di ROSA CAPPATO
Favorire la promozione e la conoscenza della Città di Recco, garantire la libertà di pensiero e il diritto di accesso all’informazione. Questo l’obiettivo per cui il Comune si doterà di una radio propria. La proposta in giunta è arrivata da parte del sindaco Carlo Gandolfo, approvata all’unanimità nei giorni scorsi. Tutti contenti, ma a qualcuno sorge un dubbio. Soprattutto le opposizioni hanno qualcosa da dire in merito.
Nella delibera si legge che è nelle intenzioni dell’amministrazione comunale favorire la promozione e la conoscenza della città e garantire la libertà di pensiero e il diritto di accesso all’informazione. Si sottolinea anche che appare molto utile uno strumento come un canale di informazione o filodiffusione diretto con tutti i cittadini, in caso di eventi, comunicazioni e gestione delle emergenze. Si pensa anche alla salvaguardia dei valori delle tradizioni e della cultura locale oltre a diffondere interesse e attenzione verso Recco.
L’iniziativa è stata proposta al Comune dall’azienda specializzata ‘MediaDressing’ srl. L’offerta presentata si chiama ‘Progetto Infinity Recco’, volto alla promozione del territorio e al sostentamento di iniziative che mirano alla ricaduta turistica sul territorio, la crescita culturale, sociale e lo sviluppo economico. La spesa è di soli 5000 mila euro.
“Avere una propria radio significa instaurare un rapporto intimo e di fiducia con l’ascoltatore – si legge nel progetto – per farlo sentire immediatamente partecipe di un evento unico ed esclusivo, col vantaggio di incrementare il tempo di permanenza all’ascolto”. Il servizio si dice concettualmente e tecnicamente diverso da quelli di Streaming con Mood e Playlist preconfezionati: “Nessun algoritmo al mondo potrà mai sostituire la sensibilità e la passione dei nostri speaker, – si promuove l’azienda – conduttori, programmatori musicali e DJ”.
La radio personalizzata predispone un progetto ad hoc, costruito partendo dalle specifiche esigenze di ciascun cliente, integrato con le rispettive strategie di marketing e comunicazione. Le caratteristiche fondamentali sono: l’individuazione del format musicale appropriato ai valori del Brand Recco; la realizzazione del Music Design più efficace; la presenza di almeno 2 speaker nazionali alla conduzione delle fasce di ascolto più importanti. Si crea anche un archivio musicale (minimo 500 canzoni) dedicato al progetto e si realizza infine un palinsesto musicale e di contenuti come jingle, spot, interventi, rubriche a tema, notiziari, ecc. La registrazione dei contenuti verrà effettuata da speaker interni e saranno presenti solo voci nazionali. Garantito anche l’aggiornamento costante, in tempo reale, del palinsesto musicale e degli altri contenuti. Potranno poi essere ideate di campagne di prodotto mirate, programmate anche a distanza di un anno.
Per Sergio Siri, capogruppo all’opposizione ‘Immagina Recco’, l’idea della radio istituzionale è vista come un nuovo strumento, che tuttavia potrebbe avere una duplice funzione: comunicare e spiegare alla popolazione ciò che accade, ma anche rischiare di fare promozione alla maggioranza. Alla luce delle ultime giornate dell’allerta arancione, tuttavia c’è una riflessione positiva riguardo una reale utilità di questo strumento, per avvertire o segnalare criticità in atto e anche quelle risolte. “Una radio attiva ventiquattr’ore su 24 però – afferma Siri – potrebbe risultare molto impegnativa, al di là della musica che comunque da contratto non sembra così tanta”.
C’è dunque un invito all’equilibrio: “E questo rappresenterà la cartina di tornasole per l’efficacia del progetto. La cifra a bilancio non è eccessiva poiché il canale si autofinanzia con i messaggi pubblicitari. Personalmente non fa per me, ma può comunque risultare utile”. Il collega di gruppo Marcello Napoli trova ‘Radio Infinity Recco’ interessante, “sempre che non diventi il megafono della maggioranza, a pochi mesi dalle elezioni. La trovo comoda per l’istituzione, perché dà comunicazioni e promuove il territorio sotto l’aspetto turistico. Vedremo come sarà impiegata”.
Per il consigliere comunale Gian Luca Buccilli questo strumento dal costo molto limitato sembra promuovere il brand Recco, “siamo famosi per diverse eccellenze, è giusto divulgarle. Questo metodo innovativo sembra promettente”. La consigliera Ivana Romano, invece, a nome del suo gruppo ‘Onda. Noi cambiamo Recco’dichiara che si ritiene che l’iniziativa del sindaco Gandolfo non abbia alcuna motivazione prioritaria rispetto ad altre esigenze che, a parità di costo sarebbero decisamente più funzionali ed efficaci.
“Abbiamo proposto da anni di aderire a ‘Comunichiamo’ – riferisce per il gruppo – un servizio che permette al cittadino di segnalare necessità di interventi di manutenzione e di monitorarli creando un ordine utile anche per la gestione dei lavori da parte degli uffici preposti. La comunicazione è già ampiamente soddisfatta dai canali istituzionali web, social e dai quotidiani. Il canale inoltre dovrebbe sostenersi con gli inserzionisti interessati a pubblicizzare le attività del territorio e pertanto il progetto non sembrerebbe avere basi di lunga durata. Alcune realtà non è escluso che possano percepire doveroso il proprio coinvolgimento. Alla luce di queste riflessioni e la prossimità delle elezioni induce ad interpretare che questa scelta, votata all’unanimità della giunta, sia volta a sostenere la futura campagna elettorale dell’attuale amministrazione. Il problema ovviamente non è lo strumento ‘Radio’ bensì le finalità. Del tutto differente sarebbe un canale realizzato dai giovani, con un eventuale contributo del Comune, volto a rappresentare gusti, esigenze e stimolare un confronto su diverse tematiche”.
‘Radio Infinity Recco’ verrà diffusa attraverso il web (anche rete Intranet), tramite un flusso di streaming MP3 Stereo il quale permette l’accesso, in contemporanea, di un numero illimitato di ascoltatori e garantirà una buona qualità audio digitale, indipendentemente dalla velocità di connessione a disposizione. Per la diffusione sarà necessaria una connessione Adsl o Wireless, un Computer collegato a un impianto di amplificazione, lo smartphone, iPhone, o tablet con connessione Internet dati o Wi-Fi.