di ALBERTO BRUZZONE
Fare da ponte tra passato e futuro non è e non dev’essere mai una semplice dichiarazione d’intenti, bensì un impegno ben preciso. E siccome alla Società Economica di Chiavari si è abituati a far le cose sempre sul serio, da duecentotrenta anni a questa parte, ecco che il ponte tra passato e futuro viene costruito e verrà mantenuto attraverso un’intensa opera di comunicazione e un dettagliato piano editoriale sui nuovi ‘media’, vale a dire sui social network.
Un po’ perché lo impongono questi tempi di emergenza sanitaria, nei quali quasi tutte le iniziative in presenza sono precluse, un po’ perché una trasformazione era prevista già da tempo, ecco che la storica istituzione di via Ravaschieri allarga la propria presenza su Facebook con una seconda pagina, oltre a quella già esistente, e ‘sbarca’ su Instagram con un paio di profili tutti nuovi.
È uno degli indirizzi fortemente voluti da tutto il Consiglio Direttivo, in particolare dal presidente Francesco Bruzzo e dal bibliotecario Enrico Rovegno, che si avvarranno in questo campo anche dei preziosi consigli della giornalista Paola Pastorelli, che da diverso tempo si occupa della comunicazione esterna e delle relazioni con la stampa per conto della Società Economica.
La pandemia ha imposto nuove strategie e nuovi canali: e non è stato semplice per un ente come l’Economica, che in tempi normali era capace di realizzare o di ospitare almeno duecento eventi all’anno, oltre alle mostre e alle altre iniziative collaterali.
Così, già a partire dal primo lockdown del marzo e aprile 2020, anche seguendo l’esempio di altre associazioni cittadine (tra cui Il Bandolo), la Società Economica, nell’intento di mantenere un filo diretto con i propri soci e con tutti i portatori d’interesse e nell’intento di non spegnere la voce della cultura, ha iniziato a produrre contenuti video e scritti e li ha trasmessi in rete.
Molto apprezzati, ad esempio, sono i ‘Dieci Minuti di Storia’, che si tengono con regolarità e che sono curati da Sergio Gabrovec. Quindi, siccome il livello della proposta era buono e l’audience riscontrata lo era altrettanto, si è messo a punto nelle scorse settimane un piano più strutturato, che adesso verrà portato avanti sino a quando non terminerà l’emergenza sanitaria e, molto probabilmente, rimarrà anche in prospettiva futura.
“Si avvicina – osserva il presidente, Francesco Bruzzo – l’anniversario della sua fondazione e la Società Economica si conferma un’istituzione al passo con i tempi. Il 15 aprile spegnerà le sue prime duecentotrenta candeline e per festeggiare il ragguardevole traguardo ha pensato di farsi, e di fare alla propria utenza, un regalo speciale: la creazione di nuovi canali di comunicazione online”.
Secondo Bruzzo, “la pandemia e il lockdown avevano già accelerato il processo, inducendo la creazione di contenuti culturali sulla pagina Facebook, al fine di offrire appuntamenti di qualità durante i difficili giorni di chiusura totale, attività che si sono poi rivelate molto apprezzate da un pubblico in continua crescita. Purtroppo, le iniziative in presenza continuano a subire le restrizioni imposte dalla pandemia e così l’offerta in rete raddoppia e si struttura”.
Nel complesso, il piano editoriale messo a punto dall’Economica prevede, per così dire, due binari paralleli e complementari su Facebook e su Instagram: uno dedicato alla Società Economica, tout court, dove verranno pubblicate informazioni, curiosità e notizie relative all’attività dell’istituzione, al suo patrimonio e alle sue iniziative; e un altro interamente dedicato alla Biblioteca e alle sue attività. Sarà un’offerta variegata e approfondita, che si va ad aggiungere al canale YouTube e al sito ufficiale.
Mentre le pagine dedicate alla Società Economica proporranno contenuti diversificati, le pagine della Biblioteca proporranno una pianificazione più precisa, seguendo uno schema che è stato messo a punto dal bibliotecario Enrico Rovegno.
Ogni giorno feriale della settimana ci sarà una proposta differente: il lunedì sarà dedicato alle ‘Novità in biblioteca’; il martedì sarà lo spazio per ‘L’angolo della poesia’; il mercoledì tornerà, per adesso necessariamente in modalità social, ‘Il club degli inguaribili lettori’, amatissimo gruppo di lettura partito lo scorso anno e interrotto dalla pandemia; il giovedì sarà la volta delle amatissime ‘Letture del bibliotecario’, che quest’anno saranno dedicate ai Classici del Novecento (con cadenza probabilmente bisettimanale); a chiudere, il venerdì spazio a ‘Le perle della Biblioteca’, con brevi video promozionali per conoscere lo straordinario patrimonio di questa storica raccolta di libri.
Enrico Rovegno racconta: “Questa ‘svolta social’ riguarda per gran parte anche la Biblioteca. Ho accolto con piacere la proposta di realizzare delle pagine Facebook e Instagram solo per l’attività della Biblioteca, anche perché facciamo veramente moltissime iniziative. E poi è un altro modo per segnalare ai chiavaresi che ci siamo e che questi luoghi non sono soltanto dei magazzini dove i libri stanno a prendere polvere, ma sono al contrario dei luoghi vivi e utilissimi all’intera comunità”.
Tra le future iniziative, ecco quella delle ‘Novità in biblioteca’: “Lo scorso anno abbiamo acquistato parecchi libri, anche grazie ai contributi giunti dal Ministero e dal Comune di Chiavari. Così sono riuscito, ad esempio, a creare una sezione appositamente dedicata ai grandi poeti del Novecento, e sono riuscito pure a completare tutta l’opera di Georges Simenon. Grazie alla nuova sezione dei poeti, ecco che potrà partire l’iniziativa ‘L’angolo della poesia’. Confermati invece ‘Il club degli inguaribili lettori’ e le ‘Letture del bibliotecario’. Qui partiamo con Flannery O’Connor. Da non perdere, infine, ‘Le perle della Biblioteca’”.
Perché questo immenso e anche prezioso patrimonio librario della Società Economica (quasi centomila volumi, di cui una sezione molto antica), oltre a essere conservato, va intensamente pure promosso, perché deve continuare a rappresentare un orgoglio per tutta la città, oltre che un fondamentale servizio. Anche i social, da oggi in poi, faranno la loro onesta parte.