di ALBERTO BRUZZONE
Il commercio chiavarese tiene, nonostante la crisi energetica, nonostante la pandemia, nonostante il caro affitti. “Il saldo tra aperture e chiusure è positivo”, spiega Bernardo Pessagno, presidente di Ascom Chiavari: “I negozi di qualità, che sono una delle caratteristiche del tessuto commerciale della nostra città, sono rimasti tutti, ci sono aperture anche in altre zone della città che non sono esclusivamente quelle del centro, quello che in certi casi è variato è la proprietà”. E sulle pedonalizzazioni l’Ascom insiste: “Vogliamo essere maggiormente coinvolti nelle scelte che compie l’amministrazione”.
Che Natale vi aspettate?
“Al momento, si è partiti abbastanza lentamente, quindi è ancora presto per poterlo dire. Noi ci aspettiamo un Natale per lo meno in linea con quelli di prima della pandemia, visto che ora non c’è più nessun tipo di restrizione. Ci auguriamo che Chiavari sappia rispondere come ha sempre fatto”.
Però nel ‘caruggio’ sono comparsi i primi cartelli con la scritta ‘Affittasi’. È segno che qualcosa non va?
“Gli affitti in centro sono molto cari e questo sicuramente incide sulla tenuta delle piccole imprese commerciali. Ma stiamo parlando di pochi casi isolati. Le attività più organizzate riescono a resistere, anche quelle che sono individuali e non esclusivamente i negozi di catena. A metà anno il saldo tra nuove aperture e chiusure era positivo, quindi spero che questi dati vengano confermati anche per la fine del 2022. È vero che nelle strade principali ci sono alcuni negozi sfitti, ma è altrettanto vero che sono nati spazi commerciali anche in altre zone dove prima non c’erano”.
Ma le nuove aperture di che natura sono?
“C’è un lento avanzare delle proprietà straniere, in particolare delle attività di famiglie cinesi. Però devo dire che i negozi storici tengono, il tessuto commerciale che ha fatto Chiavari grande e che è ancora di vitale importanza è rimasto pressoché immutato, continuiamo a essere un punto di riferimento per tutto il Tigullio, anche per i comuni limitrofi”.
Come sono i rapporti tra Ascom e amministrazione comunale? Le sue dichiarazioni in merito alle pedonalizzazioni hanno suscitato un certo scalpore.
“Il rapporto con l’attuale amministrazione comunale è buono. Quanto alle pedonalizzazioni, non mi aspettavo che sarebbe sorto questo polverone. Noi di Ascom abbiamo detto, con molta calma e con altrettanta educazione, che vorremmo essere coinvolti nelle scelte che riguardano la viabilità e la chiusura di determinate strade. Tutto lì. Non ci pare una richiesta irragionevole, anzi”.
Ma voi siete a favore o contro le isole pedonali? Il dibattito è antichissimo per quanto riguarda il centro di Chiavari…
“Noi non siamo contro alle pedonalizzazioni. Ma bisogna parlarne. Le cose vanno fatte con criterio. Non è possibile che scopriamo certe decisioni dagli articoli di giornale. Il Comune parla di sicurezza e di miglioramento del traffico. Come potrà migliorare il traffico in corso De Michiel e in via Entella se verranno chiuse piazza Matteotti e corso Garibaldi? Più volte ho chiesto se c’erano novità a proposito delle pedonalizzazioni: mi è stato risposto di stare tranquilli, che saremmo stati convocati. Invece poi non ci ha più interpellato nessuno. Non vorremmo che determinate scelte fossero soluzioni spot per Natale, ma senza un disegno complessivo”.
Sui parcheggi a pagamento nelle domeniche e festività di dicembre che cosa pensate?
“È una misura che è stata messa in atto anche negli anni passati, a parte in quelli della pandemia. Su questa il Comune ci ha sempre coinvolto, anzi in questo caso pure di più. I commercianti associati ad Ascom e in regola con la quota riceveranno un carnet con alcuni buoni per parcheggiare gratuitamente, da destinare ai loro clienti. Parliamo di tremila ore circa di parcheggio messe a disposizione dall’amministrazione. I carnet saranno consegnati il prossimo 13 dicembre alla Sala Ghio Schiffini della Società Economica: appuntamento alle ore 17. È il nostro evento per gli auguri natalizi, al quale interverranno il sindaco Federico Messuti, gli assessori regionali Andrea Benveduti e Augusto Sartori e il presidente dell’Aeroporto di Genova, Paolo Odone”.
L’altro tema caldo è quello del depuratore alla Colmata, cui è legato anche quello della nascita del polo scolastico. Secondo voi si farà?
“Come Ascom non prendiamo posizione su questi temi, anche perché tra i commercianti ci sono varie anime e non sarebbe giusto. L’unica nostra preoccupazione, e di qui giriamo la questione al Comune, è come s’intende fare senza i parcheggi sulla Colmata, considerando che per almeno cinque anni tutta quest’area sarà interessata dal cantiere. Ecco, vorremmo capire come pensano di comportarsi, venendo a mancare centinaia e centinaia di parcheggi”.
Lei è uno degli albergatori della città. Che fine anno vi aspettate?
“Molto positivo. Ci sarà un’alta occupazione, un po’ in tutta la Liguria e quindi anche nel Tigullio”.