di ALESSANDRA FONTANA
L‘Ecomuseo del Tigullio che raccoglie storia e bellezze della nostra terra con uno spazio illimitato: quello del web. Un progetto nato qualche mese fa che è diventato una vera e propria realtà grazie alla caparbietà di Comuni, associazioni e cittadini.
A lanciare l’idea, alla fine del 2023, Jecoguides: “Insieme al Comune di Lavagna e al Comune di Cogorno con Pietre Parlanti e Dynamoscopio, abbiamo scritto un progetto di innovazione digitale e transizione ecologica, che mira a valorizzare il patrimonio culturale e ambientale di un territorio tanto bello quanto fragile”.
Ora il museo è online e visitabile da tutti cittadini, il nome, scelto grazie a un sondaggio sempre nell’ottica del coinvolgimento, racchiude il senso del progetto: “Siamo convinti che il patrimonio culturale appartenga a tutte e tutti e che ognuno possa contribuire con le sue storie, esperienze, collezioni, interpretazioni, risorse… Bricchi de mâ – parco museo del Tigullio nasce per accogliere e condividere i saperi e i contributi delle comunità che lo abitano e lo visitano” spiegano i curatori.
Sempre nei mesi scorsi ci sono stati veri e propri incontri con i cittadini che hanno potuto portare materiale e rendersi conto con i propri occhi dell’importanza del progetto: “È andata davvero bene, siamo commossi. Sono arrivate molte persone per capire come funziona e altre si sono presentate direttamente con le chiavette con all’interno il materiale” aveva raccontato con entusiasmo una delle organizzatrici, Erika Lazzarini al primo incontro svoltosi a Lavagna.
È cominciata allora la digitalizzazione di nuovo materiale: ” Bricchi de mâ è territorio. Raccontiamo il Tigullio, racchiuso tra Portofino e il Parco Nazionale delle Cinque Terre, nel Levante ligure. Diffuso fra il mare e l’Appennino, il suo patrimonio storico-culturale e ambientale lo rende un parco museo a cielo aperto, da scoprire in ogni stagione”.
Ma non c’è spazio per la passività: “Bricchi de mâ è ecomuseo. Grazie alla manutenzione, alle memorie, ai saperi e alla partecipazione di studiosi, esperti e comunità locali, raccogliamo narrazioni, archivi fotografici, materiale didattico, itinerari trekking o bici, iniziative ed esperienze di turismo responsabile e outdoor in un catalogo in continuo aggiornamento”.
E proprio per questo c’è bisogno di persone che raccolgano materiale da caricare per poterlo rendere fruibile a tutti: “Ringraziamo studiosi, docenti e professionisti che hanno creduto in questa avventura e messo a disposizione saperi coltivati nell’arco di una vita. In particolare Giorgio ‘Getto’ Viarengo per l’ascolto generoso, il supporto e i consigli, la concessione di materiale nonché la revisione scientifica; Renata Allegri e Osvaldo Garbarino per la gentile collaborazione e concessione di materiale scientifico; Renato Lagomarsino per la fiducia e la disponibilità a condividere i preziosi Quaderni del Lascito Cuneo; Pietro Burzi per l’entusiasmo con cui ha aderito al progetto e la generosità con cui ha concesso documenti e immagini. Un caro ringraziamento anche ai molti abitanti appassionati che hanno portato esperienze e racconti, dato indicazioni e concesso i propri materiali. Fra questi ricordiamo almeno Davide Barberi, Guia Croce, Anna Maria Scaltriti, Iris Tartaglia, Marco Chirico, Francesco Pucci, Nicoletta Pirani, Nicoletta Zattone, Rita Ghigeri, Arianna Ronchi, Anna De Paoli”.