di ALBERTO BRUZZONE
Lo scorso 28 marzo, in pieno lockdown e in altrettanto piena emergenza sanitaria, il grande artista Luiso Sturla ha compiuto 90 anni. Il traguardo, assai importante, è stato tagliato, mentre la festa è stata rimandata.
Quello che non si è fermato è l’impegno messo in campo da alcuni suoi amici e da altrettanti collezionisti ed esperti, che, con il suo pieno ed entusiasta consenso, hanno voluto dare vita all’associazione culturale Archivio Luiso Sturla, una bellissima realtà nata proprio per il pittore chiavarese, e per promuoverne e valorizzarne la produzione artistica.
Per Luiso (ritratto qui sopra in un bellissimo scatto di Riccardo Penna), un nome noto in tutto il mondo ma da sempre legato alla sua terra, come ha saputo raccontare molto bene il nostro editore Antonio Gozzi in uno dei suoi scritti per ‘Piazza Levante’ (clicca qui), è stato decisamente il più bel regalo di compleanno: sapere che c’è un gruppo di persone disposte a dare una direzione ancor più nobile a tutta la sua produzione, a studiarla, a catalogarla, a divulgarla e a farne una pubblicazione.
Cinque sono i soci fondatori dell’Archivio Luiso Sturla: Rossella Soro, Enzo Baracchetti, Ivo Perotti, Ilaria Diveroli e Bernardo Lopez, mentre la curatela artistica è stata affidata a Ivo Iori, già docente ordinario presso l’Università di Parma, dopo un’intensa carriera accademica pure in altri Atenei italiani, tra cui il Politecnico di Milano.
L’associazione si sarebbe dovuta presentare proprio lo scorso 28 marzo. Appuntamento solo rimandato, però non si poteva più star fermi, e così la campagna di promozione è partita comunque, con un fitto tam tam via web e via mail. “È con grande emozione – scrivono i cinque fondatori – che desideriamo annunciare la costituzione dell’associazione culturale senza scopo di lucro Archivio Luiso Sturla. Ora che intravvediamo una ‘luce’, dopo la pandemia, abbiamo deciso di renderne pubblica la creazione e iniziare a promuoverne l’attività, per dare un segnale anche a Luiso di vicinanza e di ‘ripartenza’”.
L’Archivio Luiso Sturla “è un’iniziativa in cantiere da tempo, che finalmente diventa realtà ed è esplicitamente rivolta a tutti coloro che nel tempo hanno saputo apprezzare, con competenza e affetto, il valore dell’artista e le qualità dell’uomo, entrambi meritevoli di essere mantenuti all’attenzione della comunità culturale italiana e internazionale. È di questa comunità di persone, amici e collezionisti, che l’associazione ha bisogno per consolidarsi e perseguire i propri scopi. Un sostegno e una partecipazione i più ampi possibili, nelle forme e nei modi che insieme andremo a stabilire, a partire dall’impegno per la realizzazione di un’importante mostra antologica in programma a Genova, a Palazzo Ducale”.
Rossella Soro, architetto e specializzata nell’allestimento di mostre, ha lavorato sia per Luiso Sturla che per numerosi altri artisti, in tutta la sua carriera: “Per il momento, abbiamo raggiunto circa centoventi persone, ma il lavoro è ancora lungo, anche perché occorre recuperare tutti i collezionisti di Luiso e far loro sapere che esiste questa realtà. Lui ha apprezzato molto il nostro progetto e lo ha appoggiato sin dall’inizio”.
L’associazione ha lo scopo statutario “di promuovere e diffondere l’informazione più corretta e completa possibile sul lavoro e la figura di Luiso Sturla, sia in vista della catalogazione e conoscenza delle sue opere, con la necessaria attenzione storica e critico-culturale, sia relativamente alla valorizzazione del suo peculiare e importante contributo alla vicenda artistica del XX e XXI secolo, con particolare riferimento alla pittura informale. Intendiamo realizzare un catalogo generale delle opere di Luiso Sturla, che, con ampiezza di documentazione, rappresenterà uno strumento indispensabile per certificare natura, origine, contesto e collocazione dei lavori di Luiso”.
Inoltre, i fondatori intendono anche “promuovere varie altre iniziative che, ci auguriamo, definiremo anche con il prezioso contributo da parte degli associati”. Per questo, è stato deciso, anche in considerazione di questo particolare momento, di non stabilire una quota associativa fissa, bensì di prevedere la possibilità di entrare a far parte dell’associazione con una quota libera: questa potrà essere versata direttamente sul conto intestato all’associazione Archivio Luiso Sturla, il cui Iban è IT 32 A 03296 01601 00006 4421579.
“Al più presto – conclude Rossella Soro – speriamo di poter dare vita a un evento pubblico, nel quale ci potremo presentare ulteriormente. Intanto, andremo avanti con la promozione e con i nostri studi e le nostre ricerche”.
Chi desiderasse ulteriori informazioni, le può trovare contattando il numero 339 7228865. ‘Piazza Levante’ e Wylab, da sempre molto vicini a Luiso Sturla (alcune opere del maestro si trovano presso l’incubatore di via Gagliardo a Chiavari, che ha pure ospitato una mostra negli anni passati), si uniscono volentieri al progetto dell’archivio, una scelta preziosa e culturalmente elevata, per dare il giusto onore a una personalità di spicco nell’intero panorama dell’arte contemporanea, capace pur sempre di mantenere quella impostazione ‘glocal’ che piace tanto a noi.