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Giovedì 23 ottobre 2025 - Numero 397

Le scarpe dei postini riciclate per diventare tappeti antitrauma: l’iniziativa anche in Liguria

Partiti dal centro logistico dell’Aeroporto i primi camion. Si punta a raccogliere venticinquemila paia ogni anno, per un progetto di economia circolare
Le scarpe utilizzate dei postini serviranno per costruire tappeti antitrauma nelle aree giochi
Le scarpe utilizzate dei postini serviranno per costruire tappeti antitrauma nelle aree giochi
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di ALBERTO BRUZZONE

Le scarpe dei postini, soprattutto un tempo, erano sinonimo di suole consumate, di chilometri percorsi, di fatica e di sudore. Tanta passione e tanto impegno messo nel loro lavoro, per raggiungere un’abitazione dietro l’altra, un ufficio dietro l’altro.

Anche adesso, come un tempo, pur se con l’ausilio di mezzi di trasporto motorizzati, le scarpe dei postini fanno quotidianamente il loro “lavoro”, e il bello è che possono continuare a “vivere” anche dopo la loro dismissione. È il senso dell’iniziativa “Scarpa vecchia fa buon gioco”, ideata da Poste Italiane a livello nazionale e focalizzata anche su Genova e la Liguria: le scarpe dei portalettere della città e degli addetti allo smistamento del centro di Genova Aeroporto diventeranno il morbido pavimento delle aree gioco per i bimbi dell’asilo.

Grazie alla creatività e alla coscienza ecologica di alcuni dipendenti di Poste Italiane, è nato infatti il progetto finalizzato a riciclare e le calzature ormai dismesse degli addetti del recapito di Poste Italiane e trasformarle in materiale per la pavimentazione antiurto in dotazione ai parchi giochi per bambini. Nei giorni scorsi, dal Centro logistico di Genova Aeroporto sono partiti i primi camion con centinaia di scarpe usate pronte a intraprendere una nuova vita per un sistema che a regime porterà al riciclo di oltre venticinquemila scarpe ogni anno.

“Siamo molto contenti, i miei colleghi ed io, di poter contribuire a un’attività di riciclo così intelligente e utile – dice Katia Murelli, 28 anni, che lavora come portalettere al Centro di distribuzione di Genova Valbisagno – Sapere che le nostre vecchie scarpe diventeranno il pavimento di qualche parco giochi per bambini è straordinario: guidiamo mezzi green, rispettiamo direttive molto rigorose sulla raccolta differenziata, e vedere con i nostri occhi il frutto dell’attività di riciclo alla quale partecipiamo con tanto entusiasmo ci rende orgogliosi di far parte della famiglia di Poste, che dimostra con fatti concreti di essere un’azienda impegnata nella tutela dell’ambiente”.

È stato calcolato che per 5.500 chilogrammi di calzature saranno realizzati cinquanta metri quadrati di pavimentazione; le prime piastrelle verranno installate negli asili di Roma e Bologna. Inoltre, l’azienda continua il suo impegno verso la transizione green e includerà a breve in questo progetto i caschi dei portalettere e le divise usate. 

L’iniziativa si muove nel segno dell’attenzione di Poste Italiane alle esigenze dei cittadini e in coerenza con la sua vocazione di azienda socialmente responsabile che aderisce ai principi internazionali ESG, promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. ”Abbiamo deciso di recuperare le calzature antinfortunistiche giunte a fine vita che Poste fornisce ai portalettere e al personale impiegato negli stabilimenti logistici e la trasformazione di queste in materiale per la pavimentazione antiurto in dotazione ai parchi giochi per bambini come quelli che si trovano nei nostri asili aziendali Poste Bimbi a Roma e a Bologna – spiega Michela Scelza, responsabile Gestione Operativa di Poste Italiane nel Nord Ovest – Le calzature vengono raccolte ogni due mesi nei centri logistici di Poste dislocati in tutta Italia e trasportate presso il Centro di smistamento della corrispondenza di Ancona, dove vengono prelevate e preparate per un nuovo utilizzo”.

L’idea di “Scarpa vecchia fa buon gioco”, avviata prima in fase sperimentale e adesso diventata strutturale, è nata grazie a “Insieme 2024 Sustain & Innovate”, il contest sviluppato da Poste per raccogliere i suggerimenti dei lavoratori su come migliorare le attività svolte in azienda sui temi dell’innovazione e della sostenibilità. Un gruppo di otto dipendenti provenienti da diverse località italiane ha pensato di riciclare le calzature antinfortunistiche in dotazione ai portalettere e al personale dei centri di recapito e di distribuzione per convertirle nelle piastrelle antitrauma che rivestono le aree dedicate ai bimbi. Consunte ma mai inutili: le scarpe dei postini continuano a essere preziose.

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