Venerdì 1° luglio 2022, alle ore 21, presso il Giardino dei Lettori della Società Economica di Chiavari (in via Ravaschieri 15), è in programma la presentazione del libro ‘La ballata del letto vuoto’, pubblicato da Nutrimenti editore. L’autore, William Wall, sarà intervistato da Alberto Bruzzone, giornalista di ‘Piazza Levante’. L’evento è a ingresso libero e la prenotazione del proprio posto, sino ad esaurimento, è consigliata, utilizzando la piattaforma EventBrite (al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-presentazione-del-libro-la-ballata-del-letto-vuoto-di-william-wall-367497052577), oppure telefonando al numero 347 2502800. In caso di rinuncia dopo la prenotazione, si raccomanda di avvisare, in modo da rendere il proprio posto nuovamente disponibile per altre persone interessate. Anticipiamo alcune riflessioni sul libro.
di ALBERTO BRUZZONE
Prendere in mano un libro di William Wall è sempre emozionante, perché ormai si sa che questo bravo scrittore e bravissimo poeta difficilmente deluderà le aspettative e ogni volta che si può leggere qualcosa di nuovo, è sempre una gioia: per gli occhi, per la mente e per lo spirito.
Prendere in mano il suo nuovo romanzo, ‘La ballata del letto vuoto’, è doppiamente emozionante, perché già dalla copertina, per chi conosce William, si possono capire tante cose. Anzitutto, l’immagine: il porticciolo di Camogli, preso da quella prospettiva che tutti i giorni possono vedere due carissimi amici di William, che vivono proprio su quello splendido affaccio.
E poi, Camogli stessa: il luogo del cuore di questo autore irlandese (originario di Cork) che ha scelto l’Italia come meta dove vivere e passare le vacanze, e poi trascorrere periodi sempre più lunghi. Quello verso l’Italia per William Wall è un amore viscerale, che lo porta a raccontare il nostro paese in Irlanda, che lo porta a tornare sempre.
La prima volta, vide Procida, e a Procida fece finire il suo romanzo precedente, ‘Il turno di Grace’. Poi, finì a Camogli e, come promesso l’anno scorso, quando si era ancora in preda al lockdown e stretti nella morsa del virus, è proprio nel borgo del Golfo Paradiso che è ambientato ‘La ballata del letto vuoto’.
“Non scrivo mai di luoghi che non conosco”, ha detto a ‘Piazza Levante’ l’autore in diverse occasioni. E la Camogli di William Wall è straordinaria esattamente per questo: perché uno straordinario scrittore ne è rimasto folgorato e riesce a raccontarcela attraverso pagine altrettanto folgoranti.
L’azione si apre con una donna che, un bel giorno, bussa alla porta di Kate, in Irlanda, le dà un mazzo di chiavi e se ne va senza spiegazioni. Lei, professoressa universitaria ed esperta di Joyce, è rimasta vedova da poco e ha scoperto che il marito, operatore finanziario, l’ha lasciata in un mare di debiti in procinto di sommergerla. Non ha mai visto quelle chiavi prima e comincia a cercare tra le carte del defunto marito per trovare un indizio. Viene a sapere così che lui possedeva segretamente un appartamento a Camogli. Abbandona tutto (fuggendo dai debiti) e vola a Genova dove scopre che l’appartamento era un ‘nido d’amore’ in cui il marito e la sua amante si incontravano. Il posto è pieno di vestiti di lei. E dato che la compagnia aerea ha perso il suo bagaglio, Kate inizia a indossare gli abiti della donna, che le stanno a pennello.
Presto fa amicizia con una formidabile signora anziana che vive all’ultimo piano della villa. Si chiama Anna Ferrara, la prende sotto la sua ala e inizia a insegnarle l’italiano. Giornalista e scrittrice, ex staffetta della resistenza, ed ex esponente di primo piano nei partiti della sinistra italiana, Anna permetterà a Kate di iniziare una nuova vita, fino al viaggio in Francia, drammatico e insieme esilarante, che faranno insieme e che si risolverà con un formidabile colpo di scena.
William Wall non è il primo, né sarà l’ultimo bravo scrittore innamorato del Golfo Paradiso e in particolare di Camogli (basta in questa sede ricordare il libro ‘Quello che manca’ di Michael Frank): ma, quel che è certo, William Wall sa raccontare una Camogli luminosa, solare, una Camogli maestosa e indimenticabile, come quella che appare la prima volta agli occhi di chi non la conosce. Una Camogli che sa stupire e continua a farlo quotidianamente, altrimenti non ci sarebbe motivo di tornare sempre qui.
La connotazione geografica è fondamentale, nei romanzi di William Wall: si perderebbe il senso della storia, e delle storie, se i luoghi non fossero descritti come sono descritti, se non ci fossero la stessa cura e lo stesso amore. Non è che la trama sia di minore importanza, ma William Wall – e qui sta la sua bravura – riesce a creare un formidabile amalgama tra il come, il quando e il dove. È bello leggere la Camogli degli occhi, del cuore ma anche delle suole di un ‘foresto’, perché ci si rende conto, a poco a poco, che sempre meno ‘foresto’ è, e sempre più ligure d’adozione merita di essere. Bravo William, ormai sei ligure anche tu. Ma proprio senza dubbio.