di ALESSANDRA FONTANA
Il Consorzio Ospitalità Diffusa Valli del Parco dell’Aveto ha cambiato passo e punta sempre più in alto. Il gruppo comprende gli operatori di tre valli, cinque Comuni dell’entroterra che sognano un futuro più roseo e si impegnano per realizzarlo. Come? Unendosi per creare progetti, ottenere fondi, rilanciare il proprio territorio.
Gli anni appena trascorsi non sono stati facili per nessuno, ma lo spirito del Consorzio, e di chi ne fa parte, è battagliero. Lo racconta il presidente Gianluigi Puiè che dal 2021 ad oggi tiene le redini di Ospitalità Diffusa, genovese di origine ma valligiano di adozione: “Ci siamo dati delle linee di guida e dalla fine del 2022 abbiamo dato concretezza queste idee”. Sì perché dopo la ristrutturazione interna, che si è conclusa con l’assunzione a tempo indeterminato di una storica collaboratrice, il Consorzio ha deciso di gettare le basi per una nuova era.
“I nostri obiettivi rimangono tre. Favorire l’incremento di turisti sul territorio, valorizzando e preservando le peculiarità del territorio stesso. Promuovere quindi il turismo esperienziale slow, sostenibile per favorire il rilancio del territorio dal punto di vista socioeconomico. E sostenere e mettere in rete gli operatori locali…”, e ancora appoggiare e sostenere la nascita di nuove attività locali: “Creare valore e lavoro sul territorio”.
Questi tre obiettivi, per Puiè, si concretizzano con due tipi di strategia: una di breve e una di lungo periodo. La prima è quella che sostanzialmente il Consorzio segue ormai da anni: “Proseguire sostegno e promozione dei soci organizzando eventi, raccontando bellezza, cultura e storia delle valli del Parco dell’Aveto”. La seconda invece segna uno spartiacque tra il prima e il dopo: “Il Consorzio si vorrebbe porre come interlocutore primario per le valli per il punto di vista turistico”, ovviamente con il benestare dei cinque Comuni: Mezzanego, Borzonasca, Ne, Rezzoaglio e Santo Stefano d’Aveto. Ed è in questo senso che il Consorzio sta lavorando: “Stiamo facendo un censimento di tutti gli operatori che ci sono sul territorio, partendo dai nostri soci. Questa attività serve per analizzare cosa fanno e organizzare la sua attività in modo che sia commercializzabile a terzi ovvero altri consorzi, tour operator e via dicendo”.
Un lavoro invisibile ma che continua inesorabile e che avrà come punto di arrivo un educational sul territorio, itinerante per le tre valli. Un appuntamento aperto a tutti gli operatori e la prima parte sarà online. Sono cinque le aree tematiche e comprendono davvero tutte le attività del territorio: Natura e benessere, Ricettività ed enogastronomia, Sport e sentieri, Arte, storia e cultura e infine Famiglie. In questo modo il Consorzio non lavorerà sulle attività ma sulle macroaree. Un obiettivo ambizioso ma non impossibile: “Al momento siamo ancora alla fase di screening ma in parallelo stiamo sviluppando una serie di relazioni con interlocutori importanti: Portofino Coast, abbiamo rinnovato il nostro impegno con Vie, un progetto che coinvolge Liguria e Piemonte, ci stiamo interfacciando con Quality Made e l’ingresso di Liguria Together”.
La prima uscita ufficiale sarà la partecipazione alla prossima edizione della Bit, la Borsa Internazionale del Turismo in programma a Milano. Insieme a Liguria Together, che sarà presente nello stand di Regione Liguria e ne curerà il catering, realizzato anche con prodotti dell’entroterra, ci sarà l’occasione di incontrare gli espositori del settore, costruire relazioni e promuovere il brand ‘Valli del Parco dell’Aveto’.
Questi sono soltanto primi passi, l’idea è quella di interfacciarsi con la Regione in maniera diretta per veicolare soluzioni, presentare progetti e magari ricevere fondi per portare avanti l’attività di promozione del territorio.
Intanto è già in essere una partnership con l’Accademia del turismo che sta facendo un corso per guide ambientali: “Noi abbiamo messo a disposizione 500 euro di borsa di studio per uno dei corsisti, ora collaboreremo facendo fare qualche uscita con Andrea Percivale, guida Meraviglie d’Aveto, sul territorio proprio per farlo conoscere”. E ancora mettere a sistema le collaborazioni già in atto e creare magari eventi collegati alle mostre permanenti di Borzonasca o al Museo del Bosco del Lago delle Lame impiegando guide e operatori della zona. Ma non finisce qui, il Consorzio è pronto a realizzare un vero e proprio cambiamento sia dal punto di vista del brand sia da quello comunicativo: “Stiamo lavorando a un nuovo logo e a un nome più rappresentativo. Faremo anche un nuovo sito e comunicheremo non soltanto gli eventi, ma raccontando tutto quello che stiamo facendo in modo che le persone vengano coinvolte e possano dare una mano”. La rivoluzione è appena cominciata. Il 15 marzo alle 16, nella sede del Parco a Borzonasca, si svolgerà una riunione tra il consorzio, i cinque Comuni e il Parco, sarà l’occasione per raccontare i progetti e condividere l’impegno per la valorizzazione dell’entroterra.