di DANILO SANGUINETI
Nel Tigullio c’è vita, un’alzata di ingegno di giovani imprenditori sportivi che vedono un’opportunità dove gli altri vedevano solo crisi e… desolazione. Prendere un grigio e spento (non in senso figurato, vedi tagli alle bollette della luce) bocciodromo e trasformarlo in un contenitore per matti in calzoncini e piedi nudi pure in pieno inverno sa di genialata.
È l’idea probabilmente vincente avuta da quelli di Beach Sports Chiavari, la società formata da cinque giovani – Livellara, Croci, Tuccio, Podestà e Corradi – ex atleti o atleti a fine carriera, calciatori e vollisti dilettanti, per prendere in gestione l’arenile creatosi con l’allargamento del porto turistico di Chiavari e che in un triennio, dal 2015 al 2018, è cresciuta, migliorata, frequentata assiduamente.
Beach volley, Beach Tennis, Beach Soccer, Footvolley (che del calcio su sabbia è la versione corta). Per tre mesi e mezzo, da metà giugno a settembre, i granelli di sabbia nella spiaggia antistante il porto sono stati pestati e ripestati, in ogni ora del giorno. Creata l’occasione, trovato il mercato, avuta la risposta ancora più rosea delle previsioni, il passo successivo doveva essere quello dell’allargamento e l’allungamento dell’offerta. Detto, fatto, cogliendo al volo (parlando di bocce…) l’occasione dello svuotamento dell’hangar adiacente il campo di calcio del Riboli di Lavagna che da diversi anni era assegnato alla locale bocciofila.
Da Bocciodromo a tempio degli sport su sabbia. Un salto meno avventuroso di quanto si possa immaginare: la struttura in lamiera e metallo proteggeva campi in terra battuta, il passo ad un arenile pensato e preparato per saltare, correre e calciare non era proibitivo.
Quelli di Beach Sports lo hanno visto come un progetto di semplice e soprattutto redditizia esecuzione. “Il che non impedisce che si sia dovuto partecipare ad una gara di appalto per avere la concessione della bocciofila di via Fabio Filzi – dicono quelli di B.S. Chiavari – Abbiamo vinto rispettando tutte le richieste del bando emesso dal Comune di Lavagna. In poco meno di un anno abbiamo affrontato gara, i lavori che più che ristrutturazione sono stati di vera e propria trasformazione e da una settimana siamo operativi. Davvero niente male, adesso attendiamo la risposta del pubblico”.
In mesi di frenetico lavoro da fine estate a dicembre l’interno dell’enorme capannone è stato adattato: “Abbiamo ricavato tre campi di struttura standard, come previsto dai regolamenti nazionali, dal fondo in sabbia, con ‘l’arenile’ esteso anche negli spazi intercomunicanti tra le zone di gioco, una tribunetta per gli spettatori e un lato con vetrate per garantire un minimo di illuminazione naturale”.
Il nuovo ‘Palabeach’ inaugurato sabato 19 alle ore 14, potrà ospitare competizioni di tre differenti specialità. Specificano a Beach Chiavari: “Le misure del campo restano invariate, le linee di fondo e interne sono fissate sul fondo della sabbia, i pali di sostegno sono stati pensati per reggere sia la rete da volley che quella da tennis che quella da calcio, o meglio da Footvolley. In questo modo, dovremmo poter tenere in attività la struttura dalle 9 alle 24, sette giorni su sette, o quasi”.
Una varietà di offerta e una disponibilità di orario che potrebbe sembrare troppo ampia. Nella realtà… “In pratica non avevamo ancora iniziato che eravamo sommersi da prenotazioni. C’era una grande richiesta per avere un impianto di questo genere. Un palazzetto dedicato agli sport ‘da sabbia’ senza eguali, per trovarne degli altri dovete andare o a Genova o a Sarzana. Abbiamo a disposizione un bacino enorme. L’affitto a privati sarà una parte dell’offerta, si potranno formare squadre che partecipano a campionati di vario genere, corsi per giovani e meno giovani, inoltre abbiamo in mente di organizzare tornei interni e anche aperti alla partecipazione di società provenienti da fuori. Nei prossimi mesi definiremo meglio i programmi”.
La base di lancio appare ottima, il volo di Beach Sport Chiavari è appena iniziato. E non dicano che hanno fatto il passo più lungo della gamba, sulla sabbia è quasi impossibile farsi male.