Settimanale di attualità, economia e sport, Chiavari, Genova, Liguria

Glocal… no social
Settimanale di attualità, economia e sport

Settimanale di attualità, economia e sport

Giovedì, 25 maggio 2023 - Numero 271

Mosaico, il lato più umano delle malattie mentali

Condividi su

di ALBERTO BRUZZONE

Il disegno di Emanuele Luzzati, oltre a essere bellissimo, racconta tutto. E’ il genio del grande artista a spiegare, con il suo inimitabile tocco, quello che l’Associazione Mosaico di Chiavari fa da oltre trent’anni: occuparsi delle persone con problemi mentali.
Luzzati, nel suo lavoro di presentazione del Mosaico, che poi è diventato il logo ufficiale, rappresenta tre bambini, uno di fianco all’altro: il primo è sfumato, il secondo inizia ad avere i tratti più marcati, il terzo è calcato e con i contorni ben definiti.
Rappresenta il percorso di consapevolezza, di crescita, di miglioramento continuo che il Mosaico persegue con i propri ospiti, all’insegna della riabilitazione e della risocializzazione. Un’attività benemerita che va avanti sin dal 1985, sulle colline di Chiavari, in una zona bellissima e quasi incontaminata.

Siamo un po’ sopra alla chiesa millenaria di Ri Alto, con il suo bellissimo risseu sul piazzale. Da qui, si sale una decina di scalini e, attraverso un viottolo solamente pedonale, si arriva a quella che un tempo era la scuola elementare. “Poi i bambini sono scesi a Chiavari e l’edificio è rimasto vuoto – racconta Paolo Armiraglio, presidente dell’associazione – Il Comune, sin dagli anni Ottanta, ce lo ha concesso in comodato d’uso. Ne siamo molto contenti perché, oltre alle due belle aule, abbiamo pure un giardino dove possiamo svolgere le attività esterne”. La pace regna sovrana: gli unici rumori sono il vento che soffia tra i rami degli ulivi, ormai grondanti di frutti, e il cinguettio degli uccellini. E’ il posto ideale per avviare e portare avanti percorsi di riabilitazione mentale.
Armiraglio, che si è trasferito a Chiavari dopo aver lavorato una vita fuori regione, ha raccolto il testimone dagli storici fondatori: Mario Marini, Enrico Bacigalupo e Renata Levaggi. “Siamo nati da una costola del Villaggio del Ragazzo, su spinta decisiva della Caritas diocesana. Infatti don Nando Negri era molto legato a noi. Oggi stiamo in piedi grazie ai contributi volontari delle persone, alla solidarietà dei cittadini e alla generosità di molti artisti che, col tempo, sono diventati nostri grandi amici”.
Strutture come quella del Mosaico sono un fiore all’occhiello per tutto il Tigullio e non solo: “Dopo la riforma del 1978, ovvero la legge 180, che ha sancito il graduale superamento dei manicomi – ricorda Armiraglio – istituti come il nostro si sono resi necessari per svolgere le attività diurne. Siamo stati tra i primi, nel Levante genovese. Prendiamo unicamente pazienti che non necessitano di assistenza farmacologica e non forniamo servizio notturno. Siamo proprio un centro di socializzazione, una comunità, un luogo dov’è bello stare insieme e i ragazzi possono svolgere le loro attività, creare, sentirsi utili”.

I ‘ragazzi’ sono a lezione: stanno realizzando alcune marionette, in vista dello spettacolo teatrale che andranno a breve a mettere in scena e che diventerà, come tutti gli anni, un dvd. “Questa volta lavorano su ‘La Giara’ di Pirandello. Le insegnanti e alcune nostre collaboratrici hanno fatto insieme a loro le scenografie e i costumi. I ragazzi daranno la voce alle marionette. Un altro nostro socio riprenderà tutto con la telecamera. L’anno scorso abbiamo fatto il ‘Don Chisciotte’. L’anno prima, ‘L’Aulularia’ di Plauto. Come sempre, il dvd verrà presentato alla Società Economica di Chiavari durante le feste di Natale”. L’appuntamento è per sabato 5 gennaio. Tutto il ricavato andrà a sostenere le attività del Mosaico. Che sono molteplici, e tutte di livello.
“Ospitiamo a turno diciotto persone – dice Armiraglio – e siamo aperti dal lunedì al venerdì tutti i pomeriggi, dalle 14 alle 18. Anche in estate, a parte una piccolissima pausa che in genere i ragazzi vivono con grande tristezza, aspettando con ansia che il centro riapra. Le operatrici sono dodici, tutte professioniste, coordinate dalla dottoressa Di Pietro”.
Oltre al teatro, si realizzano delle incisioni in legno con un bellissimo torchio antico, sulla base dei disegni dei ragazzi, e si fanno percorsi di arteterapia. Difatti le pareti del Mosaico, dal corridoio d’ingresso alle due spaziose e luminose aule, alla segreteria e la saletta per gli incontri, sono tappezzate di quadri: molti sono realizzati dai pazienti, e su questi dominano i colori vivaci, la gioia, la serenità. Altri sono firmati dai tantissimi artisti che, nel corso degli anni, sono venuti in contatto col Mosaico, offrendo ciascuno il proprio contributo, anche per finanziare l’attività del centro.

Sembra un vero e proprio museo, tra lavori di Mario Rocca, Luigi Grande (che ha pure regalato il torchio e un pianoforte), Adriano De Laurentis, Didi Coppola, Luiso Sturla, Giovanni Job, Lele Luzzati, Raimondo Sirotti, Bettina Defilla, Roberto Martone, Alfredo Gioventù, Luigi Copello, Cristina Busi e tanti tanti altri. Le loro opere sono pure sulle copertine della rivista cartacea che il Mosaico ha pubblicato per anni.
“Ci sono sempre stati vicini – racconta il presidente – insieme al grande Ugo Carreca, noto pittore, artista e critico d’arte, che ha passato gli ultimi anni della sua vita proprio a recensire i lavori di arteterapia dei ragazzi del Mosaico”.
A lui è dedicato il Premio Biennale di Poesia, che quest’anno ha visto vincitore il milanese Rodolfo Vettorello. La manifestazione si svolge negli anni pari, mentre in quelli dispari la vetrina è riservata al Premio Biennale d’Arte Aurelio Galleppini, di cui uscirà il bando a giorni. “E’ stato il primo disegnatore di Tex, che creò insieme a Sergio Bonelli. Purtroppo un po’ dimenticato dalle nostre parti, per questo il premio porta il suo nome. La cerimonia finale è prevista il prossimo maggio”.

Tutti comunque, e non solo gli artisti, possono aiutare il Mosaico. L’Iban su cui devolvere un contributo è il seguente: IT92P0617531950000001320880. “E’ fondamentale – conclude Armiraglio – per portare avanti gli obiettivi dell’associazione: svolgere attività di formazione e sensibilizzazione sulla malattia mentale, attraverso la promozione di convegni, incontri e dibattiti; suscitare e preparare adeguatamente una realtà di volontariato consapevole, competente e continuativo; collaborare con gli enti pubblici e con i loro servizi sociali e sanitari, svolgendo anche un’azione di stimolo perché adempiano alle loro funzioni di competenza”.
Trentatré anni a fianco delle persone più fragili, per far riacquisire loro maggiori capacità relazionali, miglior autonomia e autostima, più adeguata manualità. “Sono emozioni giorno dopo giorno, perché abbiamo di fronte persone vere, genuine, senza nessuna maschera. La felicità che vediamo nei loro occhi diventa anche nostra”.

Uscendo, la lettera del pittore e scultore Mirko Gualezzi, datata 29 ottobre 1994 e appesa a una delle pareti, riassume il senso di tutto, meglio di ogni altra parola. L’artista dice ai ragazzi: “Difendete la Vostra emozione come si difende una creatura tenera. Questo vi renderà più forti che non paia. Difendere l’espressione è come difendere la dignità: non chinate il capo davanti a chi, magari, vi fa capire che non vale la pena: quello è meno di Voi. Ciascuno ha talenti: coltivate quelli che Vi trovate, non importa che sia pittura; ha da essere il meglio di Voi, perché chi vi ha fatto il prestito per trafficarli, ve ne chiederà conto, infine”.

Ultimi video

Cosa c'è sotto la Colmata di Chiavari: al Mignon prosegue la battaglia per il no al depuratore
Intanto, spunta un video che segnala le anomalie della condotta a mare di Lavagna. Gli ambientalisti: “Episodio gravissimo”. E scatta la denuncia
I consiglieri di minoranza della Commissione per la riapertura del tribunale si dimettono
L'accusa: "La maggioranza vuole prendere l’autostrada in contromano, noi non li seguiremo”, e rimettono il mandato al Presidente del Consiglio
Alluvione Emilia-Romagna, la colonna mobile della Protezione Civile ligure sul campo
Luciano Devoto, referente del gruppo Croce Verde Chiavari: “Di tutte la catastrofi sulle quali sono intervenuto, questa è la peggiore"
Domenica 28 e lunedì 29 maggio Sestri Levante sceglierà il nuovo sindaco al ballottaggio
Intervista a Marcello Massucco e Francesco Solinas. Si torna la voto con l’incognita astensionismo. Ecco le varie posizioni
Tribunale del Tigullio, Messuti bacchetta la commissione di scopo: "Perde tempo"
Sorpresi i commissari: "Eravamo tutti d’accordo, e in commissione ci sono anche i suoi. Ora tocca ricominciare"
Istituto Comprensivo G.B. Della Torre: il nuovo anno si apre all'insegna della protesta
Tre classi della primaria non avranno gli spazi necessari. Il Comune: “Non è una scelta economica”. E le famiglie scendono in piazza
Il Comitato No al depuratore in Colmata chiede incontro al Sindaco e audizione in Regione
Promossi anche due eventi informativi sugli aspetti che hanno portato la tortuosa vicenda sempre più al centro del dibattito cittadino
Falcone: "C'era una volta il Dipartimento degli Appennini con capoluogo Chiavari"
La conferenza dell’avvocato emerito chiude in bellezza il ciclo di incontri del 18° Corso di cultura genovese organizzato da "O Castello"
Nuovo calendario per le visite guidate al Museo del Risorgimento della Società Economica
Un percorso museale ricco di memorabilia: dipinti, scritti, oggetti particolari del capitolo risorgimentale nel chiavarese

Altri articoli

Non è mai colpa loro: l’ormai stanco copione dell’amministrazione comunale di Chiavari

Tutto è buono, per urlare al complotto, per difendersi e contrattaccare, per non chiedere mai scusa, per non dire mai “potevamo fare meglio”

Sestri Levante al voto: è sfida casa per casa tra Marcello Massucco e Francesco Solinas

I due aspiranti sindaco arrivano decisi al secondo turno delle urne (voto domenica 28 e lunedì 29 maggio). Massucco parte avanti di 547 voti