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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

Ottanta repliche, un successo nazionale e non solo: così i ‘Maneggi’ di Govi prodotti dal Teatro di Camogli hanno spopolato

Il protagonista Tullio Solenghi: “Già sessant’anni fa Govi aveva sdoganato il genovese, e ancora oggi anche gli amici di Palermo mi chiedono quando lo porterò da loro”
Tullio Solenghi è protagonista dei 'Maneggi per maritare una figlia' insieme ad Elisabetta Pozzi
Tullio Solenghi è protagonista dei 'Maneggi per maritare una figlia' insieme ad Elisabetta Pozzi
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(r.p.l.) Il genio di Gilberto Govi sembra non perdere mai il suo fascino: la tournée teatrale dei ‘Maneggi per maritare una figlia’, per la regia di Tullio Solenghi e interpretato insieme a Elisabetta Pozzi, prosegue con vari appuntamenti in Italia, e lo fa collezionando numeri da record: in due anni sono andate e andranno in scena ottanta rappresentazioni, con quasi il cento per cento di sold out ottenuti. Soltanto a Camogli, dove lo spettacolo ha preso vita nel Teatro Sociale, ci sono state ben dodici repliche, sempre collezionando il tutto esaurito. 

Una grande soddisfazione, quella che ieri mattina, nella Sala della Trasparenza della Regione Liguria è stata condivisa dai protagonisti di questo successo, dallo stesso Solenghi al direttore artistico del Teatro Sociale di Camogli Giuseppe Acquaviva, dal sindaco del comune rivierasco Giovanni Anelli e dalla coordinatrice delle politiche culturali Jessica Nicolini. I successi dei ‘Maneggi’ sono stato celebrati in un momento particolarmente speciale: il 27 marzo ricorre infatti la Giornata mondiale del Teatro, e proprio ieri è stato annunciato che, oltre al Carlo Felice, anche il Sociale di Camogli diventerà Monumento Nazionale.  

Savona, Roma, Brescia, ancora Genova e Milano saranno le prossime città a ospitare ‘I maneggi per maritare una figlia’, che danno ancora una volta la possibilità a Tullio Solenghi, che interpreta il ruolo di Steva, di portare avanti il suo vecchio sogno, quello di trasformare il proprio volto nella maschera-Govi. 

“Questo spettacolo è un rito collettivo, fa ormai parte del nostro DNA e della nostra cultura di liguri – commenta l’attore – Govi funziona ben oltre i confini regionali e italiani, perché anche in Svizzera hanno riso di gusto per le vicende di Steva e della Giggia. Già sessant’anni fa aveva sdoganato il genovese, e ancora oggi anche gli amici di Palermo mi chiedono quando porterò Govi da loro”. 

Un altro sogno del protagonista e regista della commedia sarebbe quello di arrivare a portare lo spettacolo a Buenos Aires: “Anche Govi lo faceva: allora ci volevano venti giorni di nave, oggi con dodici ore di volo si arriva quindi la distanza sembra minore, però portare lì, dove la comunità genovese e ligure è quella più folta, sarebbe una bella soddisfazione”. E dopo i ‘Maneggi’, la compagnia è già al lavoro per mettere in scena ‘Pignasecca e Pignaverde’, altro capolavoro del repertorio di Gilberto Govi, sempre prodotto dal Teatro Sociale di Camogli, con la collaborazione del Teatro Nazionale di Genova.  

Giuseppe Acquaviva e il sindaco Anelli sono entrambi entusiasti del successo ottenuto, oltre a esprimere la loro soddisfazione per l’annunciato riconoscimento a Museo Nazionale del ‘loro’ Teatro: “Come la Sagra del pesce, la Festa del cane, il Festival della comunicazione, anche il teatro è diventato un punto di riferimento di Camogli – spiegano – Stiamo lavorando per essere un teatro di riferimento, questa produzione ha collezionato numeri incredibili ed è un grande orgoglio portare in giro per l’Italia un pezzo del nostro comune”.

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