di DANILO SANGUINETI
Pescatori numerosi, torrenti vuoti o quasi. I pesca-sportivi della FI.MA Chiavari si sono presentati come sempre in forze e decisi al via della stagione estiva 2023: il vero problema sono i campi di gara, qualunque essi abbiano scelto non corrispondevano che raramente alle loro attese: lo stato dei corsi d’acqua delle valli del Levante ligure non è paragonabile a quello drammatico dell’inverno 2023 o ancora peggio dell’estate 2022 ma resta tuttavia problematico per poter procedere a gare regolari e soddisfacenti.
Lo si capisce dal resoconto che il presidente del sodalizio pescasportivo, Umberto Righi, fa di un appuntamento classico nella stagione estiva.
“Il ‘Pesca in Città’ sorprende anche quando i muggini non collaborano. Peccato perché le aspettative erano alte dopo la precedente prova ma l’improvviso clima estivo con picchi da 30/35°C, la scarsa portata idrica dell’Entella e l’esigua profondità, hanno determinato un ridotto numero di catture, anche se sono usciti pesci di taglia abbondante”.
Peccato davvero perché FI.MA e lo sponsor Garbolino puntavano a dare spettacolo, specie dopo le prove in settimana. Se lo aspettava anche il grande pubblico che passava sul lungo Entella per godersi la frescura della sera. Le gare infatti erano state spostate al tardo pomeriggio. “Orario studiato proprio per sopperire all’afa, pescando in penombra, intuito che ha permesso almeno di vedere qualche gigante in canna…”.
Solo le lunghe bolognesi di Alberto Cordano (FI.MA) erano di frequente piegate per il pesce in trazione, mentre gli altri subivano lunghe pause che alternavano a qualche cattura di grossi muggini. Infatti se Cordano sin da metà gara era stabilmente al comando, la posizione del secondo, Luca Padovani, e terzo Alberto Cerisola, veniva decisa dalla bilancia a fine gara. Quarto di gara proprio Umberto Righi: “Poco convinto nell’impostazione di pesca, ho trovato pesce troppo tardi e mi sono dovuto accontentare di questo non brillante risultato”.
Il Progetto ‘Pesca in Città’ vede il coinvolgimento anche dei pescatori ricreativi; ossia coloro che praticano pesca per passatempo. “Tra essi appunto Alberto Cerisola, salito per ben due volte sul terzo gradino del podio, dimostrando di essere un pescatore con i fiocchi. Tra i ricreativi, anche giovani talenti come Pietro Perelli (12 anni) capace una volta di più di dare il bianco ai grandi chiudendo al quinto posto assoluto di gara, lasciando indietro molti altri tesserati FI.MA”.
La classifica generale: dopo la quarta prova la classifica si assiste ad un rimescolamento significativo. Alberto Cordano, resta saldo al comando con tre penalità, avendo uno scarto utile. Sale al secondo posto assoluto Luca Padovani con 6,5 penalità, raggiunto al terzo posto da Umberto Righi con 8 penalità. Scende al quarto posto Gianfranco Badaracco con 9 penalità, mentre sale al 5° posto assoluto Alberto Cerisola. Da evidenziare la nona posizione assoluta di Pietro Perelli (1° assoluto nella Categoria Giovani).
Considerata la portata dei torrenti nostrani non stupisce che la FI.MA curi con attenzione anche le specialità alternative. Si sono svolte sul litorale di Cupra Marittima (AP), le tre prove del Campionato Italiano ‘Master’ Over 55 per la specialità Surf Casting. I garisti partecipanti erano 170, provenienti da tutte le regioni italiane, e tra questi due erano portacolori della società di Chiavari, sponsorizzata Italcanna: Dario Turletti e Carmine Costantino. La categoria Master, annovera solo Agonisti nati precedentemente all’anno 1969. Quindi pescatori molto esperti, con alle spalle decenni di partecipazione ad attività agonistica di vertice; per esempio Carmine Costantino si era laureato Campione Italiano Over 50 proprio 10 anni fa, nel 2013 in Abruzzo.
Righi spiega. Non si creda che, vista l’età dei partecipanti, le gare siano facili o ‘ricreative’: i 170 partecipanti al Campionato 2023 si sono dati battaglia per le tre manche (ognuna di 4 ore) con catture sino all’ultimo istante prima del suono della sirena conclusiva.
Dario Turletti ha conseguito un dodicesimo posto finale, che rende merito alle capacità tecniche, fisiche e psicologiche, del piemontese di Carmagnola, ottimo agonista da tre stagioni, della Fi.Ma Chiavari- Italcanna. Carmine Costantino invece incappava in una serata negativa proprio nella terza prova, passaggio a vuoto che gli negava la residua opportunità di una classifica finale molto soddisfacente.