di ALBERTO BRUZZONE
Si sapeva che il liceo ‘Marconi Delpino’ di Chiavari fosse un’assoluta eccellenza non soltanto nel Tigullio ma in tutta la provincia di Genova. Si sapeva e anche noi di ‘Piazza Levante’, nel nostro piccolo, lo abbiamo sempre cercato di raccontare. La conferma, l’ennesima, è arrivata nelle ultime ore: il liceo ‘Marconi Delpino’ di Chiavari è una delle scuole superiori della Liguria con la migliore performance a proposito degli esami di maturità.
Quando mancano ancora quattro classi (una terminerà oggi, due termineranno il 9 luglio e una il 15 luglio), i quadri appesi all’uscita dell’istituto raccontano già di un record, di un orgoglio, di un’enorme soddisfazione, tanto più enorme perché arriva dopo due anni e mezzo di scuola condizionata dalla pandemia: “Ci sono due 100 e un 100 e lode al classico; un cento e un cento e lode alle scienze umane; cinque cento e tre cento e lode allo scientifico”. Lo racconta la dirigente scolastica, Paola Salmoiraghi, preside stimatissima che ha saputo promuovere il ‘Marconi Delpino’ nonostante le difficoltà oggettive e non dipendenti dalla sua volontà, né da quelle del valido corpo docenti: a cominciare, ad esempio, dal fatto che la scuola è spalmata su sei plessi.
“C’è tantissimo orgoglio e c’è altrettanta soddisfazione sia da parte mia che da parte dei docenti – prosegue Paola Salmoiraghi – Sia i ragazzi che noi ci sentiamo ripagati da tanta fatica e siamo contenti di aver tenuto un alto profilo pure in anni difficili”.
È la dimostrazione che il ‘Marconi Delpino’, ma con esso anche il sistema scolastico chiavarese, è di altissimo livello. E tutto questo è anche un ottimo sintomo, una straordinaria risposta a chi diceva: “Si perderà una generazione”; “Ci saranno danni irreparabili”; “I ragazzi avranno pesanti lacune formative”.
In piena pandemia, nel 2020, tanti giudizi erano stati espressi in questo senso, a proposito degli studenti delle scuole superiori, tante previsioni negative erano state fatte. Però, a due anni di distanza, i primi quadri con l’esito degli esami di maturità del 2022 raccontano in tutta la Liguria – ed è il caso di dire per fortuna – una storia completamente differente. E questo perché il primo esame con due prove scritte e il colloquio orale del post pandemia (nel 2020 e nel 2021 c’è stata solamente la prova orale) ha messo in evidenza “che i ragazzi sono preparati, che hanno fatto il loro dovere, che hanno studiato e hanno raggiunto gli obiettivi prefissati”. Sentirlo dire è un piacere, e anche un bel segno di speranza per il futuro. E sul giudizio di Mariaurelia Viotti, preside del liceo classico ‘D’Oria’ e impegnata in commissione d’esame all’altro liceo classico cittadino, il ‘Mazzini’, si sintonizzano moltissimi altri presidi, sia dei licei che degli istituti tecnici e professionali. L’Ufficio Scolastico Regionale sta ricevendo le primissime valutazioni definitive e riscontra un po’ ovunque “un livello molto alto, sia nella preparazione ai test che nello svolgimento delle varie prove”.
All’alberghiero ‘Marco Polo’, ad esempio, ci sono voti rilevanti nel plesso di San Colombano Certenoli, come racconta il referente, Emilio Carpi: “Le studentesse e gli studenti hanno confermato le votazioni alte con cui sono arrivati agli esami. Ci sono, in particolare, due eccellenze della Val Fontanabuona, entrambe uscite con il 100 e lode: sono Anita Boitano e Aurora Romaggi. Ma poi sono moltissimi altri gli alunni che hanno superato il 90 e non era semplice con questo criterio di punteggio”.
Non ci si aspettavano voti così alti, ma soprattutto non ci si aspettava una preparazione così buona dopo quasi tre anni di didattica a distanza e lezioni in presenza frequentate a singhiozzo: “È stato capitalizzato al massimo il lavoro svolto, anche in condizioni estreme”, prosegue Emilio Carpi, mentre Mariaurelia Viotti fa notare che “le conseguenze della dad si sentono di più nel ginnasio piuttosto che nel triennio. Ma i ragazzi del ginnasio avranno il tempo per recuperare”.
C’è quindi la sensazione, piuttosto condivisa, che la generazione non è affatto andata perduta: “Mi associo a questo concetto – spiega Giovanni Pietro Poggio, preside del ‘Vittorio Emanuele’ e commissario al ‘Rosselli’ – Anche da noi abbiamo dato parecchi 100, più del solito rispetto a quanto accade negli istituti tecnici. Agli studenti è dispiaciuto molto, però, non poter svolgere in presenza i percorsi per l’orientamento, questa è un po’ la sensazione che raccolgo maggiormente”.
Anche al ‘Colombo’ la maturità sta lasciando un segno positivo: “Aspettiamo i bilanci definitivi – dice il preside Luca Barberis – ma direi di sì: per il momento i risultati sono molto lusinghieri. Quanto al ‘King’, dove sono commissario, pure qui ci sono stati dei 100 ma anche altri voti molto alti”.
Roberto Solinas, preside del ‘Marco Polo’ e commissario al ‘Vittorio Emanuele’, aggiunge: “Personalmente ho seguito due corsi di istruzione per adulti, e anche qui ci sono stati diversi risultati di eccellenza. È un bel segnale perché parliamo di un esame decisamente di livello superiore rispetto agli ultimi due anni trascorsi. La maturità con gli scritti e con la prova orale consente di avere un quadro di valutazione decisamente migliore. Dagli scritti si possono capire elementi circa le competenze disciplinari che non possono essere intesi solamente con una prova orale”.
Nei mesi scorsi, gli studenti erano scesi in piazza per protestare contro la seconda prova scritta. Anche parecchi insegnanti avevano storto il naso. “Alla fine, però, è andata bene così – conclude Giovanni Pietro Poggio – È stato un buon anno per il sistema scuola. Buono, nonostante tutto”. Ancora per oggi in Liguria sono in programma le prove suppletive per chi non ha potuto partecipare alle sessioni scritte del 22 e 23 giugno a causa della positività al Covid. Intanto, gli ultimi colloqui orali sono fissati in questa settimana.