di DANILO SANGUINETI
L’aristocrazia dovrebbe risultare un concetto quanto meno superato in un paese nel quale quella di sangue è stata abolita il primo gennaio 1948 (Costituzione, disposizione transitoria XIV). Invece è ammessa, perché determinata dal merito quella sportiva. Dove entra in gioco anche il fattore genetico, l’ereditarietà di qualità trasmesse di padre o madre, a figlia o figlio.
Lo si nota con maggior chiarezza negli sport di fatica dove i geni in comune confermano l’attitudine alla resistenza e al coraggio. Esempio lampante a Chiavari nella locale società pesistica. Negli anni Sessanta e Settanta si formò e prosperò una scuola di prestigio, dove un gruppo di talenti venne individuato e allevato da un maestro con la ‘M’ maiuscola come il compianto Dino Canzio.
Oggi i figli di alcuni di quei campioni stanno ripercorrendo e in alcuni casi sopravanzando le orme dei genitori. Oltre alle qualità ereditarie, sono entrati in gioco esempio e ambiente. Almeno questo è il caso di Lorenzo Parma, 14 anni, che sta ripercorrendo le orme del padre Giorgio (agonista formidabile dalle qualità indiscutibili), che ha appena conquistato un incredibile secondo posto ai campionati italiani di sollevamento pesi, categorie giovanili, nel meeting di Verona.
Ancora più significativo che il suo coach sia il direttore tecnico della Pesistica Chiavari, Fabio Cogorno, un altro dei ‘ragazzi d’oro’ di Canzio, che una volta conclusa l’attività agonistica, ha preso il posto del maestro e allungato la striscia di vittorie e atleti da podio.
Con Lorenzo (nella foto a fianco) è convinto di aver fatto centro, di avere tra le mani un talento grezzo e dal potenziale notevole. “Il mio giudizio è, credo, imparziale nonostante sia figlio di un compagno di squadra e amico. E se non bastasse l’esperienza ci sono i numeri a testimoniare il suo costante e, per alcuni aspetti, sorprendente miglioramento. Ha cominciato a fare sul serio solo sei mesi fa, viene, come tutti, da due anni complicati causa interruzioni di gare e allenamenti. A Massa Carrara nella prima gara vera della sua carriera, è entrato tra i migliori sei. A Verona ad appena 14 anni ha preso parte per la prima volta ai Campionati italiani di sollevamento pesi nella categoria Esordienti Under 15 e si è piazzato al secondo posto assoluto. Pesa 67 kg, ha alzato 70 kg a strappo e 83 kg a slancio migliorando di 16 kg la prestazione fatta alla qualificazione in Toscana”.
Quindi oltre al talento c’è anche la carica agonistica, Lorenzo è, come si dice, un ‘garista’, ossia un atleta che quando si fa sul serio è capace di andare oltre i suoi limiti, alle quote che alza in allenamento. “Sì, a 14 anni è alto 1,70 e cede diversi chili di massa muscolare ad avversari più ‘vecchi’ e con parecchie gare alle spalle. Con un altro in categoria potrebbe migliorare ancora e puntare al titolo assoluto e a quelli di specialità, sia nello slancio che nello strappo”.
Potrebbe essere un caso o forse no che i risultati tornino a essere lusinghieri ora che la Pesistica Chiavari ha a disposizione una palestra moderna. “Il rifacimento della nostra ‘tana’ in corso Gastaldi, gli imponenti lavori di ammodernamento completati lo scorso anno, ci ha dato slancio ed entusiasmo. Ora possiamo offrire ai nostri tesserati, adulti e giovani, maschi e femmine, uno spazio organizzato, pulito, funzionale. Non a caso oltre a Lorenzo Parma ci sono altri agonisti che si stanno distinguendo. Erik Pardo nella categoria 107 kg è salito al diciottesimo posto nel ranking nazionale, Omar Cogorno è all’undicesimo posto nazionale nella distensione su panca per la categoria 88 kg under 20, e Daniele Fontanarossa al tredicesimo nazionale nella categoria 107 kg della stessa specialità”.
La Pesistica Chiavari fila dritta verso l’arcobaleno? “Meglio non esagerare con l’ottimismo. Non abbiamo sempre gli occhi fissi sul bilanciere. Siamo consci che ci sono tanti ostacoli in questo periodo che è di parziale ripresa dopo due anni tremendi. Ci conforta che noi della Pesistica siamo rimasti uniti. Siamo un gruppo di 14-15 persone che svolgono il ruolo di dirigenti e di tecnici con assoluta dedizione. Ci teniamo in piedi grazie all’opera prestata in maniera gratuita, sostenuti da una passione invincibile per il nostro sport. Contiamo, adesso che le cose vanno stabilizzandosi, di allargare il gruppo di agonisti. Abbiamo molti frequentatori, amatori e master, speriamo di portare altri giovani a provare e chissà ad appassionarsi”. Lorenzo Parma non dovrà essere una stella che brilla solitaria in un cielo oscuro. Cogorno e gli altri della Pesistica Chiavari ne sono convinti: per spingere in alto il vertice serve una base solida e larga.