli incontri saranno in programma a Rapallo il 24 ottobre all’Hotel Italia, a Chiavari il 25 presso il Monte Rosa e a Sestri Levante il 26, Baia del silenzio, sempre a partire dalle ore 17,30. Gli appuntamenti avranno diversi obiettivi, tra cui, come spiegano gli organizzatori, aprire un confronto aperto con i presenti agli incontri per accogliere eventuali proposte e suggerimenti utili nella costruzione della proposta 2024.
“Raccogliere adesioni per l’Educational sul territorio riservato agli operatori locali in programma nel mese di novembre”, che è ormai dietro l’angolo. L’invito a partecipare è rivolto a tutti gli operatori della costa e dell’entroterra del Tigullio, con particolare riferimento alle seguenti categorie: Hotel, B&B, case vacanza, tour operator, agenzie di viaggio, IAT, ogni altro operatore turistico. Durante la presentazione ufficiale del progetto, che ha sempre avuto come obiettivo il rilancio e la riscoperta dei tesori lontani dalla costa, era intervenuto anche l’assessore regionale Augusto Sartori: “Regione Liguria ha patrocinato senza esitazione questo progetto in quanto ritenuto veramente molto interessante per le tante escursioni in luoghi bellissimi del nostro entroterra previste dal calendario: stiamo puntando moltissimo sulla valorizzazione in chiave turistica di questi territori e le valli del Parco dell’Aveto ne sono senza dubbio un punto di forza”.
Le missioni da portare a termine sono sempre le stesse: sinergia tra costa ed entroterra e valorizzazione delle meraviglie presenti nei cinque Comuni del Parco dell’Aveto. I primi passi sono stati mossi, ora il Consorzio Ospitalità Diffusa può solo continuare lungo la rotta appena tracciata.