di ALBERTO BRUZZONE
Al via questa mattina in Liguria l’anno scolastico 2023/2024. La prima campanella suonerà per 165.302 studenti, con un calo di circa mille unità rispetto al precedente ciclo e con un calo di oltre tremila rispetto al 2020/2021. A questa cifra vanno aggiunti i 18.800 che si sono iscritti alle scuole paritarie: un dato che è in via di aggiornamento, secondo quanto comunicato dall’Ufficio Scolastico Regionale, che ha operato nelle scorse settimane affinché le caselle dei docenti, del personale Ata e di tutti coloro che lavorano nel mondo della scuola fossero riempite il più possibile.
Com’è la situazione al primo dei 208 giorni di lezione (si terminerà l’8 maggio del 2024)? “Partiamo – illustra l’Usr Liguria – dal contingente di organico di diritto del personale docente, che quest’anno è di 15.114 posti, di cui 1350 di potenziamento e 2908 posti di sostegno. Quest’anno sono stati messi a disposizione 234 posti in più in organico di diritto di sostegno, oltre ai posti in deroga finora attribuiti che sono 2011 a livello regionale: un significativo investimento sulla qualità dell’istruzione e sulla nostra comunità scolastica. Su tali posti sono in primo luogo avvenute le consuete operazioni di mobilità, seguite accuratamente dagli uffici e svolte regolarmente nel rispetto della tempistica nazionale”.
Dopo queste operazioni, alla Regione Liguria è stato assegnato un contingente per le immissioni in ruolo di 1226 unità. “Abbiamo svolto un lavoro efficace, utilizzando diverse leve, tra cui le vigenti graduatorie e il meccanismo di call veloce a livello nazionale: elementi che hanno consentito quest’anno di assumere in ruolo 891 unità di personale, ovvero di coprire circa il 73% dei posti autorizzati, un dato importante se comparato con quello dell’anno precedente, che si era fermato al 53%. Entro fine agosto sono state completate le operazioni relative alla copertura dei posti con supplenze annuali attingendo alle Gps (graduatorie provinciali di supplenza) coprendo oltre l’85% delle disponibilità. Sono state anche concluse le operazioni relative ai dirigenti scolastici, procedendo con il rinnovo degli incarichi in scadenza, lo svolgimento delle operazioni di mobilità e l’immissione in ruolo di tredici nuovi dirigenti, fattore che permetterà di arginare concretamente il disagio delle reggenze”.
Per il personale Ata, ci sono in organico 4763 posti, con un incremento di venti unità rispetto all’anno scolastico 2022/2023, oltre alle deroghe per risolvere particolari situazioni di difficoltà connesse talora al numero di plessi o a specifici fattori di contesto. “Su questi posti, oltre ad aver svolto le operazioni di mobilità – spiegano dall’Usr – abbiamo portato avanti le immissioni in ruolo e la chiusura delle supplenze annuali di competenza degli Uffici provinciali entro agosto, per consentire il regolare avvio dell’anno scolastico. Il contingente di assunzioni in ruolo risulta di 263 unità, ed è stato coperto con le nomine da parte del nostro ufficio. Infine, anche per le attività relative ai docenti di religione cattolica e personale educativo non sono state rilevate criticità, ma regolare svolgimento”.
Il direttore scolastico regionale, Antimo Ponticiello, sottolinea che “il raggiungimento di tali traguardi è stato possibile solo grazie a un collaudato lavoro di squadra che coinvolge uffici, enti locali per le parti di competenza, scuole, parti sociali e amministrazione centrale, tutti in prima linea per gli studenti e le famiglie”.
Intanto, in parecchi istituti comprensivi è variato il modo per comunicare con le famiglie ed è stato introdotto un nuovo tipo di registro elettronico: non c’è più la piattaforma Axios, mentre debutta la piattaforma Spaggiari. Le famiglie, quindi, sono alle prese in queste ore con il cambio delle utenze e delle password, ma dalle direzioni scolastiche assicurano che il nuovo sistema è più intuitivo e decisamente più efficiente.
Prosegue anche la vertenza dedicata al piano di dimensionamento scolastico proposto dal Governo e all’analisi degli enti locali e del mondo della scuola. Prime riunioni nei giorni scorsi in Città Metropolitana. In Liguria, stando ai parametri aggiornati da parte del Ministero dell’Istruzione, si dovrà passare dagli attuali 183 dirigenti scolastici ai 167 nell’anno scolastico 2026/2027, attraverso una riduzione graduale.
“L’aspetto positivo – osserva Monica Capra, segretaria generale della Cisl Scuola per la Liguria – è che in questo percorso è stato pienamente coinvolto il personale scolastico. È stato avviato un dialogo che vogliamo fare nell’interesse della scuola, di chi ci lavora e di chi la frequenta. I numeri li conosciamo e anche le situazioni sulle quali bisogna andare a intervenire. Ma sul tema della territorialità ci sono ampi spazi di miglioramento. Non si possono tagliare delle scuole solo in base alla loro collocazione”.
Le varie parti sedute al tavolo – un incontro al mattino era fissato per gli istituti comprensivi, mentre uno al pomeriggio era fissato per le superiori – hanno iniziato a prendere in analisi le varie situazioni “e su alcuni accorpamenti siamo sostanzialmente d’accordo – prosegue Monica Capra – Ad esempio, quello tra IC San Gottardo e IC Staglieno. Contrarietà invece rispetto all’IC Santa Margherita, proprio per la questione della territorialità. In molti casi, va salvaguardata, insieme alla continuità didattica”.
Quanto alle superiori, la rappresentante della Cisl continua a essere “perplessa rispetto all’accorpamento del professionale ‘Attilio Odero’ con l’istituto nautico, perché diventerebbe troppo grosso e troppo ampio anche a livello territoriale”. Meglio invece l’accorpamento tra il commerciale ‘Carlo Rosselli’ e l’alberghiero ‘Nino Bergese’: “Su questa proposta si può andare avanti a ragionare, così come su quella che riguarda l’incontro tra l’artistico ‘Emanuele Luzzati’ di Chiavari e l’istituto di istruzione superiore ‘De Ambrosis Natta’ di Sestri Levante”. Le parti si aggiorneranno nei prossimi giorni.