di DANILO SANGUINETI
Se la Liguria di Levante avrà un atleta olimpico, magari medagliato, chissà persino olimpionico (quello che ha diritto alla corona di alloro dei medagliati…) lo dovrà al Circolo Scherma Rapallo. Un club che ha creduto, sostenuto e agevolato la scalata all’empireo spadistico di Mara Navarria. La campionessa, assieme alle compagne del team di spada femminile, ha conquistato a suon di vittorie e piazzamenti il biglietto per le Olimpiadi di Tokyo che si terranno in Giappone i prossimi agosto e settembre, Coronavirus permettendo.
L’ufficialità poche settimane fa, quando Mara nella tappa decisiva di Coppa del Mondo, in Spagna, a Barcellona, ha trascinato le altre azzurre alla qualificazione olimpica: assieme a Rossella Fiamingo, Federica Isola, Alice Clerici e Alberta Santuccio è arrivata nona, quanto bastava per la certezza del pass a Tokyo 2020.
Da segnalare che del quartetto in pedana – nella competizione a squadre uno dei cinque componenti rimane di riserva, a scelta dei selezionatori tecnici – Navarria è stata l’autentica trascinatrice, mettendo a segno decine di stoccate e permettendo all’Italia di scalare la graduatoria. Mara quasi non stava nella pelle per la soddisfazione: “Un settimo posto nella competizione individuale e un nono in quella a squadra. La tabella che avevamo preparato con i tecnici è stata rispettata, gli obiettivi della stagione sono alla nostra portata, ora c’è solo da affinare la preparazione in vista dell’appuntamento decisivo. Avere la qualificazione in tasca permetterà di allenarci con criterio, senza forzare eccessivamente prima del necessario”.
Nella gara a squadre l’Italia perdeva solo alla priorità agli ottavi di finale contro Hong Kong con il punteggio di 35-34. Le azzurre hanno poi concluso al nono posto, grazie ai successi in sequenza contro la Romania per 45-36, contro la Svezia per 38-32 e contro la Germania per 36-24.
Ancora più significativo che nel singolare sia stata battuta solo dalla estone Katrina Lehis 11-15, vincitrice della gara. Insomma ci sono avvisaglie che il viaggio a Tokyo non sia solo turistico. Di questo nella palestra di via Betti a Rapallo, base del C.S. Rapallo un po’ sono convinti e molto sperano.
Gabriella Bozza che è il nume tutelare, da un anno anche presidente, dell’edificio: maestra, coordinatrice, confidente degli atleti che su queste pedane da ben 35 anni combattono, sta per segnare un altro successo in un carnet che più in attivo non si potrebbe. “Mara sarà la terza atleta che passa da queste mura a passare tra i cinque cerchi della gloria. Dopo Bianca Del Carretto, nata qui, formata qui, rimasta ai vertici della scherma azzurra per oltre un decennio e alla fine olimpica a Londra 2012, dopo Benedetta Durando che andò a un passo dalla qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016 e che fece comunque parte dello ‘sparring team’ che svolse l’intera preparazione con le atlete qualificate per il Brasile, adesso è la volta di Mara Navarria”.
Questa volta si tratta di una oriunda, in quanto nata a Carlino, provincia di Udine, 34 anni fa. “Vero, ha scelto il nostro club scherma e Rapallo, per avere sempre a disposizione Roberto Cirillo, il nostro maestro e suo insegnante in azzurro. Nella sua lunga carriera Mara mai aveva raggiunto la costanza e la qualità di rendimento che ottiene con Cirillo a bordo pedana. Nell’ultimo biennio ha vinto il titolo iridato 2018 nella spada a Wuxi, in Cina e la medaglia di bronzo con la squadra nei Mondiali 2019 a Budapest. Per la campionessa di Carlino, reduce da mesi di allenamenti forsennati in giro per il mondo, con al seguito sempre il figlio Samuele e rare puntate a casa, nella natia Carlino in Friuli o nella casa di Rapallo – dove abita assieme al marito Andrea Lo Coco, che è il suo preparatore atletico e dove va a scuola Samuele – arrivano le settimane decisive. Deve concentrarsi e non potrà essere in via Betti a dare consigli e risultare preziosissima, anche con il solo esempio, ai tanti schermidori in erba che si affacciano sulle pedane.
“È giusto che Mara, tesserata anche con il Gruppo Sportivo dell’Esercito, adesso si concentri sul grande traguardo. Ma state sicuri che a Olimpiadi finite tornerà a farci visita, le piace stare con i ragazzi e trasmettere loro valori e ‘trucchi’ del mestiere”.
Nei piani di Gabriella Bozza, maestra e dirigente, che vede sempre almeno due passi avanti agli altri c’è altro: “È un’abitudine acquisita in tanti anni di gare. Abbiamo lanciato assieme alla FederScherma e al Comune di Rapallo un programma di lezioni a scuola in modo da far conoscere il nostro sport ai più piccoli. Prove classe per classe, lezioni ad hoc per i bimbi degli elementari dai sei ai dieci anni di età: gli insegniamo i rudimenti, le guardie, il modo di porsi, i primi movimenti. Da ogni classe selezioniamo due o tre elementi che abbiamo mostrato qualità e volontà, saranno loro a battersi nel primo Torneo Studentesco che si disputerà nella nostra palestra in primavera. E speriamo che ci possa essere Mara a premiare i vincitori”.
Chissà che tra essi non ci sia colui o colei che porterà i colori del C.S. Scherma a un’altra Olimpiade… “Beh, in quel caso dovremmo attendere due se non tre quadrienni. Io penso a ‘scovare’ qualche altro talento nel frattempo”.