di DANILO SANGUINETI
Maestro con o senza la maiuscola poco importa. Chi si fregia di questo titolo deve meritarselo con l’esempio e non nascondervisi dietro vantando una autorità che spesso non è affatto giustificata.
Gabriella Bozza è maestra per diritto, esperienza e soprattutto acclamazione. Adesso è presidente della società (“Dopo 35 anni ho deciso di passare dall’altra parte del tavolo”, scherza ma non troppo).
L’anima del Club Scherma Rapallo porta con giovanile noncuranza il peso di una stagione talmente complicata da non avere precedenti nella sua pure ultradecennale esperienza, una vita sulla e a lato della pedana. La società l’ha vista nascere, fatta crescere, accudita. Sa cosa ha passato la sua creatura, sa che cosa ha davanti, ed ha fretta di ripartire.
“Ammetto che nei primi mesi di stop ci sono venuti diversi dubbi, altrettanti ne abbiamo avuti quando abbiamo conosciuto nei dettagli le condizioni per riprendere l’attività, quantomeno allenamenti e lezioni, ma a fare premio su tutto sono stati i ragazzi. Il loro entusiasmo è un propellente che fa subito effetto. Niente più esitazioni, abbiamo deciso di partire con l’inizio di settembre, si va, convinti che adesso sì, tutto andrà veramente bene”.
Da lunedì 31 agosto il Club Scherma Rapallo ha ripreso l’attività, naturalmente in sicurezza e rispettando ogni protocollo. “Per tutti i nuovi iscritti dai 6 anni in su offriamo un mese di prova gratuita. Li aspettiamo nella nostra palestra in via Fratelli Betti 309a tutti i giorni dalle 17 in poi. Per info telefonare ai numeri: 0185 67106, oppure 338 4427986”.
Determinata come nei momenti migliori, la presidente Bozza. Eppure l’estate ha avuto i suoi giorni nuvolosi. “Terminato il lockdown ci siamo interrogati a lungo, noi dirigenti e noi maestri. Il 4 luglio abbiamo gradualmente ripreso gli allenamenti grazie all’aiuto del Comune e delle altre società sportive e abbiamo potuto usufruire del campo ‘Macera’. In un grande spazio aperto rispettare distanziamento e precauzioni sanitarie era facile. È chiaro che in uno spazio chiuso sarà più complicato. La Federscherma ci ha fornito un protocollo che seguiremo rigidamente. Gli allenamenti nelle scorse settimane sono filati via lisci. La conferma che il gruppo di atleti formatisi in questi anni è solido e che potrà reggere anche a questa severa prova. Abbiamo salutato con commozione la nostra campionessa Mara Navarria (nella foto qui sopra), rientrata in Veneto per ragioni di nazionale e di preparazione per le Olimpiadi del prossimo anno. Abbiamo detto arrivederci alla nostra Camilla Rivano che torna per il terzo e ultimo anno negli Usa a concludere il corso di specializzazione alla Ohio University. Atleti che ci hanno reso e renderanno orgogliosi, esempi che sono stati illuminanti per i nostri giovani”.
Il Club Scherma Rapallo nasce nel 1986 ad opera di Gabriella Bozza, che ne diventa presidente nel gennaio 2019. I maestri sono per la spada Roberto Cirillo (coach di Mara Navarria che lo aveva seguito dal natio Veneto a Rapallo) e per il fioretto Lorenzo Angelelli; completano il team il preparatore atletico Andrea Lo Coco e l’istruttore regionale Francesca Ceresa Gastaldo. Vicepresidente Martina Maggio, consiglieri Marco Ambrosetti, Mauro Canessa, Gino Forzanini, Cecilia Paseri.
Il 2020 era iniziato sotto i migliori auspici, poi: “La chiusura da marzo a maggio è stata pesante, abbiamo rinunciato ad organizzare la solita gara interregionale. Tra primavera ed estate sono saltati il Trofeo Antico Castello, di fioretto e la kermesse ‘Scherma di Luna’ sul lungomare rapallino che coinvolgeva nel cuore dell’estate grandi atleti e aveva un seguito notevole. Tre manifestazioni che costituivano per il Club Scherma Rapallo altrettante basi sulle quali costruire l’annata. Ora siamo ai minimi termini come budget e ridottissimi nel calendario: la Fis ha deciso di far svolgere gare regionali e interregionali con un numero ridotto di iscritti. Dai risultati di queste selezioni verranno extrapolati i nomi dei 36 migliori, forse se le cose andranno meglio dei 64, che accederanno ai campionati italiani in modo da limitare al massimo la concentrazione di persone che parteciperanno ai vari eventi. È chiaro che in questo modo la qualificazione diventa ancora più ardua. Per non parlare delle condizioni di gara ed allenamento: sanificazioni continue, non solo dell’ambiente, vanno sterilizzate anche maschere, guanti, lame e pure le scarpe. Per accedere alla palestra si dovrà cambiarle una volta entrando e una volta uscendo”.
Viene da dire che occorre proprio un gran passione per insistere. “Questa, lo ripeto, è stata la sorpresa felice di questi giorni. Non solo i ragazzi, anche i genitori, le famiglie, ci hanno incitato ad andare avanti. Segno che abbiamo lasciato… il segno”.
Adesso arriva l’ultimo assalto, quello decisivo. Non si può dire che gli schermidori non siano attrezzati. Anzi riflettendoci lo sono molto più di quasi tutti gli altri sport. Come ricorda il post della Fis la scherma è ideale per questi tempi complicati: chi la pratica indossa sempre la maschera ed i guanti, hai sempre di fronte l’avversario e se prova ad avvicinarsi lo puoi infilzare con una botta dritta.