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Giovedì 4 settembre 2025 - Numero 390

Mezzanego, addio al mitico voltino. Verrà demolito per ragioni di sicurezza

“Gli interventi dureranno una quarantina di giorni – spiega il sindaco Danilo Repetto – ma la strada rimarrà aperta al traffico”
Il voltino di Mezzanego sarà presto demolito per ragioni di sicurezza
Il voltino di Mezzanego sarà presto demolito per ragioni di sicurezza
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di ALESSANDRA FONTANA

Mezzanego è pronta a dire addio al suo voltino. Uno dei simboli del paese presto non ci sarà più per ragioni di sicurezza. Il 13 luglio  dell’anno scorso, i Vigili del fuoco disposero la chiusura della strada (la provinciale 586) per il rischio crollo: chi da Mezzanego doveva andare a Borzonasca (e viceversa) doveva per forza passare o da Semovigo o percorrendo, nel caso la destinazione fosse Rezzoaglio Santo Stefano, il Passo della Scoglina. Da allora acqua sotto i ponti ne è passata e il voltino è stato messo temporaneamente in sicurezza garantendo così il transito alle auto anche se con una visibilità ridotta.

Proprio questa settimana Anas ha allestito il cantiere e cominciato i lavori per la demolizione della struttura: “Gli interventi dureranno una quarantina di giorni – spiega il sindaco Danilo Repetto – ma la strada rimarrà aperta al traffico”. Solamente durante la fase finale cambierà qualcosa: “Probabilmente durante gli ultimi due o tre giorni di lavori chiuderanno la strada ma in questa prima fase rimarrà aperta”, assicura Repetto. 

La scelta della demolizione nei mesi scorsi aveva suscitato qualche malumore tanto da lanciare una petizione online per salvare il voltino. Una petizione lanciata da Fabrizio Brignole, allora consigliere di minoranza:” Il transito sotto il Castello Rocca è datato dal Medioevo come la sua costruzione e quella del borgo che lo affianca. L’abbattimento ipotizzato priverebbe Mezzanego ed il territorio dell’elemento storico-architettonico più caratterizzante. È stato dimostrato che esistono semplici alternative che migliorano la sicurezza viaria lasciando inalterata la bellezza e la storia del luogo. La demolizione è pertanto inutile ed una perdita storica irrecuperabile. Opponiamoci tutti Insieme a questa ipotesi facendo sentire la nostra voce”. Sono state 156 le firme online raccolte e nonostante la presentazione di progetti alternativi non c’è stato nulla da fare: “Questa è l’unica soluzione percorribile – ribadisce Repetto –  senza deturpare nulla. Sparirà la strettoia ma rimarrà il palazzo. L’anno prossimo invece si procederà, se tutto va bene, con la demolizione dell’edificio a monte perché quella parte è stata svincolata”. Il classico voltino sparirà, ormai è una questione di poche settimane (tempo permettendo). Per procedere Anas ha dovuto trovare l’accordo con i proprietari degli immobili e ottenere appunto il via libera della Soprintendenza. 

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