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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

L’ecomuseo del Tigullio è diventato realtà, nasce Bricchi de mâ che raccoglie le bellezze del territorio 

Tradizioni, fotografie, sentieri e iniziative: “Ci rivolgiamo ad abitanti ed esperti, rinnovando loro l’invito a contribuire con i propri contenuti”
Il Comune di Cogorno insieme al Comune di Lavagna per la creazione dell'Ecomuseo del Tigullio
Il Comune di Cogorno insieme al Comune di Lavagna per la creazione dell'Ecomuseo del Tigullio
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di ALESSANDRA FONTANA

L‘Ecomuseo  del Tigullio che raccoglie storia e bellezze della nostra terra con uno spazio illimitato: quello del web. Un progetto nato qualche mese fa che è diventato una vera e propria realtà grazie alla caparbietà di Comuni, associazioni e cittadini. 

A lanciare l’idea, alla fine del 2023, Jecoguides: “Insieme al Comune di Lavagna e al Comune di Cogorno con Pietre Parlanti e Dynamoscopio, abbiamo scritto un progetto di innovazione digitale e transizione ecologica, che mira a valorizzare il patrimonio culturale e ambientale di un territorio tanto bello quanto fragile”. 

Ora il museo è online e visitabile da tutti cittadini, il nome, scelto grazie a un sondaggio sempre nell’ottica del coinvolgimento, racchiude il senso del progetto:  “Siamo convinti che il patrimonio culturale appartenga a tutte e tutti e che ognuno possa contribuire con le sue storie, esperienze, collezioni, interpretazioni, risorse… Bricchi de mâ – parco museo del Tigullio nasce per accogliere e condividere i saperi e i contributi delle comunità che lo abitano e lo visitano” spiegano i curatori. 

Sempre nei mesi scorsi ci sono stati veri e propri incontri con i cittadini che hanno potuto portare materiale e rendersi conto con i propri occhi dell’importanza del progetto: “È andata davvero bene, siamo commossi. Sono arrivate molte persone per capire come funziona e altre si sono presentate direttamente con le chiavette con all’interno il materiale” aveva raccontato con entusiasmo una delle organizzatrici, Erika Lazzarini al primo incontro svoltosi a Lavagna

È cominciata allora la digitalizzazione di nuovo materiale: ” Bricchi de mâ è territorio. Raccontiamo il Tigullio, racchiuso tra Portofino e il Parco Nazionale delle Cinque Terre, nel Levante ligure. Diffuso fra il mare e l’Appennino, il suo patrimonio storico-culturale e ambientale lo rende un parco museo a cielo aperto, da scoprire in ogni stagione”.

Ma non c’è spazio per la passività: “Bricchi de mâ è ecomuseo. Grazie alla manutenzione, alle memorie, ai saperi e alla partecipazione di studiosi, esperti e comunità locali, raccogliamo narrazioni, archivi fotografici, materiale didattico, itinerari trekking o bici, iniziative ed esperienze di turismo responsabile e outdoor in un catalogo in continuo aggiornamento”. 

E proprio per questo c’è bisogno di persone che raccolgano materiale da caricare per poterlo rendere fruibile a tutti: “Ringraziamo studiosi, docenti e professionisti che hanno creduto in questa avventura e messo a disposizione saperi coltivati nell’arco di una vita. In particolare Giorgio ‘Getto’ Viarengo per l’ascolto generoso, il supporto e i consigli, la concessione di materiale nonché la revisione scientifica; Renata AllegriOsvaldo Garbarino per la gentile collaborazione e concessione di materiale scientifico; Renato Lagomarsino per la fiducia e la disponibilità a condividere i preziosi Quaderni del Lascito Cuneo; Pietro Burzi per l’entusiasmo con cui ha aderito al progetto e la generosità con cui ha concesso documenti e immagini. Un caro ringraziamento anche ai molti abitanti appassionati che hanno portato esperienze e racconti, dato indicazioni e concesso i propri materiali. Fra questi ricordiamo almeno Davide Barberi, Guia Croce, Anna Maria Scaltriti, Iris Tartaglia, Marco Chirico, Francesco Pucci, Nicoletta Pirani, Nicoletta Zattone, Rita Ghigeri, Arianna Ronchi, Anna De Paoli”.

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