di DANILO SANGUINETI
C’è una sottile ironia nel fatto che i primi a uscire dalla riserva nella quale gli sport di squadra, soprattutto di contatto e che si svolgono al chiuso, erano stati condannati per due interminabili stagioni dall’imperversare del Covid-19 siano stati gli Orsi del Tigullio che hanno organizzato sabato 12 e domenica 13 febbraio un raduno-seminario di arti marziali di primaria importanza: per ampiezza e qualità degli interventi la riunione non ha paragoni nell’intero Nord Italia; rappresenta la ripartenza dopo mesi di ‘letargo’ indotto dall’infuriare della pandemia, dalle restrizioni per ragioni di sicurezza sanitaria con annesse sofferenze finanziarie per ogni club piccolo e grande che pratichi il puro dilettantismo.
Stefania Nencetti, la padrona di casa in quanto ‘primo motore’ del club che ha sede in via Sambuceti 16 a Chiavari (dietro l’ex Cinema Odeon) e che insegna diversi tipi di arti marziali, è entusiasta per il successo pieno e senza ombre dell’evento.
“Ci volevano proprio queste giornate! Importanti per mettere in comune le proprie esperienze e per verificare le proprie competenze, ma anche, e direi soprattutto, per un vero contatto, il lavoro fianco a fianco sulla pedana e sul tatami. Di videoconferenze e di verifiche ‘in differita’, attraverso gli schermi di un pc o di un tablet, non se ne poteva davvero più”.
La sede della due giorni è stata la palestra di Casa Marchesani. Il primo raduno ‘Interstile Arti Marziali Giapponesi’ organizzato dall’Endas Acsi sotto il patrocinio della Fijlkam. I docenti a capo del seminario di altissimo livello erano due rinomate ‘guide’. Docenti nazionali di indiscussa maestria e con un cursus honorum da paura: Giuseppe Piazza e Alessandro Giorgi.
Anche il breve racconto dei loro titoli fatto da Stefania Nencetti è sufficiente. “Giuseppe Piazza è un maestro di Judo, cintura nera settimo dan, ed è Ctn della Acsi Judo. Ex agonista, è stato più volte campione italiano, tra il 1977 e 1978. Una vita dedicata a trasmettere il patrimonio non solo tecnico ma anche culturale dello judo. Ci ha illustrato il suo libro ‘Manuale del giovane Judoka’, una pietra miliare per chiunque voglia imparare questa arte marziale. È a capo dello staff tecnico del club Il Cerchio”.
Non da meno il collega. “Alessandro Giorgi, cintura nera sesto dan, è uno judoka eccellente, ottimo insegnante, studioso attento, ricercatore, elegante e profondo conoscitore dello judo. Lavora come maestro al Bu Sen Lerici”.
Ad apprendere, più di cento studenti venuti da ogni parte del Nord Italia che nella due giorni sui tatami di Casa Marchesani hanno prima ascoltato e poi messo in pratica quanto appreso sui tatami della palestra. “È stata importante la collaborazione delle società che operano sotto l’egida di Endas Regione Liguria. Anche noi dello Judo Team Orsi del Tigullio ne facciamo parte”.
Il club chiavarese si sta dimostrando vitale e determinato nel voler crescere a dispetto di ogni contrattempo. “Lo staff tecnico del settore judo è capitanato oltre che dalla sottoscritta da Simona Grigatti e Luca Sciutto. E tutti noi non possiamo non ringraziare il nostro presidente Sergio Pezzi che ci ha sostenuto in questi difficili frangenti e che ha voluto che questo evento andasse in porto. Abbiamo avuto i migliori auguri dai rappresentanti dell’amministrazione chiavarese David Cesaretti e Alberto Corticelli. Abbiamo una più concreta speranza che il seminario sia il trampolino di lancio per altri eventi”.
Le arti marziali hanno un’arma in più, la solidarietà tra i praticanti. “È vero, debbo rivolgere un grazie particolare ai maestri Natale Bo, Paolo Melani, Danilo Borella, Ivano Dagnino, Roberto Gonella. Stiamo crescendo tutti insieme nello spirito del ‘Jita-Kyōei’, che significa mutua prosperità per sé e gli altri”. Armonia e Amicizia. Le due mosse ‘segrete’ che stendono qualunque avversario, anche un mostro dalle cento teste come la pandemia.