(r.p.l.) Quella ormai alle porte sarà la seconda estate in epoca Covid. Il che significa che, per il secondo anno di fila, esattamente come nel 2020, su tutte le spiagge italiane, e quindi anche della nostra regione, saranno in vigore delle ben precise regole legate al distanziamento sociale, all’igienizzazione e a tutte quelle pratiche che ormai sono diventate nostro uso comune. E questo avverrà sia sugli arenili in gestione, ovvero gli stabilimenti balneari privati, sia sulle spiagge libere, con le competenze che saranno assegnate ai rispettivi comuni.
In Liguria, come da tradizione, la stagione balneare si è ufficialmente aperta lo scorso 1 maggio e andrà avanti sino al prossimo 15 settembre. Nei giorni scorsi, la Regione Liguria ha approvato le linee guida, su proposta del coordinatore interregionale del Tavolo del Demanio e assessore Marco Scajola. Da una parte, ci sono gli indirizzi operativi per i gestori degli stabilimenti balneari, mentre dall’altra sono presenti le indicazioni per la gestione delle spiagge libere e libere-attrezzate da parte dei comuni.
“Grazie al confronto in Conferenza delle Regioni con il ministro Garavaglia, la Liguria è pronta a riaprire le sue spiagge garantendo sicurezza e fornendo alle aziende linee guida chiare – spiega il governatore, Giovanni Toti – Il nostro obiettivo è quello di fare in modo che tutte le nostre imprese balneari siano messe nella condizioni di poter operare alla vigilia di una stagione turistica molto importante su cui Regione vuole investire”.
“Le linee guida per la Liguria – ha detto Marco Scajola – sono frutto dell’interlocuzione e del confronto in sede di Conferenza delle Regioni con il ministro Garavaglia e di un grande lavoro di squadra tra le Regioni”. Sono state confermate tutte le indicazioni già in vigore lo scorso anno, che riassumiamo per capi.
Apertura stabilimenti
Dal 1° maggio, gli stabilimenti balneari hanno la facoltà di aprire le loro strutture. Mentre l’obbligatorietà è stata posticipata dal 1 al 15 giugno, dando così modo agli imprenditori di organizzarsi al meglio.
Si dovrà assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni, in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ognuno, e il mantenimento di almeno un metro di separazione tra i clienti.
Concessionari
Il concessionario, previa comunicazione al Comune e all’Autorità Marittima competente, potrà allestire, anche solo parzialmente, le strutture dell’impianto quali locali bar, cabine, depositi e tali spazi potranno essere utilizzati per la posa di attrezzatura da spiaggia e per la posa di sedie e tavolini al servizio della ristorazione.
Per le spiagge in concessione si privilegia l’accesso tramite prenotazione e l’elenco delle presenze verrà mantenuto per un periodo di 14 giorni.
Attività ludico sportive
Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (racchettoni) o in acqua (Nuoto, surf e windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale, diversamente per gli sport di squadra sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.
Lettini
Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie e sdraio) quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 metri.
Ristorazione
Gli esercizi che dispongono di uno spazio per il bar e la ristorazione dovranno garantire almeno un metro di separazione tra i clienti. I tavoli dovranno essere predisposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno un metro di separazione tra i clienti, a meno che non siano congiunti. La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno un metro tra i clienti.
Spiagge libere-attrezzate – Ordinanza
Per poter garantire al meglio il distanziamento e il controllo all’interno delle spiagge libere attrezzate, i Comuni potranno autorizzare il gestore, grazie a un’ordinanza regionale, ad occupare, con le sue attrezzature, invece del 50% dello spazio, fino al 70%.
Spiagge libere
Anche in questo caso si potranno applicare le linee guida concordate tra Regione e Anci Liguria e proposte ai Comuni, che avranno libertà di scelta e di opzione in base alle specifiche esigenze e caratteristiche della località. Ovviamente valgono tutte le regole di sicurezza sanitaria e di distanziamento tra le persone.
Il parere dei balneari
A commentare la situazione è Enrico Schiappapietra, presidente della sezione ligure del Sindacato Italiano Balneari e vicepresidente vicario nazionale, che ricorda: “Nel 2020, in tutta l’estate, non c’è stato un solo cluster riconducibile agli stabilimenti: oltre tre mesi, 1250 strutture balneari presenti in Liguria e zero focolai Covid. Questo premia la bontà delle scelte fatte e delle azioni da noi messe in atto. Abbiamo gettato le basi della nuova stagione, forti dell’impronta positiva tracciata lo scorso anno, ma anche con l’intenzione di apportare, dove possibile, migliorie e aggiustamenti”.
Secondo Schiappapietra, per capire come sarà la stagione balneare 2021 in Liguria, il “modello da seguire” è la stagione scorsa: “Avremo le regole adottate durante l’estate 2020: distanziamento, con possibilità di andare in spiaggia senza mascherina, obbligo di sanificazione costante delle attrezzature per quanto riguarda le strutture private. Ci sarà poi nuovamente, con ogni probabilità, da parte delle amministrazioni pubbliche, il contingentamento delle spiagge libere e questo credo sia doveroso. Non sarà ancora possibile spingere sull’acceleratore per quanto riguarda le attività di gruppo, sconsigliate anche lo scorso anno. Ma le nostre sono strutture completamente all’aria aperta, dove si rischia poco in termini di contagio se si rispettano le regole: per questo, anche forti della campagna vaccinale in atto, siamo convinti e speranzosi di poter essere in grado di garantire a tutti una ‘vita di spiaggia’ normale, nei limiti del possibile”.
E Autostrade rimuove i cantieri
Perché possa ripartire la stagione turistica, è necessario anche che migliori la situazione delle Autostrade liguri. Le scene dello scorso week end, con ore e ore di coda per percorrere pochi chilometri, sia a Levante che a Ponente, sono un pessimo biglietto da visita, per chi viene da fuori. Ieri, in questo senso, è arrivata una buona notizia: la rimozione di quasi tutti i cantieri autostradali sulla rete ligure dalle 14 di venerdì 7 maggio al lunedì mattina successivo. “Monitoreremo attentamente come andrà il prossimo week end – afferma il governatore Toti – e ci rivedremo all’inizio della prossima settimana per una valutazione dei flussi di traffico e le decisioni per le settimane future”.
Per quanto riguarda le autostrade del Levante, in A12 dalle 14 di venerdì a lunedì mattina sarà smontato il cantiere tra Recco e Genova Nervi; da sabato mattina a lunedì mattina smontato il cantiere tra Sestri Levante e Lavagna. In A10, dalla sera di giovedì 6 maggio a lunedì mattina smontato il cantiere tra Pegli e Pra’. In A26, liberata completamente la tratta dai cantieri dalle 14 di venerdì a lunedì mattina. E in A7 saranno garantite le due corsie per senso di marcia per flussi prevalenti: in direzione sud due corsie libere dai cantieri dalle 14 di venerdì e in direzione nord due corsie percorribili domenica 9 maggio.