di DANILO SANGUINETI
Ancora problemi: la siccità è la nemica naturale della pesca sportiva, lo può capire anche un profano dell’arte della lenza e del mulinello, eppure quelli della Fi.Ma Chiavari Garbolino hanno affrontato la complicata estate 2022 con la stessa determinazione e lo stesso attivismo che hanno consentito loro di superare le ancor più complicate stagioni della pandemia.
I fiumi, i laghi, gli stagni e i rivi drenati da una mancanza straordinaria, drammaticamente lunga di precipitazioni degne di questo nome. Ha piovuto poco nei primi 5 mesi, niente negli altri due: impensabile pensare di ripopolare, semmai c’era da salvare i boccheggianti pesci che la attenta politica di salvaguardia della fauna praticata dai pescasportivi negli anni precedenti aveva riportato in grande numero nei nostri corsi d’acqua. Solo ciò ha consentito di tenere in piedi il calendario e organizzare un numero sufficiente di gare.
Percorso agonistico che ha visto la Fi.Ma Chiavari – che è sempre bene ricordarlo era ed è in prima linea nella battaglia per preservare il torrente Lavagna e l’Entella da prelievi sciagurati di comuni ‘altri’ rispetto al territorio – ottenere risultati spettacolari. Il presidente Fi.Ma Umberto Righi, colonna della pescasportiva ligure, incomincia a raccontare da una classica: “A giugno e luglio ci siamo lanciati in una serie di impegni come non ci fosse un domani. Nessuna pausa, ogni domenica una gara e una sfida. Luglio lo abbiamo iniziato con il Torneo Coppie, svoltosi domenica 3 nell’impianto privato dei Due Laghi a Massa, nella pesca di carpe presenti in gran numero in questo laghetto”.
La coppia estratta a sorteggio doveva esprimere al meglio la tecnica in due diverse specialità, un componente pescava a feeder (pesca a fondo con pasturatore) e l’altro pescava con la roubasienne (canna ad innesti). Nettamente al comando la coppia Alberto Cò – Enrico Botto con 141.800 punti (ossia quasi 142 kg di carpe) in tre ore di pesca. Da notare che si è registrato il sold out con 50 partecipanti, il massimo che può ospitare il campo gara, a testimoniare la formula azzeccata.
Il meglio però era ancora da venire per la Società di viale Tito Groppo, perché ha mantenuto la sede alla foce dell’Entella, presso la vetusta piscina del Lido a Chiavari. A proposito nella riqualificazione dell’impianto annunciata come prossima dall’amministrazione comunale è scontato che sarà riservato un posto di onore a un club che in questi anni, unico in città, non ha mai abbandonato il vecchio ‘fortino’. Il sodalizio del presidente Umberto Righi e del Responsabile Tecnico Paolo Mosto entra di fatto nella ‘leggenda’ del Lancio Tecnico Italiano.
Sul campo federale di La Spezia, i giorni 9 e 10 luglio, si sono svolte le gare nelle tre specialità che danno, oltre a tre titoli individuali, anche il titolo assoluto per società. Righi non trattiene l’esultanza. “Abbiamo fatto tris. In nove anni tre titoli italiani assoluti nella specialità Lancio Tecnico. Andiamo per ordine: il sabato, alla mattina, si è disputato il primo Campionato Italiano in programma, quello della Categoria ‘Lancio Tecnico con mulinello Fisso’, partecipavano per la Fi.Ma Chiavari: Filippo Montepagano e Francesco Zama. Risultato? Medaglia d’argento per Filippo, con mt 235,98 zavorra da 125 gr, e medaglia di bronzo per Francesco, con misura di mt 229,35. Classifica per società: Fi.Ma Chiavari Campione d’Italia. Da notare che la prima piazza è sfuggita a Montepagano, solo all’ultimo dei 10 lanci previsti, quando il Campione Italiano Biagio Morra, della Società Sniper Team Daiwa, sopravanzava di 198 cm il campione chiavarese, facendo misurare mt 237,96”.
Nel pomeriggio di sabato 10 luglio, si è disputata la Categoria Lancio Tecnico di Precisione con la partecipazione di Andrea Prato, Marco Longinotti, Ivano Marugliano e Paolo Mosto in rappresentanza della Fi.Ma.
Spiega il numero uno verdeblu: “Tale disciplina, come sottende la definizione stessa ‘Precisione’, premia la capacità di avvicinarsi a un bersaglio messo a 80 mt, poi a 100 e infine a 120 mt dalla pedana, lanciando con una canna munita di mulinello, un piombo del peso di 100 gr. Si può intuire che sicuramente il vento, il caldo, e lo spostamento del bersaglio prima a sinistra (per la distanza 100 mt) e poi a destra (per la misura a 120 mt) rispetto l’asse della pedana, costituiscano variabili di difficoltà crescenti per gli atleti”.
I portacolori della società chiavarese riportavano una preziosissima medaglia di bronzo con Andrea Prato, capace di totalizzare una somma di distanze dal bersaglio, di soli mt.9,09; un ottavo posto con Marco Longinotti (mt 12,33 la somma) e un decimo con Ivano Marugliano (mt 13,97). A questo punto la battaglia per aggiudicarsi il titolo per società (sommando tutte e tre le categorie) era rimandata all’ultima specialità, il Light Casting, ovvero il lancio di due zavorre di piombi di 75 e 50 gr, da disputarsi la mattina di domenica.
Righi: “E quando bisogna tirare fuori classe, tecnica e temperamento da campione, ‘Pippo’ Montepagano, da anni risponde ‘Presente’! Con le misure di mt 226,46 con 75 gr e mt 192,69 con 50 gr mette tutti d’accordo, aggiudicandosi il titolo italiano individuale di Specialità 2022 e, soprattutto, dando il punto necessario a chiudere la pratica titolo assoluto per Società 2022! Zama invece ha avuto una mattinata ‘complicata’ nel lancio del 75 gr, riscattandosi nei 50 gr con la misura di mt 163, restando però lontano dal podio, nonostante sia in possesso di potenzialità di assoluto valore”.
Se si parla di leggenda Fi.Ma Chiavari non si esagera perché con soli 6 atleti, i rivieraschi si sono messi dietro le spalle, il fior fiore di società prestigiose e pluri medagliate come la Asd Sniper Team Daiwa Napoli e il Surf Casting Carrara Italcanna, società che schieravano campioni internazionali come Biagio Morra, Matteo Monti e Angelo Ciacci. Righi conclude con un moto di orgoglio: “Il miracolo continua. Quando c’è da vincere nel Lancio Tecnico, il nostro super team non si tira indietro”.