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Giovedì, 8 giugno 2023 - Numero 273

Piscina di Sestri Levante, ultima chiamata: il gestore tratta ancora con il Comune

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di ALBERTO BRUZZONE

Serviranno almeno quindici giorni di stop, agli inizi del prossimo anno, per la piscina comunale di Sestri Levante. E sarà un’interruzione che, per quanto in parte inclusa all’interno delle festività natalizie, è destinata a portare con sé enormi disagi e pure qualche polemica da parte dell’utenza, se non ci sarà un compromesso all’ultimo minuto.

Il motivo di tutto è antico almeno di qualche anno, ma è deflagrato definitivamente nelle ultime settimane. A spiegare la situazione è la sindaco di Sestri, Valentina Ghio: “Nel 2011, quindi due amministrazioni fa, la società On Sport vinse regolarmente il bando pubblicato dal Comune per la gestione dell’impianto, che è di proprietà dell’ente pubblico. Il tempo previsto era molto lungo, visto che la concessione è ventennale, quindi sino al 2031. Negli ultimi tempi, però, sono iniziati i problemi economici e finanziari. Il gestore ha avuto sempre più difficoltà nel versarci i canoni per il pagamento dell’acqua, e si sono accumulati ritardi su ritardi. Nel 2018, abbiamo cercato di trovare un accomodamento, ratealizzando gli importi arretrati. Ma, nel 2019, l’attuale gestore, oltre a non pagare più le rate, ha seguitato a non pagare la quota ordinaria. E ci siamo visti costretti, nostro malgrado, ad avviare la procedura per la rescissione del contratto, dal momento che il danno economico per il Comune c’è, è dimostrabile e sussistono tutti i requisiti giuridici per chiedere l’annullamento”.

La situazione
On Sport resterà in capo alla piscina sino al 31 dicembre, poi dovrà lasciare l’impianto, anche se in queste ultime ore le trattative sono ancora in corso. Il Comune di Sestri, in caso contrario, pensa di affidare una gestione provvisoria “a un soggetto possibilmente ligure e che conosca il territorio – prosegue Valentina Ghio – Procederemo secondo l’affido diretto, che durerà almeno sino al termine della stagione, intorno a giugno. Nel frattempo, tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio, pubblicheremo il nuovo bando per la gestione ordinaria, e contiamo di partire con il nuovo corso all’inizio di settembre, ovvero per il prossimo anno scolastico. La brutta notizia è che, nel periodo di transizione tra On Sport e gestore provvisorio, serviranno almeno quindici giorni per effettuare tutti i passaggi. E in quel lasso di tempo la piscina comunale dovrà per forza rimanere chiusa”.

Un piccolo terremoto c’è già stato nei giorni scorsi, quando il complesso ha chiuso all’improvviso per 24 ore, ufficialmente per un problema all’impianto della centralina che regola il cloro. Quindi c’è da immaginare quali disagi potrà comportare uno stop di due settimane consecutive, soprattutto agli utenti che fanno nuoto a livello agonistico, che a Sestri Levante non sono affatto pochi. “Parliamo di circa cento atleti – racconta la sindaco – che sono iscritti nella stessa società che gestisce la piscina e che fanno regolarmente gare in giro per l’Italia. Non riusciamo invece a fare una stima della frequenza giornaliera della piscina, per quanto riguarda la libera balneazione, in quanto il gestore non ha mai condiviso con noi queste valutazioni”.

I problemi finanziari
Ma da dove nascono i problemi economici che hanno portato a questa forte situazione debitoria? “Oltre alle bollette dell’acqua del 2019, ci sono le rate delle vecchie bollette e le fidejussioni. Noi siamo molto preoccupati anche per i dipendenti e per i collaboratori esterni della piscina, che rischiano il loro posto di lavoro. Ci daremo sicuramente da fare affinché il nuovo gestore, chiunque esso sarà, tenga conto di queste persone e nessuno rimanga senza il posto”.

A essere coinvolti sono quattro dipendenti più una ventina di esterni, oltre ai gestori del bar interno alla piscina. Il paradosso è che, visitando il sito web della On Sport, ci s’imbatte nell’esatto contrario: ovvero una sezione ‘Lavora con noi’ nella quale si ricercano istruttori di nuoto, assistenti bagnanti, istruttori di attività musicali, personal trainer, addetti al settore commerciale e addetti all’accoglienza.

Botta e risposta a suon di comunicati
Qualche giorno fa, al culmine dello scontro con il Comune, il gruppo che gestisce l’impianto di via Vincenzo Fascie ha emesso un comunicato stampa. Elisa Boscolo, in rappresentanza di On Sport, sostiene: “Visto che da tempo molti soggetti si stanno occupando di noi, anche giudicando il nostro operato, senza peraltro averci mai richiesto direttamente informazioni o pareri, riteniamo sia nostro dovere intervenire e dire la nostra, sia ufficialmente presso le istituzioni comunali, sia in modo trasparente verso la cittadinanza, per la quale da anni svolgiamo servizio pubblico. Comunichiamo quindi che On Sport ha richiesto una riunione con i capigruppo del Consiglio comunale con la finalità di esporre direttamente ai rappresentanti del Consiglio le proprie posizioni e argomentazioni. Stiamo valutando anche se inoltrare un’interrogazione da inserire nel prossimo Consiglio comunale, che, essendo per sua natura aperto al pubblico, ci permetterebbe di far conoscere a tutta la cittadinanza interessata la nostra posizione di fronte all’amministrazione comunale. Nel frattempo comunque siamo a disposizione per fornire, a chiunque sia interessato, le informazioni in merito ai nove anni di nostra gestione dell’impianto”.

Nel 2017, l’ammontare del debito per le bollette dell’acqua era di 133mila euro. La società, già all’epoca, contestava alla proprietà alcuni difetti strutturali degli impianti. Il Comune concesse una dilazione del debito in dieci anni, ma pure le rate sono saltate. Così, come recita il comunicato emesso l’altra mattina, “dopo due mesi di ripetute richieste da parte dell’amministrazione Comunale, che si è anche resa disponibile a una soluzione concordata fatti salvi gli adempimenti minimi e le garanzie per un equilibrio economico futuro, il Comune di Sestri Levante ha ricevuto da On Sport due proposte corredate da garanzie non sufficienti e quindi non accettabili, che hanno determinato l’esigenza di fissare un punto fermo all’interno della vicenda, per poter quindi avviare un nuovo percorso di gestione dell’impianto. Il Comune di Sestri Levante ha quindi dichiarato la risoluzione per inadempimento del contratto di concessione per la gestione della piscina comunale, che avrà validità a decorrere dal 1° gennaio 2020. L’amministrazione Comunale rimane impegnata a minimizzare i disagi per gli utenti, rendendo possibile un’interruzione il più breve possibile di tutte le attività svolte nell’impianto e mantenere aggiornata l’informazione al pubblico in merito agli sviluppi e all’esito della vicenda”.

La versione del gestore
Ieri ‘Piazza Levante’ ha contattato Elisa Boscolo, che rappresenta la società On Sport, e che ha fornito la sua versione sulla vicenda: “Purtroppo, il nostro appello ai rappresentanti del Consiglio Comunale è caduto nel vuoto. Non abbiamo incontrato collaborazione da parte di nessuno. In ogni caso, abbiamo nuovamente inoltrato una nostra proposta al Comune di Sestri Levante, perché contiamo di arrivare a un accordo che possa scongiurare la sospensione e i conseguenti disagi sia per l’utenza sia per le persone che lavorano in piscina e per le loro famiglie. Da parte nostra, ci mettiamo tutta la buona volontà e i nostri avvocati sono al lavoro e mantengono un dialogo aperto con la pubblica amministrazione”.

Elisa Boscolo fa però presente i problemi incontrati dalla gestione: “Intanto, non è vero che il debito è di 133mila euro, visto che è sceso a 80mila nei giorni scorsi. Poi, il Comune di Sestri Levante ci ha mandato tutte insieme, a marzo del 2019, le bollette dell’acqua per il periodo tra il 2017 e il 2019, per un totale di 42mila euro. Per noi è una situazione difficile, anche perché le prospettive previste dal bando del 2011 erano ben differenti”.

La rappresentante di On Sport spiega: “Quando abbiamo partecipato al bando, si parlava direttamente di un progetto di ristrutturazione della piscina, che doveva essere collegato alla gestione. Noi lo abbiamo presentato una prima volta, per un importo di circa 1,4 milioni di euro. Poi, ci è stato chiesto di riformularlo per altre tre volte. In nessun caso, il progetto è mai andato avanti, né è mai stato portato in Consiglio Comunale. Eppure, quello era un preciso impegno da parte del Comune di Sestri Levante, contenuto nel bando. Altrimenti noi non avremmo mai partecipato. Perché la struttura, com’è attualmente, non può che essere in perdita. La piscina di Sestri Levante non sta in piedi come conto economico, a meno che non si facciano forti investimenti, che noi eravamo anche disposti a sostenere. Ma senza un progetto approvato, ovviamente, nessun istituto bancario ha potuto concederci un prestito. I problemi? Sono molteplici: anzitutto i costi troppo elevati per il riscaldamento, gli spazi non consoni, la scarsa redditività, la concorrenza delle piscine vicine. Noi avevamo proposto di creare spazi per altre attività, in modo da aumentare i redditi con altre fonti di ricavo. Ci dispiace che tutto si sia arenato. Le ragioni delle nostre difficoltà nascono da qui. Ad ogni modo, per parte nostra, manteniamo una posizione di dialogo ancora aperta e ci adopereremo sino all’ultimo per scongiurare la sospensione”.

Atleti, amatori, dipendenti, collaboratori esterni: il giro intorno alla piscina è vastissimo e tiene in ansia parecchie persone. Come andrà a finire? I disagi resteranno contenuti? I posti di lavoro saranno salvati? Il futuro della piscina di Sestri Levante è appeso a un filo.

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