di ALBERTO BRUZZONE
È stato un anno buono. Buono e sicuramente molto fruttuoso. Lunedì scorso, a Chiavari, si è chiuso il primo dei tre cicli previsti per ‘Nowtilus – Sea Innovation Hub’, ovvero il primo percorso in Liguria dedicato al sostegno dell’innovazione e delle tecnologie legate all’economia del mare.
La call, partita lo scorso marzo, ha prodotto importanti risultati, che sono stati illustrati dai vari soggetti coinvolti in questa iniziativa di formazione: Crédit Agricole Italia, Fondazione Carispezia, Wylab e Le Village by Crédit Agricole Milano.
A Wylab l’ultimo appuntamento del 2021 è stato il cosiddetto ‘Club dei Partner Day’: i promotori delle idee imprenditoriali selezionate hanno potuto incontrare i vari partner del progetto, esporre le proprie prospettive e provare ad avviare contatti per eventuali sinergie commerciali, avvio di progetti pilota o, chissà, una possibile acquisizione.
‘Nowtilus – Sea Innovation Hub’, che è nato all’interno del Comitato Territoriale Liguria, l’organismo voluto e promosso da Crédit Agricole Italia per supportare la crescita del territorio rafforzando l’interazione con i principali stakeholder, ha come intento, sin dalla sua nascita, di realizzare un ‘incubatore temporaneo’ che rappresenti il primo vivaio dell’innovazione, in grado di scoprire e formare i futuri talenti e di lanciare le idee più promettenti in Liguria, a tutti gli effetti un perfetto laboratorio naturale di sperimentazione per l’economia del mare.
Questo è stato ampiamente dimostrato dai numeri, visto che cinque idee sono state inserite nel percorso d’incubazione, ma ce ne sono state altre undici che, essendo valutate in fase più avanzata, hanno comunque suscitato l’interesse sia da parte della giuria che dei vari soggetti coinvolti.
Partner istituzionali di ‘Nowtilus – Sea Innovation Hub’ sono infatti Regione Liguria, Comune della Spezia, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Confindustria Liguria e Confindustria La Spezia; con il contributo del progetto strategico MA.R.E – azione pilota, la rete per il lavoro del Comune della Spezia. Gli abilitatori sono: DIH – Digital Innovation Hub Liguria, Ernest Young, Gesta, Leyton, Polo Universitario Guglielmo Marconi, Università degli Studi di Genova e Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Il Club dei Partner, infine, è formato da Euroguarco, San Lorenzo, Costa Crociere Foundation, Duferco, Laghezza Customs & Logistics, Canarbino, Tarros Group e Rina, che hanno avuto un importante ruolo nell’arco dell’intero percorso, indirizzando la call attraverso l’indicazione delle sfide di business più rilevanti, entrando in gioco nella fase di scouting e selezione dei progetti, partecipando con i propri mentor ed esperti al programma di incubazione, attivando progetti pilota con i team che hanno superato l’intenso business training previsto dal programma.
Il bilancio parla di settantacinque progetti ricevuti dalla call for ideas, grazie al coinvolgimento di quaranta realtà tra istituzioni, enti, associazioni di categoria e incubatori: 23% nella cantieristica, 15% nella logistica e shipping, 32% nella sostenibilità ed energie rinnovabili, 30% nel turismo. Il 68% dei progetti è arrivato dalla Liguria (Genova 35, La Spezia 14, Savona 2), il 29% dalle altre regioni italiane, il 3% dall’estero.
Durante la call for ideas è stato svolto un roadshow presso cinque dipartimenti universitari e nove corsi di laurea della Liguria, grazie al supporto di Promostudi La Spezia e dell’Università degli Studi di Genova, che ha coinvolto più di centocinquanta studenti. È stata organizzata una conferenza stampa presso il Genova Blue District ed è stato svolto uno scouting attivo da parte di Wylab.
Antonio Gozzi, fondatore dell’incubatore chiavarese, nonché editore di ‘Piazza Levante’, osserva: “Anzitutto, voglio ringraziare Crédit Agricole e Fondazione Carispezia per aver concepito insieme a noi questo importante progetto, quindi grazie anche a Regione Liguria, a Comune della Spezia e a tutti gli altri partner per aver dato il loro contributo. Noi chiavaresi siamo orgogliosi della nostra grande tradizione legata all’innovazione, che parte dai primi dell’Ottocento grazie ai francesi. Nel 1791, inoltre, la Società Economica di Chiavari, fondata dal marchese Stefano Rivarola, ha lanciato fondamentali iniziative nel campo della formazione, rappresentando un filo rosso che è arrivato sino a oggi. Noi come Wylab siamo arrivati nel 2016 e in cinque anni abbiamo esaminato più di 500 startup, incubandone 90, ne abbiamo finanziato 20, abbiamo raccolto 12 milioni di euro e abbiamo fatto open innovation grazie a contest come Chiavari Crea Impresa, Tigullio Crea Impresa, Liguria Crea Impresa e anche Nowtilus. Abbiamo cercato di agire sempre pensando all’innovazione e con enorme orgoglio siamo qui a testimoniarlo”.
Per quanto riguarda ‘Nowtilus – Sea Innovation Hub’, sono stati tredici in tutto i progetti selezionati, di cui cinque inseriti nel programma di incubazione. Questi ultimi, hanno ottenuto dodici settimane di percorso di formazione, ottanta ore di business training, quindici ore di mentorship, dieci ore di testimonianza imprenditoriale. Da non dimenticare, poi, lo ‘Star Program’, ovvero quel gruppo di startup in fase più avanzata, selezionate proprio per le possibili affinità con il Club dei Partner: ne sono state selezionate undici, che hanno ricevuto ventidue ore di business training.
Secondo Olivier Guilhamon, vice direttore generale di Crédit Agricole Italia, “‘Nowtilus’ ci ha permesso di accompagnare queste giovani e promettenti start up attraverso mesi di lavorazione e pianificazione, fino ad arrivare alla costruzione di idee imprenditoriali innovative e di qualità”, mentre Andrea Corradino, presidente della Fondazione Carispezia, aggiunge: “‘Nowtilus’ è la dimostrazione di una collaborazione importante sul territorio tra soggetti diversi. Iniziato in un momento difficile con obiettivi ambiziosi che si sono concretizzati già nel corso del primo anno sotto la guida esperta di Wylab, ha confermato le potenzialità del nostro territorio e la necessità di iniziative come queste capaci di sostenere i giovani imprenditori, su cui la Fondazione continuerà a investire anche in futuro”. E Gabriella Scapicchio, sindaco di Le Village by Crédit Agricole Milano, conclude: “È un progetto importante che ha visto diverse realtà unite nello scopo di dare visibilità a un tema come quello dell’economia del mare, con la formazione di giovani aziende che rappresentano il futuro di questo settore”. Eccole una per una.
LE STARTUP DEL PROGRAMMA DI INCUBAZIONE
BeInn: Sviluppo di un prototipo per la pulizia delle acque dagli idrocarburi, in particolare i porti e le città costiere.
H2elm: Fabbricazione di un sistema di propulsione innovativo, basato su una cella a combustibile ad ossidi solidi di nuova generazione concepita per il settore navale, alimentato da combustibili alternativi al diesel marino, in grado di azzerare l’emissione di gas inquinanti in atmosfera, adatto a diversi tipi di imbarcazione e integrabile con altre tecnologie rinnovabili.
Immersea Liguria: Sviluppo e produzione di contenuti digitali e prodotti innovativi per una fruizione immersiva a 360° dell’ambiente e dei fondali marini.
SmartElectricYacht: Produzione e vendita di imbarcazioni a basso impatto ambientale, adatte a qualsiasi utilizzo, dalla massima efficienza, caratterizzate da una carena idrodinamica, propulsione elettriche e manutenzione semi automatica.
LE STARTUP DELLO STAR PROGRAM
BTR Simulator: Progettazione e realizzazione di simulatori e sistemi di visualizzazione dedicati all’ottimizzazione delle operation, sicurezza e training, adatti per i settori siderurgico, portuale, Oil & Gas, aereoportuale e la manutenzione delle infrastrutture.
Celesta: Sviluppo di soluzioni IoT innovative, personalizzate e sostenibili, in grado di rivoluzionare la gestione logistica, il monitoraggio ambientale, la sicurezza sul lavoro e la gestione energetica di case e impianti industriali.
Coverplast: Produzione di vernici speciali e prodotti per la detergenza e trattamenti con nanotecnologie applicate, con applicazioni in molti settori tra cui l’automotive, il textile, il real estate, la nautica e le energie alternative.
Ecomate: Sviluppo di una ESG (Environmental, Social and Governance) cloud suite basata su algoritmi che include tutti i prodotti indispensabili per integrare la sostenibilità in qualsiasi azienda, e che guida l’utente con un linguaggio semplice, risposte in tempo reale ed un costo competitivo.
Mypass: Sviluppo di servizi basati su algoritmi di intelligenza artificiale per la facilitazione e ottimizzazione di esperienze turistiche, mediante l’eliminazione di code alle biglietterie fisiche, l’integrazione di servizi e l’efficienza dei processi. Sviluppo di una piattaforma di integrazione dei servizi presenti sul territorio, dalle attrazioni ai trasporti e ai parcheggi.
Navimeteo: Servizio di informazioni e monitoraggio meteo operativo 24/7 con copertura globale a supporto dell’industria marittima, rivolto alla sicurezza delle navi da crociera, degli yacht, delle operazioni nei porti e nei lavori marittimi costieri.
Ogyre: Piattaforma globale per la raccolta e il recupero della plastica dal mare realizzata attraverso un network di pescatori affiliati, con la missione di promuovere nuovi modelli di consumo e di business tra uomo e ambiente, grazie al cosiddetto “fishing for litter”. Realizzazione e vendita di prodotti “plastic-positive”, il cui ricavato sostiene il finanziamento dei pescherecci.
Sanitrade: Sistemi e applicazioni su misura per la raccolta e il trattamento delle acque reflue e dei rifiuti industriali e alimentari per l’industria nautica e civile.
SmartLoc: Smart Contract: contratto virtuale notarizzato e certificato con una soluzione basata su blockchain. Supply Chain Visibility: servizio di data analytics che integra le informazioni ricevute dai dispositivi IoT con altre fonti provenienti da porti, navi, camion, aerei e simili. Automated Payment Solution: servizio di controllo e gestione dei pagamenti.