di ROSA CAPPATO
Si avvicina il via ai lavori di ripristino e consolidamento del Ponte 745 sulla strada ex provinciale 333 di Uscio, arteria importante nel Golfo Paradiso, e sulla progressiva km 7+877, che interessa i Comuni di Avegno e Uscio. Dopo l’apertura della documentazione amministrativa avventura l’8 giugno, martedì 13 ecco quella delle tre offerte economiche presentate, in Città Metropolitana, stazione unica appaltante. Giovedì 11 maggio si era chiusa la procedura in Conferenza di Servizi per la approvazione del progetto di ‘Ripristino e consolidamento della struttura del ponte sulla SP 333 di Uscio alla progressiva km 7+877’, nei Comuni di Avegno e Uscio: venerdì 12 maggio era stata pubblicata la determina dirigenziale con la quale si è approvato il progetto esecutivo e definita la procedura di gara per l’affidamento dei lavori che vedrà un impegno a base d’asta di circa 850mila euro.
Il ponte è di fatto costituito da due parti: la più antica, a monte, è il ponte ottocentesco in pietra ad arco, mentre, a valle, è presente l’ampliamento in struttura mista acciaio-calcestruzzo, realizzato alla fine del secolo scorso, per adeguare la carreggiata, da Anas precedente gestore. L’ente Palazzo Doria Spinola, ha imposto, un anno fa, limitazioni al traffico sul manufatto: durante le periodiche azioni di vigilanza sulla rete stradale provinciale gestite, erano state rilevate alcune anomalie sul ponte della SP 333, che hanno imposto prove di carico.
A seguito dei risultati delle prove, gli uffici tecnici hanno deciso l’introduzione di una limitazione al transito per i mezzi con massa superiore a 32 tonnellate, con contestuale senso unico alternato sul ponte, e immediatamente sono state avviate, con il contributo di un professionista esterno specialista del settore, le procedure per l’individuazione delle cause di tali anomalie, finalizzate alla loro risoluzione.
Dopo la prima fase conoscitiva si sono susseguiti numerosi incontri e sopralluoghi, sfociati, il 22 luglio dell’anno scorso, alla valutazione di alcune alternative progettuali. I criteri che hanno indirizzato tale scelta, considerata la complessità normativa di settore (strutturale, idraulica, urbanistica, ecc.), sono stati quelli della riduzione dei tempi di intervento, della necessità di garantire il transito almeno a senso unico alternato durante la fase di esecuzione dei lavori, dell’ottimizzazione delle risorse economiche ed ovviamente della durata del manufatto a ripristino avvenuto.
Le due parti che caratterizzano il ponte non sono tra loro strutturalmente indipendenti e le sollecitazioni alla struttura più recente hanno danneggiato quella preesistente. Si è rilevato che un semplice ripristino dovuto al degrado del tempo non sarebbe stato adeguato ad assicurare una durata ragionevole all’opera, poiché manterrebbe la negativa interazione tra le due parti. Si è allora deciso di sostituire la parte di ampliamento più recente con una struttura simile, ma indipendente da quella più antica, soluzione vantaggiosa perché la parte in muratura non verrà più sollecitata negativamente da quella adiacente e richiederà solo ripristini e rinforzi.
La nuova struttura avrà un dimensionamento idraulicamente compatibile con il regolare deflusso delle acque e durante la realizzazione sarà garantito, fatti salvi periodi molto limitati, il transito almeno a senso unico alternato. L’opera finale garantirà una durata adeguata e a costi sensibilmente inferiori a quelli richiesti dalla completa sostituzione del manufatto.
“Questa soluzione condivisa – ha dichiarato il Consigliere Delegato alla Viabilità di Città Metropolitana Franco Senarega – è stata quindi quella portata avanti, e la progettazione è proseguita in tale direzione, con la massima celerità, ma senza dimenticare che opere di questa entità necessitano della dovuta attenzione sia in fase progettuale che in quella realizzativa. La SP 333 è una delle direttrici provinciali di maggiore lunghezza e complessità nel nostro territorio e negli ultimi cinque anni, grazie alla delega che mi è stata attribuita, ho seguito con estrema attenzione gli interventi sulle strade effettuati dalla Città Metropolitana di Genova, e quotidianamente controllo l’avanzamento dei lavori nei vari cantieri; nei circa 20 km che collegano Recco a Gattorna, sono stati moltissimi gli interventi effettuati dal 2017 sulla provinciale. Sono consapevole che il tempo impiegato oggi per questi interventi sarà adeguatamente compensato con quello risparmiato nel futuro grazie ad opere sicure e durevoli come quella che interesserà il ponte vicino ad Avegno”.
Il consigliere sottolinea anche, come detto più volte in passato, che la SP333 è una delle direttrici provinciali di maggiore lunghezza e complessità nel territorio, e personalmente si è impegnato affinché il transito sul ponte fosse almeno a senso unico alternato. Dal 22 luglio scorso, in Città Metropolitana a Genova, il Consigliere Delegato alla Viabilità e i tecnici dell’Ente si sono incontrati spesso con lo specialista di settore per individuare la soluzione complessivamente più idonea e si sono susseguiti in questi mesi molti altri incontri, sopralluoghi e confronti con gli esperti, che hanno guidato alla individuazione delle alternative progettuali.
Ad oggi sono tre i concorrenti in gara, a seguito della procedura negoziata senza bando, con 20 operatori invitati: Edilizia Verici Srl; Solari Giuseppe EcSas; EsseCi Srl. All’apertura delle buste avvenuta dopo la presentazione di alcune integrazioni richieste a Verici e Solari, ecco che il maggior ribasso è stato presentato da Verici con il 19,45%; Solari ha offerto 10,05% di ribasso mentre EseCi ha offerto 4,691% di ribasso. Ora il Responsabile Rup unico del procedimento effettuerà le ultime verifiche, poi sarà decretato ufficialmente il vincitore.