Abbattete i muri! Quello che negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta era quasi un dovere, comunque qualcosa da auspicare, di questi tempi è tornato a essere rivoluzionario. Un Open Day di un pool di club con in testa il Centro Sportivo Benedetto Acquarone programmato per sabato 22 settembre: un momento di festa, un’ottima idea, uno scopo nobile e lungimirante.
Un giorno da intendere come un bulldozer sulle resistenze delle coscienze: perché nel Tigullio e dintorni non si può fare come a Genova dove le vetrine dedicate agli sportivi diversamente abili sono diverse e tutte molto seguite? Anche dalle nostre parti si può, anzi si deve, realizzare una coalizione di società. Unire le forze dei vari enti che si occupano di sport per disabili allo scopo di mostrare che cosa offre il panorama delle discipline pensate e organizzate per loro nel Levante.
Le parole di Andrea Molinari, presidente della Associazione Benedetto Acquarone affiliata all’ANSPI, sostenute dall’autorevolezza di un dirigente con esperienza decennale nel settore, chiariscono i concetti ispiratori dell’evento: “Ci siamo incontrati con Chiavari Nuoto, Chiavari Scherma, Lega Navale Italiana che da tempo hanno aperto una sezione dedicata ai disabili, l’Uci e la Bic (Basket in Carrozzina) di Genova – che ha tantissimi atleti del Levante – e abbiamo convenuto che era troppo prolungata e per certi versi inspiegabile la mancanza nel Levante di un Open Day dedicato non a chi già pratica sport ma a quei ragazzi e alle loro famiglie che vorrebbero avvicinarsi a qualche disciplina adatta alle loro particolari esigenze. I numeri di chi è portatori di handicap motorio o fisico nella Asl 4 sono pari se non superiori in percentuale a quelli che si hanno su Genova e il suo circondario. Eppure a Genova gli Open Day per le discipline paralimpiche sono una consuetudine. A Chiavari e nel Tigullio quello di sabato sarà una novità, mi auguro molto condivisa e bene accetta”.
Hanno aderito con entusiasmo il Villaggio del Ragazzo, la consulta e giornale per i diritti delle persone Handicappate, l’ufficio sport della Diocesi di Chiavari, TeleRadioPace, la FISH Liguria (Federazione italiana per il superamento dell’handicap), e l’Anffas Tigullio. “Aggiungete il patrocinio di Regione, Comune di Chiavari e l’Asl 4. Anche grazie a loro abbiamo potuto preparare un continuo spaziale e temporale di eventi”.
Alle ore 9, al Porto di Chiavari, ci sarà una dimostrazione e una prova pratica di vela e voga a cura della Lega Navale Italiana. Alle ore 11,15, nella piscina Ravera, un evento a cura della Chiavari Nuoto. Alle ore 12, al Centro Acquarone, un pranzo conviviale con tutti i partecipanti.
Alle ore 14, sempre all’Acquarone, dimostrazioni a rotazione di sport vari con possibilità di prova pratica: previste arrampicata indoor, basket, basket in carrozzina, bocce, calcio, danza, nuoto, scherma, spinning a cura delle associazioni sportive del territorio.
Alle ore 17 al Centro Acquarone conclusione con il concerto del Coro ‘Mani Bianche’. L’associazione Entella nel Cuore e l’Asd Entella hanno preparato uno stand che offrirà dolci agli intervenuti. E’ raccomandata la prenotazione del pranzo per i gruppi e le associazione che intendono partecipare. Sarà un successo, Molinari ne è convinto: “E’ importante essere riusciti a smuovere le acque. Un altro tasto sul quale intendiamo battere è che la giornata non dev’essere intesa come una festa a numero chiuso che non interessi o, peggio, tenga alla larga le persone senza handicap . Il titolo dell’evento è ‘Sport, ci sono anch’io’ che è un monito e allo stesso tempo una richiesta”.
Quando parliamo di atleti non normodotati lo facciano per allargare, per includere la definizione di atleta, non per eliminare dal progetto chi non ne fa parte. I muri sono belli solo quando reggono un tetto che copre, protegge, ripara; quelli divisori piacciono solo a presidenti americani che hanno problemi tricologi e non solo.
(d.s.)